07 Maggio 2024

"UNO, NESSUNO E CENTOMILA"

In un ‘comizio' alla Camera, il 1 febbraio di quest'anno, il ‘fratello d'Italia' Donzelli ha avanzato un sospetto sugli atteggiamenti assunti da alcuni esponenti del PD riguardo alla vicenda Cospito. Il PD ha fatto sapere che presenterà – non sappiamo se lo abbia realmente fatto – «querele e richiesta di risarcimento danni» nei confronti del sottosegretario Delmastro e di Donzelli per le affermazioni «ripetutamente effettuate dagli stessi in diversi contesti, diffamanti e lesive della onorabilità dei parlamentari PD e gravemente offensive della storia e dell'impegno di una forza politica che ha avuto e continua ad avere come proprio valore fondante la lotta alla criminalità organizzata e a ogni forma di terrorismo. Siamo certi che i due parlamentari si assumeranno la responsabilità delle loro gravi affermazioni senza nascondersi dietro l'immunità parlamentare».

Enrico Letta ha aggiunto: «I nostri deputati sono sotto un deliberato linciaggio da parte di deputati di FdI che risponderanno delle loro calunnie nelle sedi opportune»; con lui è riapparsa pure Sandra Zampa: «Delmastro e Donzelli sono chiamati a rispondere in Tribunale delle parole diffamatorie e false contro la comunità dem. Per coprire le proprie responsabilità offendono e mentono».

Il senatore Misiani si è mostrato più feroce dichiarando su Twitter: «C'è una sola espressione possibile per definire l'attacco a testa bassa contro l'opposizione di Donzelli, Delmastro e dei loro camerati di Fratelli d'Italia: squadrismo fascista». A lui si è accodato con perfetto tempismo il senatore Alfredo Bazoli che ha scritto: «È caduta la maschera. Atro che destra moderna, sono e restano fascisti», mentre Arturo Scotto, ex scissionista di Articolo Uno ma non ex comunista, è andato giù ancora più duro e con ancora maggiore cultura storica: «Mai visto un partito al potere invocare le dimissioni di parlamentari d'opposizione, accostandoli a mafia e terrorismo. C'è solo un precedente: il ventennio. Quando i fascisti usavano manganello e olio di ricino. Fdi si comporta come erede legittimo. Oggi a parole, domani chissà».

L'unico pdino che, ahimè, dovrà però rimanere a becco asciutto dall'atteso risarcimento dei danni, sarà il povero Andrea Orlando, l'ex ministro della giustizia che ha avuto come suo degno successore nientedimeno che Alfonso Bonafede. Pare infatti che egli personalmente non possa presentare querela contro i ‘diffamatori' Delmastro e Donzelli perché rischierebbe di perdere la causa: egli ha infatti dato il seguente consiglio ‘disinteressato' al ministro Nordio: «lo Stato che non tratta, la richiesta a non farsi intimorire, sono cose che non hanno nulla a che vedere con la riconsiderazione del provvedimento amministrativo del 41 bis». Poi, ipotizzando la possibilità di revocare a Cospito un tale regime, per essere più chiaro Orlando ha aggiunto: «Lo Stato non deve trattare con nessuno. Deve applicare i principi dello Stato di diritto sempre, senza farsi condizionare da nessuno. Se deroga a questo i suoi avversari hanno vinto».

Se non capisco male, secondo Orlando lo Stato non deve trattare ma deve invece cedere a chi chiede – come fa lui stesso – che il provvedimento di isolamento, chiesto a suo tempo dalla procura competente e adottato dal ministro Cartabia, venga revocato a Cospito: solo così lo Stato potrà restare ‘fedele' alla sua natura di stato di diritto.

È sicuramente per questa chiarezza di idee sullo stato di diritto che, all'epoca, Orlando venne mandato a presidiare via Arenula: la sua interpretazione, ‘evolutiva', dello stato di diritto passerà alla storia della scienza giuridica.

