07 Maggio 2024

"ESSERE SOCIALISTI NEL MONDO IN CAMBIAMENTO"

In una intervista dal Corriere della Sera del 13 ottobre 2002, Zygmunt Bauman afferma: “Se la modernità è “liquida”, inafferrabile, e se la storia ci ha condotti in situazioni del tutto inedite, c’è però qualcosa di «solido» e «vecchio» che ritiene bussola e strumento quanto mai attuale: il Socialismo. “C’è più bisogno di Socialisti da che è caduto il Muro di Berlino”, dice. “Prima il comunismo è stato col fiato sul collo del capitalismo producendo un meccanismo di ‘controllo ed equilibrio’ che ha salvato il capitalismo stesso dall’abisso. Ora è indispensabile il Socialismo: non lo ritengo un modello alternativo di società, ma un coltello affilato premuto contro le eclatanti ingiustizie della società, una voce della coscienza finalizzata a indebolire la presunzione e l’auto adorazione dei dominanti”.

La trasformazione della società mondiale, credo che la sinistra o meglio il socialismo, come movimento, ha la necessità di porre una riflessione seria in ordine alla terza rivoluzione del Capitalismo nell’era della globalizzazione dell’economia e della nuova tecnologia che Jeremy Rifikin ha definito l’Era dell’accesso.

Karl Popper in “Tecnologia ed etica“ sostiene che la vita è invenzione, rischio, coraggio. Quindi non è il progresso tecnologico o il futuro sviluppo che fa più poveri, ma è l’etica che si applica.

In tal senso, Schopenhauer ha una formula poco conosciuta, perché scritta in latino, “neminem laede, imo omnes, quantum potes, iuva. Non fare del male a nessuno, ma aiuta tutti, per quanto puoi”.

Il capitalismo odierno sta compiendo la quarta rivoluzione industriale utilizzando la nuova tecnologia, l’informatica, i sistemi digitali e la velocità della comunicazione.

Da un sistema capitalista fondato sulla creazione dei beni e servizi, nell’epoca della società industriale del fordismo, che permetteva la capacità della formazione del capitale attraverso la distribuzione del benessere; oggi siamo ad un sistema capitalista liberista finanziario globalizzato, dell’epoca dell’accesso della società all’informatica, del digitale, della delocalizzazione delle strutture produttive e della fine delle redistribuzione della ricchezza, che non permette la distribuzione del benessere, ma che distribuisce ineguaglianze sociali estreme che ne minano anche i valori democratici.

A questa trasformazione e terza rivoluzione del capitalismo va rimessa in moto una nuova rivoluzione socialista su base etica per riaffermare i valori democratici coniugati da libertà, equità e solidarietà e declinati in ridistribuzione della ricchezza finanziaria verso il bene comune. Quindi, maggiori interventi statali su investimenti e sostegno verso i meno fortunati, ridistribuire il lavoro verso maggiore tempo libero in armonia con la giustizia sociale.

Fortuna e felicità sono misurate in base alla quantità di rifiuti che si gettano via senza rimpianto. E’ il modello di oggi: una vita è felice se è una perpetuità di nuovi inizi. La durata è sempre stata un valore da che mondo è mondo, mentre oggi per la prima volta sono valori la transitorietà, lo scarto veloce, il non conservare perché quel che si conserva può rubare il posto a cose sempre “nuove e migliori”. Dove finiremo? Non lo sa nessuno. Quello che sta avvenendo non ha precedenti storici.

Bauman, in ‘Modernità liquida’, ha battezzato il tempo attuale in cui nulla è fisso, niente garantito, tutto è mutevole, dove la storia è priva di direzioni e la biografia priva di progetti, dove sempre più ci sono i ‘rifiuti umani’. Certi mestieri, certe specializzazioni, certe capacità sono svalutate sempre più. Già la prima modernità aveva creato un ordine artificiale dentro cui molti non erano inseribili, non adatti. Un secolo e più fa per questi problemi locali c’erano soluzioni globali: i ‘rifiuti’ emigravano in America, in Canada, in Australia. Poi, oltre all’emigrazione, ecco la colonizzazione, l’imperialismo…

Oggi, al contrario, cerchiamo disperatamente soluzioni locali a problemi globali. Le migrazioni sono oggi la più grande posta in gioco, ma non sono più unidirezionali, vanno in tutte le direzioni. E’ un problema globale, ma noi cerchiamo soluzioni locali, tipo “chiudiamo le frontiere”. Ma non funziona.
C’è un rifiuto a curare le patologie e, invece, ci si accapiglia per difendersi dalle sintomatologie.

Oggi, tramite la tv, siano tutti spettatori, tutti consapevoli, delle sofferenze altrui anche in lontanissime parti del mondo. Prima, sapere di una carestia terribile in Africa attraverso i giornali era diverso. La tv cambia tutto. Ora vedi, sai. Dunque ti riguarda. E’ la globalizzazione della responsabilità. Tutto è sempre più velocizzato che non resta tempo sufficiente per riflettere. Ma anche se si riesce a fare qualche riflessione, spesso è immediatamente superata da nuovi eventi incalzanti che rimettono in discussione qualsiasi riflessione precedente. Il rischio è anche quello di cadere nella trappola della filosofia di Nietzsche.

