24 Gennaio 2025

RUDOLF HILFERDING
di Ferdinando Leonzio

La caratteristica del capitalismo moderno è data da quei processi di concentrazione che si manifestano nel superamento della libera concorrenza e nel rapporto sempre più stretto fra capitale bancario e capitale industriale, in virtù del quale il capitale assume la forma di capitale finanziario.

Rudolf Hilferding


Rudolf Hilferding nacque a Vienna, il 10 agosto 1877, in un'agiata famiglia ebrea di orientamento liberale, della quale facevano parte i genitori Anna Lemberg (1854-1909) ed Emil (1852-1905), dipendente di un'assicurazione, e la sorella minore Maria.
Rudolf frequentò la scuola pubblica a Vienna, dove nel 1893 conobbe altri studenti di orientamento socialista. Iscrittosi poi alla facoltà di medicina, entrò in contatto con alcuni giovani insegnanti con cui formò un'organizzazione studentesca, la Libera Associazione degli studenti socialisti, con presidente Max Adler [1]. Ebbe perciò occasione di entrare in contatto con le dottrine socialiste e di conoscere alcuni giovani di talento, quali Karl Renner [2] e Otto Bauer [3], che diventerà il maggior teorico dell'Austromarxismo [4], assieme ai quali studiava anche economia politica [5], storia e filosofia, mentre cresceva la sua ammirazione per Victor Adler [6], fondatore del socialismo austriaco [7].

Completati gli studi universitari, nel 1901 cominciò a esercitare la professione di pediatra; ma la sua vera passione era l'economia politica, allo studio della quale dedicava tutto il suo tempo libero. Nello stesso anno aderì al Partito Socialdemocratico Austriaco (SPÖ).
Notato da Karl Kautsky (1854-1938), allora il maggior teorico marxista del mondo, Hilferding fu invitato a collaborare, su argomenti di economia, con Die Neue Zeit (Tempo Nuovo), rivista teorica del Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD) [8]. Grazie ai suoi contributi teorici poté entrare in contatto sia con i vertici dello SPÖ che con quelli dell'SPD. Nel 1904 sposò la dottoressa Margarethe Honigsberg, nota psicologa viennese, di sei anni più grande di lui, anche lei socialista e collaboratrice di Die Neue Zeit [9].
Nel 1906 Hilferding lasciò la professione medica, per andare ad insegnare a Berlino, su richiesta di August Bebel[10], Economia politica e Storia economica, presso il Centro di formazione della socialdemocrazia tedesca, praticamente una scuola di partito di altissimo livello. Il suo lavoro durò appena tre mesi, in seguito alle minacce di espulsione della polizia prussiana, basate su una legge che vietava l'assunzione di insegnanti privi di cittadinanza. Venne però sostituito con un'altra insegnante di grande valore: Rosa Luxemburg, leader della sinistra socialdemocratica. Hilferding comunque non restò senza lavoro, giacche divenne (1907) redattore estero del quotidiano Vorwarts (Avanti) [11], organo centrale della socialdemocrazia tedesca, come diceva il sottotitolo.
In poco tempo, grazie alla sua preparazione, divenne redattore-capo del giornale. Intanto scriveva anche per Der Kampf (La Lotta), rivista mensile della socialdemocrazia austriaca.
Il suo ruolo e le notevoli capacità teoriche gli consentirono di avere rapporti con i principali leader del socialismo tedesco e quindi di mettersi in luce nel partito.