Per non infierire, non ricorderò che Orlando, da ministro della giustizia negò la revoca del 41 bis al morente Provenzano, il boss mafioso divenuto incapace di intendere e di volere e, ormai, in fin di vita. Allora, per questo suo gesto di fermezza, meritò l'applauso di tutti.

Ora Orlando cerca di costruirsi un alibi giocando con le date: «non è vero, l'ho scritto solo il 7 gennaio e non il 12», cioè dopo la gita a Sassari. Il suo partito, con nota ufficiale, ha tentato di confermargli l'alibi: «Non risulta assolutamente fondato che Andrea Orlando abbia fatto il tweet uscendo dal carcere dove era andato con altri parlamentari del PD a verificare le condizioni di salute di Alfredo Cospito, in sciopero della fame da ottobre. Il tweet a cui si fa riferimento, quello in cui si dice “Mi auguro che il ministro Nordio raccolga l'appello di giuristi ed intellettuali per la revoca del 41 bis a Cospito”, è datato 7 gennaio. La visita in carcere a Sassari è avvenuta dopo, il 12 gennaio. E subito dopo la visita, Orlando ha fatto un'intervista a ‘Il Manifesto' in cui ha dichiarato che il regime di 41 bis non andava bene per Cospito viste le sue condizioni di salute, ma il 41-bis per la mafia è essenziale».

È essenziale, s'intende, anche se i mafiosi detenuti fossero moribondi per sciopero della fame.

Dunque è una questione di date, non di sostanza. Ma la buona volontà della segreteria del partito non è bastata per confermare l'alibi: infatti, questo è smentito dalle date dei vari ‘twitt' di Orlando, ex tetragono ministro della giustizia: 7 gennaio: «Mi auguro che il ministro Nordio raccolga l'appello di giuristi ed intellettuali per la revoca del 41 bis a Cospito»; 30 gennaio: in risposta a Bobo Craxi, che si strappava i capelli per Cospito, Orlando ha ‘cinguettato': «È urgente trasferire Cospito e revocare il 41 bis. Non si possono usare gli atti intimidatori come un alibi. Legare il 41 bis ad una sorta di ritorsione significa fare il gioco di chi nega alla radice l'esistenza dello Stato di diritto e per questo giustifica l'uso della violenza»; 31 gennaio: «Ho detto in tutti i modi che il 41 bis va revocato proprio in ossequio allo stato di diritto».

Orlando non è il solo membro del PD a sostenere questa tesi: l'hanno fatto anche sommi vertici della segreteria del partito. Infatti, il vice segretario Giuseppe Provenzano ha scritto il 30 gennaio: «Lo Stato non scende a patti coi violenti, dicono dal Governo, e ci mancherebbe! Solo che la revoca del 41bis a Cospito è invocata non in nome delle idee di Cospito o delle proteste degli anarchici. Ma in nome dello Stato di diritto, della Costituzione. Il ‘garantista' Nordio dov'è?»

Per tornare al comizio di Donzelli, bisognerebbe dunque riconoscere che la domanda, sia pure mal formulata e posta in toni sgarbati, era stata suggerita al novello e maldestro Catone da alcuni titolati uomini del PD che, con la visita a Cospito e le connesse superiori dichiarazioni, avevano cercato di mettere in difficoltà il governo lasciandolo solo nell'ingrato ruolo di carceriere.

Stando così le cose non si può non concludere che il PD – o almeno alcuni dei suoi principali esponenti – potesse volere appropriarsi del ‘martirio' di Cospito che fa lo sciopero della fame per ottenere l'abolizione del 41 bis. Per tutti: anche per i suoi vicini di cella!

Non avrebbe fatto meglio il PD a intestarsi, a viso aperto, la causa della revisione del 41 bis, visti i dubbi sulla sua costituzionalità sollevati da valenti giuristi e magistrati?