Per la prima volta nella storia l’imperativo morale e l’istinto di sopravvivenza vanno nella stessa direzione. Per millenni per seguire la morale bisognava sacrificare qualche interesse. Oggi gli obiettivi coincidono: o ci prendiamo cura della dignità di ognuno, nel pianeta, o moriremo insieme. Non basta assicurare a tutti cibo e acqua: molte iniquità ieri tollerabili oggi non lo sono più, la modernità è arrivata, si è fatta conoscere in tre quarti del mondo, dunque tante ingiustizie prima ritenute “inevitabili” vengono avvertite come “inaccettabili”. Parecchi conflitti attuali non sono nati solo per il cibo, ma per la dignità offesa. Poi hanno peggiorato l’esistenza.

Hegel, nella ‘Fenomenologia dello Spirito’, afferma: “Soltanto mettendo in gioco la vita si conserva la libertà, si dà prova che l’autocoscienza essenza non è l’essere. L’individuo, che non ha messo a repentaglio la vita, può ben venire riconosciuto come persona; ma non ha raggiunto la verità di questo riconoscimento come riconoscimento di autocoscienza indipendente”.

La storia dei socialisti è stata sempre una lotta per l’affermazione del riconoscimento come soggetto politico riformista. Il riconoscimento ha necessità di argomenti narrativi e tematici per affermarsi.

Ma, cosa significa essere socialisti in questa società del terzo millennio fatta più dell’apparire che dell’essere?

La trama del nostro riconoscimento deve ripercorrere la via della riscoperta dei valori che stanno alla base dell’agire dei socialisti: l’etica individuale per realizzare il principio della libertà individuale. L’individuazione di tutti i percorsi che permettano al cittadino di controllare la moralità dello Stato e non viceversa.

Per affermare questo riconoscimento dobbiamo volere la moralizzazione della politica e non la politicizzazione della morale.

E’ chiaro che l’era prossima ventura, come sostiene Nouriel Roubini, potrebbe essere caratterizzata da “una grande instabilità” anziché da “una grande moderazione”. Le bolle speculative e le conseguenti fasi del declino potrebbero diventare più frequenti. Aumentano le crisi finanziarie che provocano instabilità politica e sociale, ma anche una forte reazione collettiva contro la globalizzazione. Tale reazione si può manifestare in molte forme: politiche, protezionismi commerciali, protezionismo finanziario, controlli dei capitali e una generale opposizione alle politiche che promuovono il libero mercato.

Per evitarlo bisognerà promuovere politiche che riducano la frequenza e la virulenza delle bolle finanziarie e le fasi del declino. Quindi una riforma del sistema finanziario e del sistema monetario; costruire una rete di sicurezza pubblica molto più ampia. Se si vuole che i lavoratori siano più flessibili e cambino spesso lavoro e carriera, i governi dovranno offrire loro maggiore sostegno alle forme sempre più incerte della disoccupazione. Quindi ”flexicurity”, o flex sicurezza, maggiori investimenti in istruzione, formazione e riqualificazione professionale, una rete di sicurezza costituita da sussidi di disoccupazione, piani di previdenza e sanità pubblica. Paradossalmente, per migliorare il funzionamento del libero mercato e consentire ai lavoratori di essere flessibili e mobili in una economia globale dove la “distruzione creatrice” è la norma, il governo, lo Stato dovrà assumere un ruolo maggiore e non minore.

Rifkin nel suo libro “Il sogno europeo” scrive: “L’Europa ha creato una nuova visione del futuro che sta lentamente eclissando il sogno americano.
Il sogno europeo per realizzarsi deve continuare a sostenere i cittadini europei di godere maggiori protezioni sociali, una maggiore protezione sanitaria, una migliore istruzione.
L’Europa deve divenire un gigantesco laboratorio dove ripensare il futuro dell’umanità: se il sogno americano promuoveva una crescita economica illimitata, la ricchezza individuale e la difesa degli interessi privati, quello europeo privilegia lo sviluppo sostenibile, l’integrazione sociale, la responsabilità collettiva”.


La Costituzione della Repubblica italiana ha un principio di fondo come valore: il Patto Sociale tra cittadini e Stato. Oggi questo Patto va rivitalizzato chiamando tutti i cittadini a volere applicare in toto la Costituzione sancita dai padri costituenti e non la frammentazione materiale applicata di volta in volta senza una visione d’insieme.

Il progetto deve rappresentare, non il modello alternativo al capitalismo, ma come afferma Bauman, deve essere quello di un soggetto politico organizzato che sia come “coltello affilato premuto contro le eclatanti ingiustizie della società, una voce della coscienza finalizzata a indebolire la presunzione e l’auto adorazione dei dominanti”.

Il programma è imperniato su tre pilastri: un patto sociale sul Valore del Lavoro che investe tutto il sistema Paese, chi offre lavoro e chi richiede lavoro; un nuovo contratto sociale di convivenza tra i cittadini della società italiana; la “governance” di tutti i nuovi processi, i quali hanno una rilevante incidenza sulla questione della partecipazione democratica dei cittadini.

