NUOVE SPIGOLATURE
20-02-2024 - DIARIO POLITICO di Giuseppe Butta'
La filosofia di Mességué funziona: pare che abbia già determinato una svolta epocale nella capacità delle donne e degli uomini del PD di pensare con serietà al proprio ruolo politico in Italia: è infatti in corso una grande iniziativa politica del PD, finalmente tornato creativo sotto le frustate della Schlein.
Dopo avere accusato la maggioranza di governo di perdere tempo occupandosi di riforme come il premierato, l’autonomia differenziata e la giustizia, gli ‘uomini e la donne’ del PD hanno trovato il tempo per proporre un emendamento costituzionale che farà arrossire di vergogna chi non ci ha pensato prima e che cambierà la storia: la nostra costituzione, già la ‘più bella del mondo’, sarà ora bellissima.
Alcuni ‘soloni’ del PD hanno infatti depositato un disegno di legge costituzionale (articolo unico e secco), di cui tanto si sentiva la mancanza, per cambiare il nome della Camera dei deputati. Il nuovo nome sarà Camera dei deputati e delle deputate, anzi, per essere doverosamente galanti, delle deputate e dei deputati.
Se questa idea non sarà coperta da brevetto, potremmo suggerire agli inglesi di cambiare il nome della Camera dei Lord, aggiungendovi e delle lady.
Ma dove metteremo i queer?
Apprendiamo ora di un altro felice effetto di questa filosofia identitaria, cioè dell’esistenza di una nuova ‘Crusca’ avente sede nel Comune di Bologna, che ha pubblicato le linee guida per la comunicazione interna ed esterna – che vuole finalmente essere un manuale rispettoso delle differenze di genere – con il seguente imperativo categorico:
«Evita le parole: fraternità, fratellanza, paternità quando si riferiscono a donne e uomini».
In sostituzione di queste parole ci permettiamo di suggerire questi neologismi: sorellità e sorellanza.
La strada del progresso è lastricata di fallimenti ma è attraverso questi che si è aperta la strada per andare avanti.
Dopo avere accusato la maggioranza di governo di perdere tempo occupandosi di riforme come il premierato, l’autonomia differenziata e la giustizia, gli ‘uomini e la donne’ del PD hanno trovato il tempo per proporre un emendamento costituzionale che farà arrossire di vergogna chi non ci ha pensato prima e che cambierà la storia: la nostra costituzione, già la ‘più bella del mondo’, sarà ora bellissima.
Alcuni ‘soloni’ del PD hanno infatti depositato un disegno di legge costituzionale (articolo unico e secco), di cui tanto si sentiva la mancanza, per cambiare il nome della Camera dei deputati. Il nuovo nome sarà Camera dei deputati e delle deputate, anzi, per essere doverosamente galanti, delle deputate e dei deputati.
Se questa idea non sarà coperta da brevetto, potremmo suggerire agli inglesi di cambiare il nome della Camera dei Lord, aggiungendovi e delle lady.
Ma dove metteremo i queer?
Apprendiamo ora di un altro felice effetto di questa filosofia identitaria, cioè dell’esistenza di una nuova ‘Crusca’ avente sede nel Comune di Bologna, che ha pubblicato le linee guida per la comunicazione interna ed esterna – che vuole finalmente essere un manuale rispettoso delle differenze di genere – con il seguente imperativo categorico:
«Evita le parole: fraternità, fratellanza, paternità quando si riferiscono a donne e uomini».
In sostituzione di queste parole ci permettiamo di suggerire questi neologismi: sorellità e sorellanza.
La strada del progresso è lastricata di fallimenti ma è attraverso questi che si è aperta la strada per andare avanti.
Fonte: di Giuseppe Butta'