Per esempio, Alfonso Sabella, che è uno dei beniamini dei talk show televisivi ‘d'area', ha dato man forte a questa tesi e si è sfogato dicendo che, «se il 41 bis viene usato per ottenere confessioni, allora è una tortura» e ha messo in dubbio che questa misura venga usata correttamente. Ma una domanda sorge spontanea: anzitutto chi lo usa scorrettamente se non i suoi colleghi che chiedono l'applicazione di questa misura? E, poi, è sempre una tortura se il 41 bis viene usato per convincere il detenuto a ‘pentirsi' e a collaborare promettendo i benefici di legge?

Sabella ha avuto il conforto solidale di un altro ex collega ancora più famoso, Gherardo Colombo: il quale, sempre in tv, si è esibito in un contorto e oscuro ragionamento sul 41 bis e su un possibile ammorbidimento del regime di carcere duro al quale sono sottoposti terroristi e mafiosi: «Secondo me, se non fosse scoppiato il caso di Alfredo Cospito, probabilmente sarebbe stato un pochino meno difficile riuscire a modificare in maniera diversa l'articolo 41 bis. Adesso è stato veramente motivo di scontro politico, uno scontro a livello molto, molto elevato. Sarebbe stato più facile dimensionare in modo diverso il 41 bis, cioè modificarlo un po'. La questione è venuta allo scoperto adesso per il grande pubblico, però se ne sta parlando da tempo. La Corte Costituzionale sta facendo dei passi importanti a proposito dei temi al confine con il 41 bis, vedi l'ergastolo ostativo. Io sono convinto che sarebbe stato più facile senza tutto ciò».

Qui, il buon Colombo ha inteso dare una stilettata al governo ‘repressivo' il quale, con il decreto del novembre scorso, ha stabilito che ai detenuti per una serie di delitti (tra cui i delitti ex art. 416-bis e 416-ter possono) essere concessi benefìci penitenziari anche “in assenza di collaborazione con la giustizia” purché, tra le altre condizioni, siano allegati anche “elementi specifici, diversi e ulteriori (…) che consentano di escludere l'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva e con il contesto nel quale il reato è stato commesso, nonché il pericolo di ripristino di tali collegamenti, anche indiretti o tramite terzi”. Secondo Colombo anche questa norma sarebbe incostituzionale perché scaricherebbe l'onere della prova sul detenuto.

Insomma, anche per Colombo il garbuglio politico, che si è sempre più aggrovigliato in seguito allo sciopero della fame di Cospito, sta impedendo una revisione del 41 bis per mettere fine a quella che sarebbe, a suo dire, una paurosa violenza perpetrata da una legge incostituzionale. S'intende che però, e sempre a suo avviso, il 41 bis può essere mantenuto solo per i mafiosi ma non per i detenuti diversamente pericolosi! Forse l'ex giudice Colombo ha dimenticato che, in Costituzione, viene proclamato il principio di eguaglianza!

Ma, dobbiamo ammettere che questo can can può servire al PD per trovare finalmente la più perfetta definizione della nuova identità che sta disperatamente cercando: Uno, nessuno e centomila.

E forse c'è riuscito con il coro mediatico che ha accompagnato la campagna feroce contro Donzelli, Delmastro, Nordio e Meloni e che ha trovato una solista elegante e raffinata in Ginevra Bompiani la quale – in un ‘salotto' televisivo tra i più celebri per faziosità – dopo avere detto, quasi in ‘trance', che Donzelli ha «pisciato fuori dal vaso», ci ha manifestato il suo maotsetungpensiero: «Giorgia Meloni fin dal primo giorno si è creata il popolo dei nemici: prima gli studenti, poi i ragazzi che vanno ai rave e adesso i nemici perfetti, ideali, che sono gli anarchici, quindi non li difende nessuno, nemmeno la sinistra».

Eh già, forse la Bompiani si è ricordata, in un momento di coscienza, che fu appunto la ‘sinistra', furono i comunisti spagnoli stalinisti – agli ordini di un illustre comunista italiano, fedelissimo di Stalin – a mettere la pietra tombale sugli anarchici che si erano battuti al loro fianco contro Francisco Franco.