Il superamento, infatti, della dicotomia marxista dello scontro di classe tra borghesia e proletariato è sostituito, in una Società stratificata, da un confronto costante tra soggetti interni alle stesse categorie sociali.

Il confronto nella Società delle comunicazioni veloci (Internet) o delle trasformazioni epocali in stretti tempi storici, avviene no tra gruppi codificati, ma tra individui persone. Gli individui persone divengono soggetti collettivi in quanto cittadini o gruppi di interessi legittimi, come appartenenza.

Lo scenario, quindi, che ci si pone d’innanzi è la sintesi tra il soggetto individuo persona e il soggetto gruppo di cittadini o di interessi.

Questa nuova concezione della coniugazione dei garantiti e dei bisognosi, considera i nuovi poveri o gli emarginati, come periferia sociale e territoriale. Si può raffigurare questa nuova concezione su due Assi Cartesiani, ove il punto di origine dei due assi verticale ed orizzontale è proprio l’effetto della coniugazione delle due esigenze della Società.

L’asse verticale può rappresentare le istanze individuali dei garantiti quindi di chi agisce perché ha merito o autonomia decisionale; l’asse orizzontale può rappresentare le istanze egualitarie e collettive, quindi di chi agisce per bisogno, in ciò rientrano le istanze dei deboli (di chi non ha autonomia decisionale), la difesa dei diritti dei cittadini.

Nel punto d’incontro tra le istanze dell’individuo persona e le istanze dei diritti e delle esigenze collettive dei deboli si riscoprirebbe la nuova concezione del Socialismo del XXI secolo, il quale non guarda alle costruzioni utopiche di un mondo migliore, ma costruisce gli strumenti più idonei per eliminare i mali concreti che si pone in alternativa al cosiddetto neoliberismo finanziario.

Il progetto dovrebbe riguardare temi che sono prioritari: contro le povertà in Italia ed in Europa; per i diritti negati ai cittadini indifesi; per gli innocenti maltrattati e sfruttati; la salvaguardia dell’Habitat naturale per la sopravvivenza del genere umano e naturale del Pianeta.

Va ricordato che la Società dell’Ottocento e Novecento ha lottato per l’acquisizione dei diritti collettivi (la liberazione dallo schiavismo nel lavoro, per il diritto al suffragio universale, per il salario minimo garantito, per l’accesso alla alfabetizzazione, alla salute e sicurezza).

La Società del Terzo Millennio è rappresentata dall’era dell’accesso, cioè dalla capacità individuale di uso della conoscenza, dell’informazione e il lavoro come uso del tempo libero.

Finisce l’epoca del conflitto tra il possesso dei mezzi di produzione e la sola forza lavoro. Questa epocale rivoluzione ci consegna un grande messaggio e una grande sfida: saper coniugare chi ha la conoscenza e chi non dispone di conoscenza. Il confronto si sposta tra la qualità individuale della vita, da una parte e la salvaguardia dei diritti collettivi di chi non dispone di conoscenza, come merito, e quindi capacità collettiva alla partecipazione democratica dall’altra, come responsabilità collettiva alla qualità della vita.

Questo è il terreno del Socialismo del XXI secolo sul piano epistemologico, il quale procede per tentativi ed errori o per approssimazioni successive. Su questi temi è necessario ed urgente aprire un confronto di ampio respiro. Il nuovo soggetto politico fondato sui pilastri della libertà, equità e solidarietà della responsabilità collettiva ha d’innanzi uno scenario di riflessioni e di possibili temi e soggetti a cui rivolgersi.

Nella definizione di Democrazia di Popper si legge: “non qualcosa di vago come il “governo del “popolo” o il “ dominio della maggioranza”, ma una serie di Istituzioni (tra le quali le elezioni generali) che permette al popolo di darsi un proprio governo e la possibilità del pubblico controllo e l’allontanamento da parte dei governati di chi è al potere, e che rendono possibile ai governati di giungere alle riforme senza l’uso della violenza ed anche contro la volontà di chi è al potere”.
Una sinistra nuova che riesca a fondere una rappresentanza democratica della domanda sociale e della protesta diffusa generata dalla crisi, con proposte innovative di governo legate ad un nuovo orizzonte con nuovi strumenti dello sviluppo, e una classe dirigente completamente nuova in grado di rendere credibile un messaggio di forte rottura con la pratica di gestione del potere di questo sistema politico.

La prospettiva del socialismo del XXI secolo è legato ai valori fondanti della libertà, della equità, della solidarietà. In Italia, il PD, partito del centro moderato e di rappresentanza sociale elitario, non è compatibile con il socialismo laico e libertario; in Europa mette in discussione gli obiettivi del PSE, partito fermo al Blairismo funzionale nell’ottica del neoliberismo finanziario.

Secondo alcuni, la proposta operativa è quella di rimettere in discussione lo scioglimento di tutte le varie sigle italiane socialiste e delle forze laiche democratiche e della sinistra per procedere alla costituzione di un nuovo soggetto politico organizzato autonomo, libertario e alternativo. A mio modesto parere, bisognerebbe rivitalizzare il Partito Socialista Italiano in grado di elaborare un valido programma politico rispondente alle esigenze umane del terzo millennio, se saprà sganciarsi dal legame subordinato al Pd che da giorni sta cercando di darsi un nuovo gruppo dirigente con un dibattito interno personalistico e avulso dalle proposte di programmi politici di ampio respiro.

