"CON LA FINE DELL'ANNO E' TEMPO DI BILANCI..."
22-12-2023 - STORIE&STORIE
Nell’approssimarsi delle festività natalizie e con il volgersi di questo anno è tempo di bilanci, e non solo per il disegno di legge di bilancio di previsione per l’anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026, in discussione, proprio in questi giorni, al Senato per essere poi trasmesso alla Camera dei Deputati.
Come è decorso l’anno per i principali leader italiani e quali obiettivi per il 2024?
Giorgia Meloni sale sul podio della performance social attestandosi, secondo la classifica stilata dalla società DeRev, come il politico più seguito sulle principali piattaforme social (Facebook, Instagram, X e TikTok) del 2023.
Il Presidente del Consiglio ha acquisito sui social per il solo 2023 ben 1.840.000 utenti ovvero un più 33,8%, registrando al contempo alti livelli di engagement, in particolare su Instagram e Titk Tok, il recente social la cui grammatica, per certi versi, è ancora oscura agli addetti ai lavori.
Medaglia d’argento per la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, la quale è riuscita a raddoppiare il numero di followers attestandosi a circa 800 mila utenti. L’incremento, però, è avvenuto in concomitanza della nomina alla segreteria. In seguito Schlein non è riuscita a capitalizzare la nuova visibilità. Non è stata in grado di farlo sui social e nemmeno in presenza. La partecipazione alla più che decennale kermesse di Fratelli d’Italia “Atreju” le avrebbe permesso di accreditarsi a pieno titolo come antagonista della Meloni. Elly ha preferito non solo declinare l’invito, e quindi anche un possibile confronto diretto, ma finanche tenere in contemporanea, negli stessi giorni e nella stessa città, una manifestazione del suo partito, dal cui palco non ha mancato di polemizzare e far volare scintille verso Meloni e il suo partito. Risultato di tale mossa: FdI continua la sua corsa, crescendo in una sola settimana dell’0,3% nei sondaggi di opinione, il Pd perde lo 0,2% dei consensi, scendendo al di sotto del 20%, e viene tallonato dal Movimento Cinque Stelle, a soli tre punti percentuali di distacco.
Giuseppe Conte – quarto per il risultato della comunicazione social secondo la suddetta classifica, con un buon risultato su Tik Tok dove guadagna 165 mila follower – attaccando frontalmente Giorgia Meloni vuole contendere a Schlein il ruolo di primo partito di opposizione e di federatore del “campo largo” in vista delle elezioni europee. Innesca così una guerra tutta interna fra Pd e M5S, che vede un logoramento del primo a vantaggio del secondo.
L’anno che verrà per Schlein non sarà affatto facile. In primis lo spettro delle elezioni europee, dove teme di prendere un numero particolarmente inferiore di voti rispetto a Giorgia e dove per di più rispetto ai competitors di area, il divario di voti potrebbe essere risicato. Dunque con buona probabilità, non potendo contare su un effetto traino della propria candidatura, Schlein non la presenterà. Le consultazioni amministrative previste a giugno non fanno poi dormire sogni tranquilli alla segretaria. Il futuro della leader passa anche attraverso il destino delle città chiamate al voto. In particolare Firenze le desta diverse preoccupazioni. Qui il Pd ha scelto di non avvalersi delle primarie per la scelta del candidato alle amministrative. Uno strumento, quello delle primarie, utilizzato dal partito in altri contesti locali e che è simbolo della sua storia e della sua identità. Pagherà questa forzatura? Oppure faciliterà la dispersione dei voti e si rileverà fatale con la perdita della città di Firenze, da anni è a guida centrosinistra e che oggi appare una realtà alquanto contendibile?
Proprio Firenze è la città scelta da Matteo Salvini a inizio Dicembre per ospitare la convention sovranista europea “Free Europe” e confrontarsi su una nuova visione di Europa, alternativa a quella socialista: un’ Europa fondata sul lavoro, sulla sicurezza, sul controllo e sulla difesa dei confini.
Salvini ha particolarmente a cuore la sfida delle europee. L’obiettivo è quello di fare il pieno di voti e ribaltare i rapporti di forza all’interno della coalizione del centro destra. Tuttavia se Giorgia Meloni presentasse la sua candidatura come capolista in tutte le circoscrizioni, lo spazio di azione di Salvini sarebbe ridotto e Giorgia consoliderebbe ulteriormente la propria leadership.