Massimo Giannini, il direttore della ‘Stampa', commentando da par suo l'allarme lanciato da Meloni per le minacce di attacco allo Stato con i recenti attentati a consolati e caserme attribuiti a gruppi anarchici, ha evocato la ‘strategia della tensione' e ha detto che «più alimentiamo questa sensazione di stato d'assedio e più sembra che la vogliamo sollecitare. C'è una strategia della tensione dietro questo modo di affrontare il caso?»

Il dubbio sollevato da Giannini è gravissimo: il governo soffia sul fuoco; se fosse fondato, significherebbe che abbiamo un governo che fomenta il disordine e l'eversione. Ma, se il dubbio di Giannini fosse infondato, allora dovremmo chiederci il perché di questa accusa: forse egli vuole giustificare preventivamente la contiguità con ogni tipo di protesta all'insegna del «resistere, resistere, resistere»? forse Giannini vuole egli stesso dirigere una ‘strategia' di guerriglia mediatica permanente contro il governo, per esempio lanciando notizie allarmanti, e infondate, come quella della pedagogia del ‘tiro a segno', oppure inondandoci di immagini ‘costituzionaliste', patriottiche, resistenziali, omofedeziste, etc. come quelle che ci ha offerto il festival di Sanremo, più elettorale che canzonettaro e affollato di guitti noiosamente sviolinanti e di ‘influencer', colti, intelligenti e ben pagati?

Intanto, il sottosegretario Delmastro è finito nel tritacarne giudiziario. Il colmo però è che, mentre la Procura di Roma lo indaga per violazione del segreto d'ufficio, la notizia dell'avviso di garanzia, prima di raggiungere il destinatario, è stata recapitata a qualche solito giornale e a qualche solita rete televisiva.

Ci sarà mai un'indagine, che non finisca nel nulla, per violazione del segreto istruttorio?

Avevamo capito l'antifona il giorno stesso del dibattito in Parlamento sulla fiducia al governo Meloni: da quel giorno, nessuno ha dubitato che presto si sarebbe tornati al clima che segnò la prima fase della ‘seconda repubblica'; si sarebbe data la stura a tutto l'armamentario della delegittimazione e della ‘resistenza': dall'‘autunno caldo' agli scioperi generali, dalle occupazioni di scuole e università ai ‘girotondi', dalla mobilitazione dei percettori del ‘reddito' alle ‘marce della pace', dall'accusa al governo di perseguire una ‘strategia della tensione' alla mobilitazione delle procure.

Non so fino a che punto si possa battere il governo portandolo in pretura e scaricandogli addosso, a palle incatenate, l'accusa di fascismo e di squadrismo e attaccandolo anche perché cerca di porre un argine al dissesto dei conti pubblici provocato dal ‘bonus' del 110% e di sistemare l'assistenza ai bisognosi su un piano meno inclinato di quello su cui poggia il ‘reddito di cittadinanza'.

I recenti risultati delle elezioni regionali in Lazio e Lombardia dovrebbero convincere il PD a seguire un strategia diversa e a proporre programmi che gli elettori possano capire e gradire anziché impiccarsi all'albero lgbtq+, come pare stia facendo con la scelta del nuovo segretario.





Fonte: di Giuseppe Butta'
Link
[]
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI
Periodico socialista fondato 1897.
[]
IL PONTE RIVISTA
Rivista di politica economica e cultura
fondata da Calamandrei
[]
BIBLION EDITORE
Biblion Edizioni, storica casa editrice.
[]
CRITICA LIBERALE - NON MOLLARE
"NON MOLLARE"
Quindicinale on line di Critica Liberale,
la voce del liberalismo progressista in Italia.





Nuova Serie
"La Rivoluzione Democratica"
1, MARZO 2017
Associazione Alleanza Giellista
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
invia a un amico
icona per chiudere
Attenzione!
Non puoi effettuare più di 10 invii al giorno.
Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
Il sito web www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie alcuni dati personali degli utenti che navigano sul sito web.