Il socialismo del XXI secolo è un termine politico ideato dal sociologo e politologo tedesco Heinz Dieterich nel 1996, indicante una riformulazione generale del socialismo in vista dell'alba del nuovo millennio, ripreso e reso celebre da Hugo Chavez in un suo discorso al Forum sociale mondiale del 2005 per identificare la linea politica da lui adottata assieme al suo partito, a seguito del quale finì per essere associato al neologismo politico di chavismo, indicante invece la personale ideologia politica dell-ex Presidente venezuelano e dei suoi seguaci, detto anche “socialismo democratico stile Chavez” (Chavez style in inglese). Nonostante ciò, alcuni analisti, tra cui Tomás Straka, hanno segnalato la presenza di divergenze sostanziali tra la concezione originale di Dieterich e la proposta chavista, oltre che con le altre interpretazioni delle diverse forze politiche sudamericane.

I capisaldi dell'ideologia del socialismo del XXI secolo, che può anche non essere inteso solo nel senso di chavismo o bolivarismo (in riferimento all'esperienza venezuelana o latinoamericana in genere), raggruppano, al pari del socialismo fino al 2000 (socialismo del XX secolo), le ideologie mature di ispirazione marxista, spesso revisioniste e anti-staliniste, oltreché anti-imperialistiche, particolarmente sviluppatesi in America Latina, e che intendono realizzare un'esperienza di socialismo democratico; ma il concetto si richiama molto all'uso della democrazia economica (diretta e partecipativa), per non ripetere gli errori degli stati del socialismo reale attuato nell’Europa dell’Est, nell’Asia e nell’America Latina.

Molti di questi paesi, infatti, furono fin dall'origine, o si trasformarono presto, in regimi comunisti fortemente burocratici, autoritari e centralisti, nei quali erano negate le forme, conosciute all'Occidente americano ed europeo, di partecipazione politica, i diritti di libertà ed i diritti sociali della cittadinanza, fino a sconfinare nel totalitarismo. In Unione Sovietica ciò avvenne quando Stalin esautorò la democrazia dei soviet, avocando a sé e al politburo tutto il potere decisionale, attuando repressione, censura, militarismo e fortissimo culto della personalità. Gli stati socialisti in stile sovietico furono difatti definiti dai critici, come i trotskisti, i socialisti libertari e democratici, come stati proletari deformati, in cui la temporanea dittatura del proletariato post-rivoluzionaria si trasformò subito in “governo del partito unico” (specie dove mancava la classe operaia già formata, in grado di partecipare attivamente al fianco dei politici di professione) e in capitalismo di Stato; questo, unito al concetto di “socialismo in un solo paese” e al nazionalismo, ha causato la fine del processo di liberazione del popolo e l'instaurazione di politiche stataliste assai simili ai totalitarismi di destra, del quale i piani quinquennali dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, la Corea del Nord e la Repubblica Popolare Cinese sono il maggior esempio.

Il socialismo del XXI secolo dovrebbe essere, invece, un socialismo democratico, che rifugge la violenza rivoluzionaria, tranne quando si renda assolutamente necessaria (come per difendersi da un golpe reazionario), e propugna la libertà di parola, di stampa e di movimento dei cittadini, nonché il rispetto dei diritti umani, come antidoto alla degenerazione osservata nel socialismo reale. Forte è anche l'attenzione all'ambiente e all'ecologia, con forme di eco socialismo, antiglobalizzazione e indigenismo.

Per il politologo tedesco, le figure e i movimenti storici di riferimento sono, tra quelli dei tempi più recenti, Salvator Allende, Che Guevara e Fidel Castro. Oltre ad Hugo Chavez, fanno parte di questa ideologia il suo successore, Nicolas Maduro, e altri leader come l’ecuadoriano Rafael Correa, il boliviano Evo Morales e molti appartenenti al Partito Comunista cileno.

Dieterich suggerisce l'istituzione di 4 norme basilari all'interno della nuova realtà di civilizzazione post-capitalista, ovvero: Equivalenza economica, che dovrebbe essere basata sulla teoria marxiana del valore ed è democraticamente determinata da coloro che creano direttamente il valore, anziché dai principi dell'economia di mercato; democrazia della maggioranza, che fa uso dei plebisciti per decidere riguardo alle questioni importanti che interessano l'intera società; democrazia di base diretta, basata su istituzioni democratiche come legittime rappresentanti dei comuni interessi della maggioranza dei cittadini, con un'appropriata tutela dei diritti delle minoranze; cittadini critici, responsabili, razionali e autodeterminati.