Nel 1910 pubblicò l'opera che gli darà fama internazionale: Das Finanzkapital (Il Capitale finanziario) [12]. Attraverso una penetrante analisi del denaro, del credito, delle società per azioni e della borsa, il grande economista socialista faceva conoscere le misteriose vie, attraverso le quali il potere della finanza controlla i processi sociali. Egli vi sosteneva che la crescente influenza delle banche sull'industria porta al monopolio e ai cartelli e, attraverso di essi, all'imperialismo economico e alla guerra. La pubblicazione di tale opera fece di lui uno dei più prestigiosi economisti della Seconda Internazionale e un autorevole esponente della sinistra socialdemocratica. Come redattore-capo del VorWarts ebbe modo di seguire da vicino la politica socialista del periodo che precedette la prima guerra mondiale. Scoppiata la guerra, egli fu uno dei più coerenti oppositori della politica di tregua politica adottata dalla SPD, allora dominata dalla destra interna maggioritaria, e fu ostile anche al voto dell'SPD a favore dei crediti di guerra. Aderì perciò alla corrente centrista guidata da Hugo Haase (1863-1919). Assieme alla maggioranza dei redattori del VorWarts firmò un documento contro la politica della Direzione dell'SPD, messa in notevole imbarazzo dalla posizione di Hilferding:
Non possiamo scrivere come vogliamo, ma non possiamo scrivere diversamente.
Nell'ottobre 1915 i redattori furono licenziati; e probabilmente sarebbe stato licenziato anche lui se, già da tempo, Hilferdind non fosse stato arruolato nell'esercito austro-ungarico e destinato a dirigere un ospedale da campo a Vienna, per poi essere trasferito (1916) presso il confine italiano, cioè in zona di combattimento, a dirigere un ospedale epidemico. Non cessó tuttavia di scrivere sia per la rivista teorica tedesca Die Neue Zeit che per la consorella austriaca Die Kampf.

L'esperienza diretta della guerra e delle sue brutture accentuarono la sua vocazione antimilitarista, per cui, nel 1917 aderì al Partito Socialdemocratico Indipendente Tedesco (USPD) [13]. Tornato a Berlino, durante la rivoluzione di novembre, nel 1918, dopo la proclamazione della repubblica e la fuga dell'imperatore, Hilferding divenne redattore-capo del quotidiano dell'USPD Die Freiheit (La Libertà) [14] e membro dell'esecutivo del partito.

Dalla rivoluzione scaturì un governo provvisorio detto Consiglio dei Commissari del Popolo (10-11-1918) [15], che firmò l'armistizio, mettendo fine alla guerra. Esso incaricò Hilferding di presiedere un Comitato di socializzazione, per redigere un progetto di socializzazione delle industrie. Il progetto fu portato a termine, ma non fu mai eseguito per la scarsa volontà del governo. Il Comitato fu sciolto nell'aprile 1919. Alle elezioni del 19 gennaio 1919 per l'Assemblea costituzionale nazionale tedesca [16], le prime col suffragio femminile, l'USPD conseguì un risultato mediocre, avendo ottenuto appena il 7,6% e 22 deputati su 416, di fronte al 37,9% e 163 seggi conquistati dall'SPD, risultato il partito di maggioranza relativa [17]. Nello stesso anno Hilferding acquistò la cittadinanza tedesca e nel 1920 fu nominato membro del "Consiglio economico del Reich". Le cose andarono assai meglio per l'USPD alle elezioni federali tedesche del 6 giugno del 1920, quando esso ottenne il 17,63% e 83 seggi su 459, mentre l'SPD scese al 21,92% e 103 seggi. In quel periodo l'USPD raggiunse i 740.000 iscritti.