In accordo con l'impegno e l'attenzione che poniamo ai dati personali e in accordo agli artt. 13 e 14 del EU GDPR, www.rivoluzionedemocratica.it fornisce informazioni su modalità, finalità, ambito di comunicazione e diffusione dei dati personali e diritti degli utenti.

Titolare del trattamento dei dati personali
La Rivoluzione Democratica
Via Circondaria, 56
55045 - Firenze Italia


Email: info @rivoluzionedemocratica.it
Telefono: 3934324237

Tipi di dati acquisiti
www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie dati degli utenti direttamente o tramite terze parti. Le tipologie di dati raccolti sono: dati tecnici di navigazione, dati di utilizzo, email, nome, cognome, numero di telefono, provincia, nazione, cap, città, indirizzo, ragione sociale, stato, cookie e altre varie tipologie di dati. Maggiori dettagli sui dati raccolti vengono forniti nelle sezioni successive di questa stessa informativa.
I dati personali sono forniti deliberatamente dall'utente tramite la compilazione di form, oppure, nel caso di dati di utilizzo, come ad esempio i dati relativi alle statistiche di navigazione, sono raccolti automaticamente navigando sulle pagine di www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati richiesti dai form sono divisi tra obbligatori e facoltativi; su ciascun form saranno indicate distintamente le due tipologie. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati obbligatori, www.rivoluzionedemocratica.it si riserva il diritto di non fornire il servizio. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati facoltativi, il servizio sarà fornito ugualmente da www.rivoluzionedemocratica.it .

www.rivoluzionedemocratica.it utilizza strumenti di statistica per il tracciamento della navigazione degli utenti, l'analisi avviene tramite log. Non utilizza direttamente cookie ma può utilizzare cookie includendo servizi di terzi.

Ciascun utilizzo di cookie viene dettagliato nella Cookie Policy (https://www.rivoluzionedemocratica.it/Informativa-sui-cookies.htm) e successivamente in questa stessa informativa.
L'utente che comunichi, pubblichi, diffonda, condivida o ottenga dati personali di terzi tramite www.rivoluzionedemocratica.it si assume la completa responsabilità degli stessi. L'utente libera il titolare del sito web da qualsiasi responsabilità diretta e verso terzi, garantendo di avere il diritto alla comunicazione, pubblicazione, diffusione degli stessi. www.rivoluzionedemocratica.it non fornisce servizi a minori di 18 anni. In caso di richieste effettuate per minori deve essere il genitore, o chi detiene la patria potestà, a compilare le richieste dati.

Modalità, luoghi e tempi del trattamento dei dati acquisiti
Modalità di trattamento dei dati acquisiti
Il titolare ha progettato un sistema informatico opportuno a garantire misure di sicurezza ritenute adatte ad impedire l'accesso, la divulgazione, la modifica o la cancellazione non autorizzata di dati personali. Lo stesso sistema effettua copie giornaliere, ritenute sufficientemente adeguate in base alla importanza dei dati contenuti.

L'utente ha diritto a ottenere informazioni in merito alle misure di sicurezza adottate dal titolare per proteggere i dati.

Accessi ai dati oltre al titolare
Hanno accesso ai dati personali raccolti da www.rivoluzionedemocratica.it il personale interno (quale ad esempio amministrativo, commerciale, marketing, legale, amministratori di sistema) e/o soggetti esterni (quali ad esempio fornitori di servizi informatici terzi, webfarm, agenzie di comunicazione, fornitori di servizi complementari). Se necessario tali strutture sono nominate dal titolare responsabili del trattamento.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, l'elenco aggiornato dei responsabili del trattamento.

Comunicazione di eventuali accessi indesiderati al Garante della Privacy
Il suddetto sistema informatico è monitorato e controllato giornalmente da tecnici e sistemisti. Ciò non toglie che, anche se ritenuta possibilità remota, ci possa essere un accesso indesiderato. Nel caso in cui questo si verifichi il titolare si impegna, come da GDPR ad effettuarne comunicazione al Garante della Privacy entro i termini previsti dalla legge.