Secondo Dieterich, la società esistente dovrebbe venire rimpiazzata da un sistema qualitativamente diverso. Il programma del socialismo del XXI secolo è necessariamente rivoluzionario. Questa rivoluzione, tuttavia, dovrebbe essere un processo graduale, che non richiede l'uso della violenza ed è sensibile al fatto che le istituzioni che abbiamo oggi sono il risultato di centinaia di anni di tentativi ed errori. Per questo, non possono essere cambiate dall'oggi al domani, come le esperienze del socialismo reale ci hanno mostrato. Nel pensiero di Dieterich, gli esseri umani non sono topi da laboratorio: ogni rivoluzione di larga scala sociale che vuole avere successo, deve essere il risultato di una bene informata persuasione riguardo ai benefici di un progetto, piuttosto che un'imposizione attraverso la violenza di stato e la repressione. Questa rivoluzione attraverso la democrazia partecipativa assicurerà il potere, l'istruzione, le conoscenze scientifiche sulla società e la cooperazione internazionale.

I critici accusano il socialismo del XXI secolo di essere una democrazia illiberale e demagogica, accusando spesso i leader di questa corrente di caudillismo (come accadde per il peronismo), ovvero di attuare un regime populista guidato da un “capo carismatico” (molti paesi latinoamericani sono repubbliche presidenziali, con ampi poteri conferiti al Presidente, direttamente eletto dal popolo). Nel mirino sono finiti anche gli atteggiamenti di Chávez e sul suo motto “Socialismo, Patria o morte”, giudicato troppo estremista, e il monopolio statale sui mass media, volto all’ egemonia culturale dell'ideologia di governo.

In Venezuela esiste però, come forma di contrappeso istituzionale, lo strumento del referendum revocatorio, con cui il popolo può destituire il Capo dello Stato votando "sì" alla proposta del quesito referendario (negli altri paesi del mondo, invece, solo il Parlamento o il Governo possono destituire un Capo di Stato, a certe condizioni). Gli oppositori hanno talvolta però denunciato brogli, benché anche l'ex Presidente statunitense Jimmy Carter abbia definito regolari ed esemplari le elezioni in Venezuela.

In alcuni paesi dell'America Latina, governi distinti hanno assunto nel tempo le loro personali interpretazioni del socialismo del XXI secolo. Ciononostante, lo stesso Heinz Dieterich criticò i presidenti di questi paesi proprio per quanto riguarda queste interpretazioni: egli affermò che la speranza di vedere nuovi modelli di produzione all'avanguardia da parte di Chávez, Fidel, Evo e Correa erano svaniti, e che nessuno di questi ha compiuto uno sforzo serio per una seria alternativa anticapitalista del XXI secolo.

In Italia il socialismo del XXI secolo era una delle ideologie a cui si richiamava esplicitamente la Federazione della Sinistra ed è tuttora, accanto al comunismo, l'ideologia principale del Partito della Rifondazione Comunista. Inoltre il Partito Comunista Italiano, omonimo del precedente rifondato nel 2016, effettua una politica per gran parte ispirata al socialismo del XXI secolo.

Nel 2017 è nato Potere al Popolo, partito in cui vi sono correnti che si richiamano al socialismo del XXI secolo, ma in realtà sono condizionati dalla nostalgia del comunismo dal quale non riescono a liberarsi finendo in una crisi di identità.

Invece, quello che ci vorrebbe per fare la Rivoluzione Democratica è il Socialismo liberale di Carlo Rosselli. Infatti, anche per il XXI secolo il faro del socialismo liberale illumina l’umanità che necessità degli stessi diritti per trascorrere dignitosamente il proprio percorso di vita. Per questo è necessaria la democrazia economica in cui tutti siano liberi dal bisogno ed in armonia con la natura. Anche da questo ragionamento emerge la necessità di dare una patria all’umanità per sconfiggere gli egoismi dei nazionalismi e delle multinazionali attuando la democrazia economica e partecipativa.

Altrimenti, non dovremmo stupirci quando riemergono i totalitarismi di destra sotto forma di populismi e giustizialismi, come spiega Spencer M. Di Scala nel suo libro “L’uomo che fece il fascismo – Mussolini e l’ascesa del populismo” (Castelvecchi editore).





Fonte: di Salvatore Rondello
Link
[]
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI
Periodico socialista fondato 1897.
[]
IL PONTE RIVISTA
Rivista di politica economica e cultura
fondata da Calamandrei
[]
BIBLION EDITORE
Biblion Edizioni, storica casa editrice.
[]
CRITICA LIBERALE - NON MOLLARE
"NON MOLLARE"
Quindicinale on line di Critica Liberale,
la voce del liberalismo progressista in Italia.





Nuova Serie
"La Rivoluzione Democratica"
1, MARZO 2017
Associazione Alleanza Giellista
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
invia a un amico
icona per chiudere
Attenzione!
Non puoi effettuare più di 10 invii al giorno.
Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
Il sito web www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie alcuni dati personali degli utenti che navigano sul sito web.

In accordo con l'impegno e l'attenzione che poniamo ai dati personali e in accordo agli artt. 13 e 14 del EU GDPR, www.rivoluzionedemocratica.it fornisce informazioni su modalità, finalità, ambito di comunicazione e diffusione dei dati personali e diritti degli utenti.

