IL LATO RIDICOLO DELLA POLITICA ESTERA di Giuseppe Butta'
 di Giuseppe Butta'
27-10-2025 - DIARIO POLITICO di Giuseppe Butta'
								«L’Italia riconosce lo Stato di Palestina con capitale Gerusalemme Est come Stato sovrano e indipendente entro i confini del 1967, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite e al diritto internazionale».
Mantenendo la promessa, Eugenio Giani ha presentato questa proposta di disegno di legge, approvato dalla giunta che governa la regione Toscana, informandoci che andrà avanti «con molta determinazione perché il riconoscimento formale consente non solo l’avvio dei rapporti diplomatici al massimo livello, ma anche l’instaurazione di relazioni economiche e commerciali mediante la stipula di trattati con piena efficacia giuridica. Il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte della Toscana avviene nel rispetto del diritto e della legalità internazionale, in applicazione di moltissime prese di posizione formali dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, tra le quali si ricordano le risoluzioni 181/1947, 237/1967, 242/1967, 860/2009, fino ad arrivare alla risoluzione dell’Assemblea generale del 13 maggio 2024».
Peccato che la ‘sempre rossa’ Toscana sia arrivata solo ultima dopo la Sardegna ‘campo-allargata’ e la ‘nuova rossa’ Puglia guidata dall’ingombrante Emiliano.
Evidentemente, Emiliano e Giani, nemici giurati dell'autonomia differenziata, mirano più in alto: vogliono l'indipendenza delle loro regioni e perciò non riconoscono la competenza esclusiva della Repubblica italiana nella gestione dei suoi rapporti internazionali.
Bisogna ammettere che Giani merita il titolo di 'rieccolo' molto più di quanto lo meritasse il suo corregionale Fanfani che, per quanto più basso, era però di ben altra statura. Giani infatti lo merita non tanto perché è stato eletto quattro anni fa e rieletto ora (certo anche grazie a una tale brillante politica estera) ma perché non manca mai di sorprenderci: una ne fa e cento ne pensa!
Siccome né Giani né Emiliano temono il ridicolo, mi permetto di consigliargli di riconoscere anche Babbo Natale.
Mantenendo la promessa, Eugenio Giani ha presentato questa proposta di disegno di legge, approvato dalla giunta che governa la regione Toscana, informandoci che andrà avanti «con molta determinazione perché il riconoscimento formale consente non solo l’avvio dei rapporti diplomatici al massimo livello, ma anche l’instaurazione di relazioni economiche e commerciali mediante la stipula di trattati con piena efficacia giuridica. Il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte della Toscana avviene nel rispetto del diritto e della legalità internazionale, in applicazione di moltissime prese di posizione formali dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, tra le quali si ricordano le risoluzioni 181/1947, 237/1967, 242/1967, 860/2009, fino ad arrivare alla risoluzione dell’Assemblea generale del 13 maggio 2024».
Peccato che la ‘sempre rossa’ Toscana sia arrivata solo ultima dopo la Sardegna ‘campo-allargata’ e la ‘nuova rossa’ Puglia guidata dall’ingombrante Emiliano.
Evidentemente, Emiliano e Giani, nemici giurati dell'autonomia differenziata, mirano più in alto: vogliono l'indipendenza delle loro regioni e perciò non riconoscono la competenza esclusiva della Repubblica italiana nella gestione dei suoi rapporti internazionali.
Bisogna ammettere che Giani merita il titolo di 'rieccolo' molto più di quanto lo meritasse il suo corregionale Fanfani che, per quanto più basso, era però di ben altra statura. Giani infatti lo merita non tanto perché è stato eletto quattro anni fa e rieletto ora (certo anche grazie a una tale brillante politica estera) ma perché non manca mai di sorprenderci: una ne fa e cento ne pensa!
Siccome né Giani né Emiliano temono il ridicolo, mi permetto di consigliargli di riconoscere anche Babbo Natale.
Fonte: di Giuseppe Butta'





				
				
				