Luoghi di mantenimento dei dati acquisiti
I dati personali sono mantenuti e trattati nelle sedi operative e amministrative del titolare, nonché nelle webfarm dove risiedono i server che ospitano il sito web www.rivoluzionedemocratica.it, o sui server che ne effettuano le copie di sicurezza. I dati personali dell'utente possono risiedere in Italia, Germania e Olanda, comunque in nazioni della Comunità Europea. I dati personali dell'utente non vengono mai portati o copiati fuori dal territorio europeo.

Tempi di mantenimento dei dati acquisiti
Nel caso di dati acquisiti per fornire un servizio all'utente, (sia per un servizio acquistato che in prova) i dati vengono conservati per 24 mesi successivi al completamento del servizio. Oppure fino a quando non ne venga revocato il consenso.

Nel caso in cui il titolare fosse obbligato a conservare i dati personali in ottemperanza di un obbligo di legge o per ordine di autorità, il titolare può conservare i dati per un tempo maggiore, necessario agli obblighi.

Al termine del periodo di conservazione i dati personali saranno cancellati. Dopo il termine, non sarà più possibile accedere ai propri dati, richiederne la cancellazione e la portabilità.

Base giuridica del trattamento dei dati acquisiti
Il titolare acquisisce dati personali degli utenti nei casi sotto descritti.
Il trattamento si rende necessario:
- se l'utente ha deliberatamente accettato il trattamento per una o più finalità;
- per fornire un preventivo all'utente;
- per fornire un contratto all'utente;
- per fornire un servizio all'utente;
- perché il titolare possa adempiere ad un obbligo di legge;
- perché il titolare possa adempiere ad un compito di interesse pubblico;
- perché il titolare possa adempiere ad un esercizio di pubblici poteri;
- perché il titolare o terzi possano perseguire i propri legittimi interessi.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulla base giuridica di ciascun trattamento.

Finalità del trattamento dei dati acquisiti
I dati dell'utente sono raccolti dal titolare per le seguenti finalità:

- richiesta informazione da parte dell'utente
- richiesta informazione per servizi
- invio di aggiornamenti
- invio informazioni generiche
- richiesta di contatto da parte dei clienti, per ricevere informazioni

Eventualmente i dati possono essere trattati anche per:
contattare l'utente, statistiche, analisi dei comportamenti degli utenti e registrazione sessioni, visualizzazione contenuti e interazione di applicazioni esterne, protezione dallo spam, gestione dei pagamenti, interazione con social network, pubblicità.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulle finalità di ciascun trattamento.

Dettagli specifici sull'acquisizione e uso dei dati personali
Per contattare l'utente
Moduli di contatto
L'utente può compilare il/i moduli di contatto/richiesta informazioni, inserendo i propri dati e acconsentendo al loro uso per rispondere alle richieste di natura indicata nella intestazione del modulo.
Dati personali che potrebbero essere raccolti: CAP, città, cognome, email, indirizzo, nazione, nome, numero di telefono, provincia, ragione sociale.

Per interazione con applicazioni esterne (anche social network)
www.rivoluzionedemocratica.it include nelle sue pagine plugin e/o pulsanti per interagire con i social network e/o applicazioni esterne.
Per quanto riguarda i social network, anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Facebook: Pulsante "Mi piace" e widget sociali
Fornitore del servizio: Meta Platforms Ireland Limited.
Finalità del servizio: interazione con il social network Facebook
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti e in altri Paesi
Privacy Policy (https://www.facebook.com/privacy/policy)

Twitter: Pulsante "Tweet" e widget sociali
Fornitore del servizio: Twitter, Inc.
Finalità del servizio: interazione con il social network Twitter
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti
Privacy Policy (https://twitter.com/privacy)
Cookie utilizzati (https://help.twitter.com/it/rules-and-policies/twitter-cookies)
Aderente al Privacy Shield