Titolare del trattamento dei dati personali
La Rivoluzione Democratica
Via Circondaria, 56
55045 - Firenze Italia


Email: info @rivoluzionedemocratica.it
Telefono: 3934324237

Tipi di dati acquisiti
www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie dati degli utenti direttamente o tramite terze parti. Le tipologie di dati raccolti sono: dati tecnici di navigazione, dati di utilizzo, email, nome, cognome, numero di telefono, provincia, nazione, cap, città, indirizzo, ragione sociale, stato, cookie e altre varie tipologie di dati. Maggiori dettagli sui dati raccolti vengono forniti nelle sezioni successive di questa stessa informativa.
I dati personali sono forniti deliberatamente dall'utente tramite la compilazione di form, oppure, nel caso di dati di utilizzo, come ad esempio i dati relativi alle statistiche di navigazione, sono raccolti automaticamente navigando sulle pagine di www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati richiesti dai form sono divisi tra obbligatori e facoltativi; su ciascun form saranno indicate distintamente le due tipologie. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati obbligatori, www.rivoluzionedemocratica.it si riserva il diritto di non fornire il servizio. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati facoltativi, il servizio sarà fornito ugualmente da www.rivoluzionedemocratica.it .

www.rivoluzionedemocratica.it utilizza strumenti di statistica per il tracciamento della navigazione degli utenti, l'analisi avviene tramite log. Non utilizza direttamente cookie ma può utilizzare cookie includendo servizi di terzi.

Ciascun utilizzo di cookie viene dettagliato nella Cookie Policy (https://www.rivoluzionedemocratica.it/Informativa-sui-cookies.htm) e successivamente in questa stessa informativa.
L'utente che comunichi, pubblichi, diffonda, condivida o ottenga dati personali di terzi tramite www.rivoluzionedemocratica.it si assume la completa responsabilità degli stessi. L'utente libera il titolare del sito web da qualsiasi responsabilità diretta e verso terzi, garantendo di avere il diritto alla comunicazione, pubblicazione, diffusione degli stessi. www.rivoluzionedemocratica.it non fornisce servizi a minori di 18 anni. In caso di richieste effettuate per minori deve essere il genitore, o chi detiene la patria potestà, a compilare le richieste dati.

Modalità, luoghi e tempi del trattamento dei dati acquisiti
Modalità di trattamento dei dati acquisiti
Il titolare ha progettato un sistema informatico opportuno a garantire misure di sicurezza ritenute adatte ad impedire l'accesso, la divulgazione, la modifica o la cancellazione non autorizzata di dati personali. Lo stesso sistema effettua copie giornaliere, ritenute sufficientemente adeguate in base alla importanza dei dati contenuti.

L'utente ha diritto a ottenere informazioni in merito alle misure di sicurezza adottate dal titolare per proteggere i dati.

Accessi ai dati oltre al titolare
Hanno accesso ai dati personali raccolti da www.rivoluzionedemocratica.it il personale interno (quale ad esempio amministrativo, commerciale, marketing, legale, amministratori di sistema) e/o soggetti esterni (quali ad esempio fornitori di servizi informatici terzi, webfarm, agenzie di comunicazione, fornitori di servizi complementari). Se necessario tali strutture sono nominate dal titolare responsabili del trattamento.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, l'elenco aggiornato dei responsabili del trattamento.

Comunicazione di eventuali accessi indesiderati al Garante della Privacy
Il suddetto sistema informatico è monitorato e controllato giornalmente da tecnici e sistemisti. Ciò non toglie che, anche se ritenuta possibilità remota, ci possa essere un accesso indesiderato. Nel caso in cui questo si verifichi il titolare si impegna, come da GDPR ad effettuarne comunicazione al Garante della Privacy entro i termini previsti dalla legge.

Luoghi di mantenimento dei dati acquisiti
I dati personali sono mantenuti e trattati nelle sedi operative e amministrative del titolare, nonché nelle webfarm dove risiedono i server che ospitano il sito web www.rivoluzionedemocratica.it, o sui server che ne effettuano le copie di sicurezza. I dati personali dell'utente possono risiedere in Italia, Germania e Olanda, comunque in nazioni della Comunità Europea. I dati personali dell'utente non vengono mai portati o copiati fuori dal territorio europeo.

Tempi di mantenimento dei dati acquisiti
Nel caso di dati acquisiti per fornire un servizio all'utente, (sia per un servizio acquistato che in prova) i dati vengono conservati per 24 mesi successivi al completamento del servizio. Oppure fino a quando non ne venga revocato il consenso.

Nel caso in cui il titolare fosse obbligato a conservare i dati personali in ottemperanza di un obbligo di legge o per ordine di autorità, il titolare può conservare i dati per un tempo maggiore, necessario agli obblighi.

Al termine del periodo di conservazione i dati personali saranno cancellati. Dopo il termine, non sarà più possibile accedere ai propri dati, richiederne la cancellazione e la portabilità.

Base giuridica del trattamento dei dati acquisiti
Il titolare acquisisce dati personali degli utenti nei casi sotto descritti.
Il trattamento si rende necessario:
- se l'utente ha deliberatamente accettato il trattamento per una o più finalità;
- per fornire un preventivo all'utente;
- per fornire un contratto all'utente;
- per fornire un servizio all'utente;
- perché il titolare possa adempiere ad un obbligo di legge;
- perché il titolare possa adempiere ad un compito di interesse pubblico;
- perché il titolare possa adempiere ad un esercizio di pubblici poteri;
- perché il titolare o terzi possano perseguire i propri legittimi interessi.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulla base giuridica di ciascun trattamento.