Intanto all'USPD, come ad altri partiti socialisti, si poneva un nuovo problema: quello dell'adesione o meno all'Internazionale Comunista o Terza Internazionale, costituita a Mosca il 2 marzo 1919. Su questo tema si sviluppò, all'interno del partito, un dibattito sempre più aspro che si concluse solo al congresso di Halle dell'ottobre 1920.
Hilferding, assai critico con la Russia sovietica, che considerava il primo stato totalitario, avente un'economia statale totalitaria, si schierò energicamente contro l'adesione alla Internazionale Comunista (IC), dominata dai bolscevichi russi.
Il congresso però fu vinto dai favorevoli all'adesione all'IC, che rappresentavano 400.000 iscritti, i quali si fusero con il KPD, dando vita al Partito Comunista Unito di Germania (VKPD).
La minoranza, che al congresso aveva ottenuto 156 voti, in rappresentanza di 340.000 iscritti e della grande maggioranza del gruppo parlamentare, mantenne in vita l'USPD e nel 1921 aderì all'Internazionale due e mezzo [18].
Man mano che il convulso periodo del dopoguerra si allontanava, le differenze tra SPD e USPD, che si richiamavano alla stessa matrice socialista, si attenuavano, sicché il 24 settembre 1922, col congresso di Norimberga, i due partiti si riunificarono, dando vita al Partito Socialdemocratico Unito della Germania (VSPD), che nel 1924 riprese l'antico nome SPD, rimasto fino a oggi [19]. Di tale partito ben presto Rudolf Hilferding fu considerato l'esponente più illustre [20]. Tanto che dall'agosto all'ottobre 1923 ricoprì la carica di ministro delle finanze tedesco nel governo di Gustav Streseman, esponente del Partito Popolare Tedesco. Alle elezioni parlamentari del 4 maggio 1924 fu eletto deputato per l'SPD [21], di cui divenne il portavoce per le questioni finanziarie fino al 1932. Nel 1924 entrò anche nell'esecutivo del partito. Dal giugno 1928 al dicembre 1929 fu nuovamente chiamato a dirigere il Ministero delle Finanze, nel governo di coalizione di Hermann Müller (SPD), in un periodo burrascoso per la Germania. Nel 1932 pubblicò il libro Nazionalismo e marxismo.

Intanto saliva la marea nazista che nel corso del 1933 consentì ad Hitler e al suo partito [22] di instaurare in Germania una dittatura totalitaria di destra e di sciogliere tutti gli altri partiti. Il 22 giugno 1933 fu sciolto il partito socialdemocratico e i suoi dirigenti che non furono arrestati, furono costretti a fuggire all'estero.

Anche Hilferdng, doppiamente odiato dai nazisti in quanto ebreo e in quanto socialista [23], assieme alla moglie Rose ad altri compagni di partito, riparò in esilio, dapprima in Danimarca, poi a Saarbrucken, allora sotto amministrazione francese, quindi a Parigi e poi a Zurigo, dove rimase fino al 1938. Nel 1939 tornò a Parigi. Intanto continuò a ricoprire ruoli importanti nell'SPD, riorganizzatasi in esilio. Fece perciò parte dell'amministrazione del partito, fu redattore-capo delle rivista Die Zeitschrift für Sozialismus (Rivista del socialismo), collaborò col Neuer Vorwärts (Nuovo Avanti) [24] e rappresentò il partito presso l'Internazionale Operaia Socialista (IOS). Fu lui a scrivere il Manifesto di Praga, il programma dei socialdemocratici tedeschi in esilio.

Scoppiata la seconda guerra mondiale [25], la Francia fu invasa dalle armate naziste e costretta, il 22 giugno 1940, a un armistizio in base al quale la parte centro-settentrionale del Paese veniva posta sotto la diretta occupazione tedesca, mentre quella meridionale era considerata formalmente libera. In quest'ultima fu costituita la “Repubblica di Vichy”, uno stato fantoccio, collaborazionista dei tedeschi. In questa zona, precisamente a Marsiglia, si rifugiò Hilferding, dove però rimase intrappolato e senza documenti [26]. Qui fu arrestato dal governo di Vichy e il 9 febbraio 1941 estradato e consegnato alla gestapo [27]. Trasferito a Parigi e torturato dai nazisti, morì poco dopo nella prigione della gestapo La santé.

Pediatra, economista, dirigente politico, insegnante, deputato, ministro, giornalista, pacifista, internazionalista, esule, assassinato dai nazisti, Rudolf Hilferding fu un grande testimone del suo tempo. Soprattutto fu un fedele militante dell'idea socialista, la quale ispirò sempre le sue scelte, fino al sacrificio della vita.