Whatsapp: Pulsante Whatsapp e widget sociali di Whatsapp
Fornitore del servizio: se l'utente risiede nella Regione Europea, WhatsApp Ireland Limited, se l'utente risiede al di fuori della Regione Europea, i Servizi vengono forniti da WhatsApp LLC.
Finalità del servizio: servizi di interazione con Whatsapp.
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Irlanda, le informazioni potrebbero essere trasferite o trasmesse o archiviate e trattate negli Stati Uniti o in altri Paesi terzi al di fuori di quello in cui l'utente risiede.
Privacy Policy (https://www.whatsapp.com/legal/privacy-policy-eea)
Aderente al Privacy Shield

Per statistiche
Questi servizi sono utilizzati dal titolare del trattamento per analizzare il traffico effettuato dagli utenti sul sito web www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Per visualizzare contenuti da siti web esterni
Questi servizi sono utilizzati per visualizzare sulle pagine del sito web contenuti esterni al sito web, con possibilità di interazione.
Anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Diritti dell'interessato
L'utente possiede tutti i diritti previsti dall'art. 12 del EU GDPR, il diritto di controllare, modificare e integrare (rettificare), cancellare i propri dati personali accedendo alla propria area riservata. Una volta cancellati tutti i dati, viene chiuso l'account di accesso all'area riservata.

Nello specifico ha il diritto di:
- sapere se il titolare detiene dati personali relativi all'utente (art. 15 Diritto all'accesso);
- modificare o integrare (rettificare) i dati personali inesatti o incompleti (Art. 16 Diritto di rettifica);
- richiedere la cancellazione di uno o parte dei dati personali mantenuti se sussiste uno dei motivi previsti dal GDPR (Diritto alla Cancellazione, 17);
- limitare il trattamento solo a parte dei dati personali, o revocarne completamente il consenso al trattamento, se sussiste uno dei motivi previsti dal Regolamento (Art. 18 Diritto alla limitazione del trattamento);
- ricevere copia di tutti i dati personali in possesso del titolare, in formato di uso comune organizzato, e leggibili anche da dispositivo automatico (Art. 20, Diritto alla Portabilità);
- opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati per finalità di marketing, ad esempio opporsi e ricevere offerte pubblicitarie (art. 21 Diritto di opposizione). Si fa presente agli utenti che possono opporsi al trattamento dei dati utilizzati per scopo pubblicitario, senza fornire alcuna motivazione;
- opporsi al trattamento dei dati in modalità automatica o meno per finalità di profilazione (c.d. Consenso).

Come un utente può esercitare i propri diritti
L'utente può esercitare i propri diritti sopra esposti comunicandone richiesta al titolare del trattamento La Rivoluzione Democratica ai seguenti recapiti: info@rivoluzionedemocratica.it; tel. 3312300680.

La richiesta di esercitare un proprio diritto non ha nessun costo. Il titolare si impegna ad evadere le richieste nel minor tempo possibile, e comunque entro un mese.

L'utente ha il diritto di proporre reclamo all'Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali. Recapiti: garante@gpdp.it, http://www.gpdp.it (http://www.gpdp.it).

Cookie Policy
Informazioni aggiuntive sul trattamento dei dati
Difesa in giudizio
Nel caso di ricorso al tribunale per abuso da parte dell'utente nell'utilizzo di www.rivoluzionedemocratica.it o dei servizi a esso collegati, il titolare ha la facoltà di rivelare i dati personali dell'utente. È inoltre obbligato a fornire i suddetti dati su richiesta delle autorità pubbliche.

Richiesta di informative specifiche
L'utente ha diritto di richiedere a www.rivoluzionedemocratica.it informative specifiche sui servizi presenti sul sito web e/o la raccolta e l'utilizzo dei dati personali.

Raccolta dati per log di sistema e manutenzione
www.rivoluzionedemocratica.it e/o i servizi di terze parti (se presenti) possono raccogliere i dati personali dell'utente, come ad esempio l'indirizzo IP, sotto forma di log di sistema. La raccolta di questi dati è legata al funzionamento e alla manutenzione del sito web.