Finalità del trattamento dei dati acquisiti
I dati dell'utente sono raccolti dal titolare per le seguenti finalità:

- richiesta informazione da parte dell'utente
- richiesta informazione per servizi
- invio di aggiornamenti
- invio informazioni generiche
- richiesta di contatto da parte dei clienti, per ricevere informazioni

Eventualmente i dati possono essere trattati anche per:
contattare l'utente, statistiche, analisi dei comportamenti degli utenti e registrazione sessioni, visualizzazione contenuti e interazione di applicazioni esterne, protezione dallo spam, gestione dei pagamenti, interazione con social network, pubblicità.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulle finalità di ciascun trattamento.

Dettagli specifici sull'acquisizione e uso dei dati personali
Per contattare l'utente
Moduli di contatto
L'utente può compilare il/i moduli di contatto/richiesta informazioni, inserendo i propri dati e acconsentendo al loro uso per rispondere alle richieste di natura indicata nella intestazione del modulo.
Dati personali che potrebbero essere raccolti: CAP, città, cognome, email, indirizzo, nazione, nome, numero di telefono, provincia, ragione sociale.

Per interazione con applicazioni esterne (anche social network)
www.rivoluzionedemocratica.it include nelle sue pagine plugin e/o pulsanti per interagire con i social network e/o applicazioni esterne.
Per quanto riguarda i social network, anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Facebook: Pulsante "Mi piace" e widget sociali
Fornitore del servizio: Meta Platforms Ireland Limited.
Finalità del servizio: interazione con il social network Facebook
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti e in altri Paesi
Privacy Policy (https://www.facebook.com/privacy/policy)

Twitter: Pulsante "Tweet" e widget sociali
Fornitore del servizio: Twitter, Inc.
Finalità del servizio: interazione con il social network Twitter
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti
Privacy Policy (https://twitter.com/privacy)
Cookie utilizzati (https://help.twitter.com/it/rules-and-policies/twitter-cookies)
Aderente al Privacy Shield

Whatsapp: Pulsante Whatsapp e widget sociali di Whatsapp
Fornitore del servizio: se l'utente risiede nella Regione Europea, WhatsApp Ireland Limited, se l'utente risiede al di fuori della Regione Europea, i Servizi vengono forniti da WhatsApp LLC.
Finalità del servizio: servizi di interazione con Whatsapp.
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Irlanda, le informazioni potrebbero essere trasferite o trasmesse o archiviate e trattate negli Stati Uniti o in altri Paesi terzi al di fuori di quello in cui l'utente risiede.
Privacy Policy (https://www.whatsapp.com/legal/privacy-policy-eea)
Aderente al Privacy Shield

Per statistiche
Questi servizi sono utilizzati dal titolare del trattamento per analizzare il traffico effettuato dagli utenti sul sito web www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Per visualizzare contenuti da siti web esterni
Questi servizi sono utilizzati per visualizzare sulle pagine del sito web contenuti esterni al sito web, con possibilità di interazione.
Anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Diritti dell'interessato
L'utente possiede tutti i diritti previsti dall'art. 12 del EU GDPR, il diritto di controllare, modificare e integrare (rettificare), cancellare i propri dati personali accedendo alla propria area riservata. Una volta cancellati tutti i dati, viene chiuso l'account di accesso all'area riservata.

Nello specifico ha il diritto di:
- sapere se il titolare detiene dati personali relativi all'utente (art. 15 Diritto all'accesso);
- modificare o integrare (rettificare) i dati personali inesatti o incompleti (Art. 16 Diritto di rettifica);
- richiedere la cancellazione di uno o parte dei dati personali mantenuti se sussiste uno dei motivi previsti dal GDPR (Diritto alla Cancellazione, 17);
- limitare il trattamento solo a parte dei dati personali, o revocarne completamente il consenso al trattamento, se sussiste uno dei motivi previsti dal Regolamento (Art. 18 Diritto alla limitazione del trattamento);
- ricevere copia di tutti i dati personali in possesso del titolare, in formato di uso comune organizzato, e leggibili anche da dispositivo automatico (Art. 20, Diritto alla Portabilità);
- opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati per finalità di marketing, ad esempio opporsi e ricevere offerte pubblicitarie (art. 21 Diritto di opposizione). Si fa presente agli utenti che possono opporsi al trattamento dei dati utilizzati per scopo pubblicitario, senza fornire alcuna motivazione;
- opporsi al trattamento dei dati in modalità automatica o meno per finalità di profilazione (c.d. Consenso).

Come un utente può esercitare i propri diritti
L'utente può esercitare i propri diritti sopra esposti comunicandone richiesta al titolare del trattamento La Rivoluzione Democratica ai seguenti recapiti: info@rivoluzionedemocratica.it; tel. 3312300680.