A Gennaio, forse, sapremo se Meloni scenderà in prima persona in campo, dando filo da torcere all’alleato (in Italia ma non in Europa) rivale Salvini. Frattanto il leader leghista insiste con la comunicazione social pubblicando con assiduità i propri contenuti, tanto da ottenere il terzo nella classifica della comunicazione social.
Come è decorso l’anno per i principali leader italiani e quali obiettivi per il 2024?
Giorgia Meloni sale sul podio della performance social attestandosi, secondo la classifica stilata dalla società DeRev, come il politico più seguito sulle principali piattaforme social (Facebook, Instagram, X e TikTok) del 2023.
Il Presidente del Consiglio ha acquisito sui social per il solo 2023 ben 1.840.000 utenti ovvero un più 33,8%, registrando al contempo alti livelli di engagement, in particolare su Instagram e Titk Tok, il recente social la cui grammatica, per certi versi, è ancora oscura agli addetti ai lavori.
Medaglia d’argento per la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, la quale è riuscita a raddoppiare il numero di followers attestandosi a circa 800 mila utenti. L’incremento, però, è avvenuto in concomitanza della nomina alla segreteria. In seguito Schlein non è riuscita a capitalizzare la nuova visibilità. Non è stata in grado di farlo sui social e nemmeno in presenza. La partecipazione alla più che decennale kermesse di Fratelli d’Italia “Atreju” le avrebbe permesso di accreditarsi a pieno titolo come antagonista della Meloni. Elly ha preferito non solo declinare l’invito, e quindi anche un possibile confronto diretto, ma finanche tenere in contemporanea, negli stessi giorni e nella stessa città, una manifestazione del suo partito, dal cui palco non ha mancato di polemizzare e far volare scintille verso Meloni e il suo partito. Risultato di tale mossa: FdI continua la sua corsa, crescendo in una sola settimana dell’0,3% nei sondaggi di opinione, il Pd perde lo 0,2% dei consensi, scendendo al di sotto del 20%, e viene tallonato dal Movimento Cinque Stelle, a soli tre punti percentuali di distacco.
Giuseppe Conte – quarto per il risultato della comunicazione social secondo la suddetta classifica, con un buon risultato su Tik Tok dove guadagna 165 mila follower – attaccando frontalmente Giorgia Meloni vuole contendere a Schlein il ruolo di primo partito di opposizione e di federatore del “campo largo” in vista delle elezioni europee. Innesca così una guerra tutta interna fra Pd e M5S, che vede un logoramento del primo a vantaggio del secondo.
L’anno che verrà per Schlein non sarà affatto facile. In primis lo spettro delle elezioni europee, dove teme di prendere un numero particolarmente inferiore di voti rispetto a Giorgia e dove per di più rispetto ai competitors di area, il divario di voti potrebbe essere risicato. Dunque con buona probabilità, non potendo contare su un effetto traino della propria candidatura, Schlein non la presenterà. Le consultazioni amministrative previste a giugno non fanno poi dormire sogni tranquilli alla segretaria. Il futuro della leader passa anche attraverso il destino delle città chiamate al voto. In particolare Firenze le desta diverse preoccupazioni. Qui il Pd ha scelto di non avvalersi delle primarie per la scelta del candidato alle amministrative. Uno strumento, quello delle primarie, utilizzato dal partito in altri contesti locali e che è simbolo della sua storia e della sua identità. Pagherà questa forzatura? Oppure faciliterà la dispersione dei voti e si rileverà fatale con la perdita della città di Firenze, da anni è a guida centrosinistra e che oggi appare una realtà alquanto contendibile?
Proprio Firenze è la città scelta da Matteo Salvini a inizio Dicembre per ospitare la convention sovranista europea “Free Europe” e confrontarsi su una nuova visione di Europa, alternativa a quella socialista: un’ Europa fondata sul lavoro, sulla sicurezza, sul controllo e sulla difesa dei confini.
Salvini ha particolarmente a cuore la sfida delle europee. L’obiettivo è quello di fare il pieno di voti e ribaltare i rapporti di forza all’interno della coalizione del centro destra. Tuttavia se Giorgia Meloni presentasse la sua candidatura come capolista in tutte le circoscrizioni, lo spazio di azione di Salvini sarebbe ridotto e Giorgia consoliderebbe ulteriormente la propria leadership.
A Gennaio, forse, sapremo se Meloni scenderà in prima persona in campo, dando filo da torcere all’alleato (in Italia ma non in Europa) rivale Salvini. Frattanto il leader leghista insiste con la comunicazione social pubblicando con assiduità i propri contenuti, tanto da ottenere il terzo nella classifica della comunicazione social.
Fonte: di Loredana Nuzzolese