Informazioni non contenute in questa policy
L'utente ha diritto di richiedere in ogni momento al titolare del trattamento dei dati le informazioni aggiuntive non presenti in questa Policy riguardanti il trattamento dei dati personali. Il titolare potrà essere contattato tramite gli estremi di contatto.

Supporto per le richieste "Do Not Track"
Le richieste  "Do Not Track" non sono supportate da www.rivoluzionedemocratica.it.
L'utente è invitato a consultare le Privacy Policy dei servizi terzi sopra elencati per scoprire quali supportano questo tipo di richieste.

Modifiche a questa Privacy Policy
Il titolare ha il diritto di modificare questo documento avvisando gli utenti su questa stessa pagina oppure, se previsto, tramite i contatti di cui è in possesso. L'utente è quindi invitato a consultare periodicamente questa pagina. Per conferma sull'effettiva modifica consultare la data di ultima modifica indicata in fondo alla pagina.
Il titolare si occuperà di raccogliere nuovamente il consenso degli utenti nel caso in cui le modifiche a questo documento riguardino trattamenti di dati per i quali è necessario il consenso.

Definizioni e riferimenti legali
Dati personali (o dati, o dati dell'utente)
Sono dati personali le informazioni che identificano o rendono identificabile, direttamente o indirettamente, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, ecc.

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Dati di utilizzo
Sono dati di utilizzo le informazioni che vengono raccolte in automatico durante la navigazione di www.rivoluzionedemocratica.it, sia da sito web stesso che dalle applicazioni di terzi incluse nel sito. Sono esempi di dati di utilizzo l'indirizzo IP e i dettagli del dispositivo e del browser (compresi la localizzazione geografica) che l'utente utilizza per navigare sul sito, le pagine visualizzate e la durata della permanenza dell'utente sulle singole pagine.

Utente
Il soggetto che fa uso del sito web www.rivoluzionedemocratica.it.
Coincide con l'interessato, salvo dove diversamente specificato.

Interessato
Interessato è la persona fisica al quale si riferiscono i dati personali. Quindi, se un trattamento riguarda, ad esempio, l'indirizzo, il codice fiscale, ecc. di Mario Rossi, questa persona è l'interessato (articolo 4, paragrafo 1, punto 1), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Responsabile del trattamento (o responsabile)
Responsabile è la persona fisica o giuridica al quale il titolare affida, anche all'esterno della sua struttura organizzativa, specifici e definiti compiti di gestione e controllo per suo conto del trattamento dei dati (articolo 4, paragrafo 1, punto 8), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue). Il Regolamento medesimo ha introdotto la possibilità che un responsabile possa, a sua volta e secondo determinate condizioni, designare un altro soggetto c.d. "sub-responsabile" (articolo 28, paragrafo 2).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Titolare del trattamento (o titolare)
Titolare è la persona fisica, l'autorità pubblica, l'impresa, l'ente pubblico o privato, l'associazione, ecc., che adotta le decisioni sugli scopi e sulle modalità del trattamento (articolo 4, paragrafo 1, punto 7), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

www.rivoluzionedemocratica.it (o sito web)  
Il sito web mediante il quale sono raccolti e trattati i dati personali degli utenti.

Servizio
Il servizio offerto dal sito web www.rivoluzionedemocratica.it come indicato nei relativi termini.

Comunità Europea (o UE)
Ogni riferimento relativo alla Comunità Europea si estende a tutti gli attuali stati membri dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, salvo dove diversamente specificato.

Cookie
Dati conservati all'interno del dispositivo dell'utente.

Riferimenti legali
La presente informativa è redatta sulla base di molteplici ordinamenti legislativi, inclusi gli artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679. Questa informativa riguarda esclusivamente www.rivoluzionedemocratica.it, dove non diversamente specificato.

Informativa privacy aggiornata il 07/10/2022 12:44
torna indietro leggi Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
 obbligatorio
generic image refresh

cookie