La richiesta di esercitare un proprio diritto non ha nessun costo. Il titolare si impegna ad evadere le richieste nel minor tempo possibile, e comunque entro un mese.

L'utente ha il diritto di proporre reclamo all'Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali. Recapiti: garante@gpdp.it, http://www.gpdp.it (http://www.gpdp.it).

Cookie Policy
Informazioni aggiuntive sul trattamento dei dati
Difesa in giudizio
Nel caso di ricorso al tribunale per abuso da parte dell'utente nell'utilizzo di www.rivoluzionedemocratica.it o dei servizi a esso collegati, il titolare ha la facoltà di rivelare i dati personali dell'utente. È inoltre obbligato a fornire i suddetti dati su richiesta delle autorità pubbliche.

Richiesta di informative specifiche
L'utente ha diritto di richiedere a www.rivoluzionedemocratica.it informative specifiche sui servizi presenti sul sito web e/o la raccolta e l'utilizzo dei dati personali.

Raccolta dati per log di sistema e manutenzione
www.rivoluzionedemocratica.it e/o i servizi di terze parti (se presenti) possono raccogliere i dati personali dell'utente, come ad esempio l'indirizzo IP, sotto forma di log di sistema. La raccolta di questi dati è legata al funzionamento e alla manutenzione del sito web.

Informazioni non contenute in questa policy
L'utente ha diritto di richiedere in ogni momento al titolare del trattamento dei dati le informazioni aggiuntive non presenti in questa Policy riguardanti il trattamento dei dati personali. Il titolare potrà essere contattato tramite gli estremi di contatto.

Supporto per le richieste "Do Not Track"
Le richieste  "Do Not Track" non sono supportate da www.rivoluzionedemocratica.it.
L'utente è invitato a consultare le Privacy Policy dei servizi terzi sopra elencati per scoprire quali supportano questo tipo di richieste.

Modifiche a questa Privacy Policy
Il titolare ha il diritto di modificare questo documento avvisando gli utenti su questa stessa pagina oppure, se previsto, tramite i contatti di cui è in possesso. L'utente è quindi invitato a consultare periodicamente questa pagina. Per conferma sull'effettiva modifica consultare la data di ultima modifica indicata in fondo alla pagina.
Il titolare si occuperà di raccogliere nuovamente il consenso degli utenti nel caso in cui le modifiche a questo documento riguardino trattamenti di dati per i quali è necessario il consenso.

Definizioni e riferimenti legali
Dati personali (o dati, o dati dell'utente)
Sono dati personali le informazioni che identificano o rendono identificabile, direttamente o indirettamente, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, ecc.

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Dati di utilizzo
Sono dati di utilizzo le informazioni che vengono raccolte in automatico durante la navigazione di www.rivoluzionedemocratica.it, sia da sito web stesso che dalle applicazioni di terzi incluse nel sito. Sono esempi di dati di utilizzo l'indirizzo IP e i dettagli del dispositivo e del browser (compresi la localizzazione geografica) che l'utente utilizza per navigare sul sito, le pagine visualizzate e la durata della permanenza dell'utente sulle singole pagine.

Utente
Il soggetto che fa uso del sito web www.rivoluzionedemocratica.it.
Coincide con l'interessato, salvo dove diversamente specificato.

Interessato
Interessato è la persona fisica al quale si riferiscono i dati personali. Quindi, se un trattamento riguarda, ad esempio, l'indirizzo, il codice fiscale, ecc. di Mario Rossi, questa persona è l'interessato (articolo 4, paragrafo 1, punto 1), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Responsabile del trattamento (o responsabile)
Responsabile è la persona fisica o giuridica al quale il titolare affida, anche all'esterno della sua struttura organizzativa, specifici e definiti compiti di gestione e controllo per suo conto del trattamento dei dati (articolo 4, paragrafo 1, punto 8), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue). Il Regolamento medesimo ha introdotto la possibilità che un responsabile possa, a sua volta e secondo determinate condizioni, designare un altro soggetto c.d. "sub-responsabile" (articolo 28, paragrafo 2).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Titolare del trattamento (o titolare)
Titolare è la persona fisica, l'autorità pubblica, l'impresa, l'ente pubblico o privato, l'associazione, ecc., che adotta le decisioni sugli scopi e sulle modalità del trattamento (articolo 4, paragrafo 1, punto 7), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

www.rivoluzionedemocratica.it (o sito web)  
Il sito web mediante il quale sono raccolti e trattati i dati personali degli utenti.

Servizio
Il servizio offerto dal sito web www.rivoluzionedemocratica.it come indicato nei relativi termini.

Comunità Europea (o UE)
Ogni riferimento relativo alla Comunità Europea si estende a tutti gli attuali stati membri dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, salvo dove diversamente specificato.

Cookie
Dati conservati all'interno del dispositivo dell'utente.

Riferimenti legali
La presente informativa è redatta sulla base di molteplici ordinamenti legislativi, inclusi gli artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679. Questa informativa riguarda esclusivamente www.rivoluzionedemocratica.it, dove non diversamente specificato.

Informativa privacy aggiornata il 07/10/2022 12:44
torna indietro leggi Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
 obbligatorio
generic image refresh

cookie