  1. Max Adler (1873-1937), filosofo, fu tra i fondatori dell'austromarxismo. Diresse, assieme a Hilferding, la collana Studi marxisti (1904-1923), che pubblicava le opere più importanti dell'austromarxismo.
  2. Karl Renner (1870-1950) sarà il primo Cancelliere della repubblica d'Austria, alla fine della prima guerra mondiale. Lo sarà di nuovo nel 1945, dopo la seconda.
  3. Otto Bauer (1881-1938) fu un grande teorico del socialismo austriaco. Scrisse La questione delle nazionalità e la socialdemocrazia (1907) e La rivoluzione austriaca (1923). Dopo la guerra 1914-18 divenne il leader della sinistra socialista. Membro del parlamento austriaco dal 1929 al 1934, fu anche ministro degli Esteri. Dopo la fallita insurrezione di Vienna andò in esilio, prima in Cecoslovacchia e poi in Francia, dove morì.
  4. L'ideologia politica dell'austromarxismo si sviluppò nella prima metà del '900 ed ebbe come suoi principali esponenti Victor Adler, Otto Bauer, Karl Renner, Rudolf Hilferding. Ne fu seguace, fra gli altri, l'italiano Giuseppe Saragat. Sostanzialmente essa sosteneva che occorreva adattare la tattica del movimento socialista alle varie situazioni nazionali, tenendo conto delle condizioni storiche, politiche, sociali, culturali di ciascuna realtà.
  5. In tale disciplina, la sua favorita, fu influenzato dalle idee socialiste del prof. Carl Grünberg (1861-1940), insegnante di Diritto politico ed Economia, noto per aver pubblicato un diario di storia del lavoro e di storia socialista.
  6. Victor Adler (1852-1918), neurologo, ottimo oratore, fondatore e direttore dell'autorevole giornale socialista Arbeiter Zeitung fu presidente del partito socialdemocratico austriaco, deputato e ministro degli Esteri.
  7. Al congresso di Hainfels (30-12-1887/ 1°-1-1888) Victor Adler riuscì a riunire le varie correnti del movimento operaio austriaco e a creare un partito socialdemocratico unificato, il Partito Operaio Socialdemocratico Austriaco, capace di assorbire le varie associazioni operaie locali, le sensibilità personali e quelle ideologiche.
  8. Le origini della socialdemocrazia tedesca risalgono all'Associazione Generale degli Operai Tedeschi (ADAV), fondata nel 1863 da Ferdinand Lassalle e al Partito Socialdemocratico Operaio di Germania (SAD), fondato nel 1869 da August Bebel e Wilhelm Liebknecht, i quali due partiti nel 1875 si fusero, dando così vita al Partito Socialista Operaio di Germania (SAPD). Quest'ultimo, reso clandestino dalle leggi antisocialiste del 1879, volute dal governo del cancelliere Otto Bismarck, poté ricostituirsi nel 1890, con la nuova denominazione di Partito SocialDemocratico di Germania (SPD), con un programma marxista redatto da Karl Kautsky.
  9. Margarete Honigsberg (1871- 1942), insegnante, medico, psicologa, fu attivista per i diritti delle donne. Dopo aver vissuto diversi anni a Berlino col marito, nel 1909 ritornò a Vienna. Il matrimonio finì col divorzio nel 1922. Margarethe morì nel 1942 durante il viaggio per il campo di sterminio nazista di Treblinka. Dal marito ebbe due figli: Karl (1905-1942) monaco cattolico, deportato e morto ad Auschwitz il 2-12-1942 e Peter (1908-2007), economista, che nel 1938 emigrò in Nuova Zelanda e dopo la guerra tornò a Vienna.
  10. August Bebel (1840-1913), politico e scrittore, è considerato uno dei padri fondatori del socialismo in Germania. Nel campo teorico del marxismo fondamentale e popolarissimo fu il suo libro sulla questione femminile La donna e il socialismo del 1883.
  11. Da esso prese nome il giornale italiano Avanti!, organo del Partito Socialista Italiano (PSI), il cui primo numero uscí il 25-12 1896, sotto la direzione di Leonida Bissolati.
  12. Per importanza teorica marxista, Il capitale finanziario (1910) di Rudolf Hilferding può benissimo reggere il confronto con L'accumulazione del capitale (1913) di Rosa Luxemburg e con L'imperialismo, fase suprema del capitalismo (1917) di Lenin.
  13. L'USPD era stata fondata, a seguito di una scissione dall'SPD, nel convegno di Gotha, il 6-4-1917, con primo presidente Hugo Haase. All'USPD aderivano i socialisti pacifisti, provenienti da tutte le correnti, dalla destra revisionista (Eduard Bernstein) alla sinistra spartachista (Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht), al “centro marxista” (Karl Kautsky e Hugo Haase).
  14. Sotto la sua direzione il giornale arrivò ad una tiratura di 200.000 copie. Hilferding lo diresse per tre anni.
  15. Esso era composto da tre esponenti dell'SPD (Friedrich Ebert, Presidente), Philipp Scheidemann e Otto Landsberg) e da tre dell'USPD (Hugo Haase, Co-presidente, Wihlelm Dittman e Emil Barth). I membri USPD si dimisero il 29-12-2018, in segno di protesta contro la dura repressione della rivoluzione di Berlino (23-12-1918) e furono sostituiti da due esponenti SPD: Gustav Noske e Rudolf Wissell. Il Consiglio si scioglierà il 13-2-1918.
  16. L'Assemblea si riunì nella città di Weimar, per cui il nuovo stato tedesco fu definito la Repubblica di Weimar. La nuova Costituzione creò un tipo di Stato semi-presidenziale, con un Parlamento eletto col sistema proporzionale e con forti poteri assegnati al Presidente della Repubblica, eletto con voto diretto popolare. Il primo Presidente fu Friedrich Ebert (SPD).
  17. Gli altri seggi andarono a partiti di centro o di centro-destra. Il Partito Comunista Tedesco, costituitosi il 1°gennaio 1919, decise di non partecipare alle elezioni.
  18. A proposito di tale organizzazione si rimanda all'articolo di Ferdinando Leonzio L'Internazionale Due e Mezzo, pubblicato sulla rivista mensile La Rivoluzione Democratica del marzo 2019.
  19. Una piccola parte dell'USPD non volle aderire alla fusione e seguì altre strade, fino alla sua dispersione-
  20. Intanto Rudolf, che nel 1922 aveva divorziato dalla prima moglie, nel 1923 si era risposato con Rose Lanyi (1881-1959), un medico di origine ungherese, divorziata dal biologo Curt Zhesing.
  21. La socialdemocrazia tedesca, ormai riunificata, vi ottenne il 20,5 % dei voti e 100 deputati su 472. Al KPD andarono 58 seggi; il resto fu ripartito fra vari partiti di centro, centro-destra ed estrema destra. Hilferding rimase deputato fino al 1933, cioè fino allo scioglimento dell'SPD, deliberato dal regime nazista.
  22. Partito Nazional Socialista dei Lavoratori Tedeschi (NSDAP), brevemente detto nazista (1920-1945).
  23. Nel 1933 gli studenti nazisti diedero alle fiamme molti libri ritenuti antitedeschi, fra cui le opere di Rudolf Hilferding.
  24. Vi scrisse circa 300 articoli con lo pseudonimo di Richard Kern.
  25. La seconda guerra mondiale scoppió il 1°settembre 1939 con l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista.
  26. La moglie Rose, nel maggio 1941, riuscí a fuggire per nave negli USA, dove poté lavorare come medico e dove morirá nel 1959.
  27. Polizia segreta di Stato della Germania nazista.


Fonte: di Ferdinando Leonzio
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