26 Aprile 2024

"ALICIA MOREAU"

La Comune di Parigi, che adotto' come proprio simbolo la bandiera rossa, fu forse il primo tentativo nella storia di instaurare una societá socialista [1]. Questa esperienza ebbe pero' vita breve, avendo suscitato la violenta reazione della borghesia francese, che la soffoco' in un bagno di sangue, durante appunto la semaine sanglante [2]. Alle migliaia di morti seguirono migliaia di condannati alla reclusione, alla deportazione, ai lavori forzati. Altri furono espulsi dalla Francia.
Armand Moreau e la moglie Marie Denanpont, compromessi con „La Comune“, furono costretti all'esilio e ripararono a Londra, dove ebbero tre figli: Luisa, Santiago e Alicia. Successivamente emigrarono in Argentina.
La giovane nazione sudamericana aveva ottenuto ufficialmente la sua indipendenza dalla Spagna il 9 luglio 1816. A cavallo del Novecento aveva raggiunto un grandissimo sviluppo economico, che attirava, specialmente dall'Europa, una gran massa migratoria, speranzosa di un avvenire migliore. Anche i Moreau vi si trasferirono nel 1890, andando ad abitare a Buenos Aires, nel quartiere Floresta.
Nel 1896 Armando Moreau di diede al commercio di libri che non ebbe molta fortuna [3]; ma a quei libri la figlia Alicia si abbeverava con aviditá, fino a diventare la continuazione vivente delle idee e delle speranze paterne.
Alla crescita urbana delle cittá argentine di quegli anni, si accompagnava l'arrivo di nuove idee dall'Europa, fra le quali quelle socialiste, ben accolte dalla popolazione. Nello stesso anno 1896, il 28 giugno, venne, infatti, fondato il Partito Socialista (PS) di Argentina [4], a cui ben presto l'antico comunardo si avvicinó e ai cui ideali educó i suoi figli.

Uno dei cofondatori [5] del PS era stato il medico [6] Juan Bautista Justo (1868-1928), che lo dirigerá fino alla morte. Dal 1890 egli aveva cominciato a scrivere per il quotidiano socialista El Obrero (L'Operaio) e successivamente aveva fondato (7-4-1894) e diretto La Vanguardia (L'Avanguardia), che diverrá l'organo ufficiale del PS. Oltre che medico, Justo era anche giornalista e scrittore [7]. Era anche noto come il primo traduttore in lingua spagnola della famosa opera di Karl Marx Das Kapital (IL Capitale). Fu anche deputato e senatore.
Nel 1921 sposó, in seconde nozze, la figlia piú giovane di Armand Moreau, Alicia, da cui ebbe tre figli [8].

Alicia Moreau nacque a Londra l'11 ottobre 1885, ma fece le scuole secondarie a Buenos Aires, nella Scuola Normale n. 1 per insegnanti di via Cordoba . Era molto attratta dallo studio della filosofia, ma in lei finí per prevalere la voglia di combattere il dolore e la sofferenza. Perció nel 1908 si iscrisse alla facoltá di medicina della capitale argentina:
La filosofia mi ha attratto ma, credendo nella necessità di combattere il dolore umano, sono entrata alla Facoltà di Scienze Mediche.

Questi studi finirono col rivelarle lo stretto collegamento fra un sistema sociale spesso ingiusto e oppressivo e alcune malattie, come l'alcoolismo, la sifilide, la tubercolosi.
Alicia intuí che all'impegno del medico occorreva affiancare quello del politico per incidere su una realtá spesso inaccettabile. Capí che occorreva combattere lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo: studió Engels, si accostó al socialismo.

Nel 1906, giovanissima, partecipo' al „Congresso del Libero Pensiero“, presentando un documento, intitolato Educazione e Rivoluzione, in cui rivelava la sua vocazione per l'impegno sociale:
La scuola che sviluppa il futuro è la scuola libera, senza dogmi, diretta dalla conoscenza esatta della natura umana e dello sviluppo della vita; quella che ha ovunque i suoi educatori: in famiglia, in città, in campagna, nel libro, nel museo; che è un'azione sociale alla quale tutti devono contribuire, vivificando la grande legge della solidarietà che è la ragion d'essere dell'umanità [9].

Fra i socialisti argentini era molto radicata la convinzione che, educando il popolo intellettualmente, se ne sarebbero potute risollevare le sorti anche materialmente.
Fu proprio uno di essi, Angel Giménez, ad invitare la giovane studentessa a tenere delle conferenze divulgative presso la Sociedad Luz [10] a Barracas, quartiere popolare di Buenos Aires.
Alicia insegnava di tutto, dalla filosofia all'astronomia, dagli effetti del consumo di alcool alla cura della tubercolosi; si occupava in particolare dell'igiene intima femminile e della prevenzione sanitaria. A quel tempo Alicia aveva letto Kropotkin, ma si sentiva molto piú vicina a Marx e ad Engels.

Nello stesso periodo sorse, per impulso di un altro socialista, Enrique Del Valle Iberlucea [11], ma anche con il contributo importante della Moreau, l' Ateneo Popular, un'istituzione pedagogica di educazione popolare di orientamento marxista, che dal 1908 pubblicó la Revista Socialista Internacional, dal 1910 rinominata Humanidad Nueva (Umanitá Nuova).

Alicia, sempre piú attratta dalle lotte di emancipazione delle donne, partecipó alla creazione del primo „Centro Femminista“ [12] e anche del „Comitato Pro-Suffragio Femminile“ (1907). Da allora divenne attivissima, impegnandosi nel movimento, tenendo conferenze, diffondendo gli ideali di una democrazia progressista.
Sostenne dunque il grande sciopero contro gli alti affitti delle case applicati dai proprietari e gli alti prezzi del pane e della carne (sciopero degli inquilini) del 1907 e promosse la marcia delle scope, un corteo di massaie in difesa dei loro diritti, che percorse i quartieri poveri di Buenos Aires.
E intanto scriveva numerosi articoli e si batteva per il suffragio femminile [13].
Si laureó in Medicina, col massimo dei voti [14], nel 1914. Dopo aver fatto l'internato all' Hospital de Clinicas, aprí uno studio come ginecologa.
Premesso che per la Moreau gran parte dell'emancipazione della donna consisteva nel superare l'oscurantista cultura tradizionale, che escludeva ogni discussione sulla biologia femminile, e ancor piú sulla sessualitá, la giá nota femminista giunse alla conclusione che occorreva spiegare alle giovani donne i problemi legati alla riproduzione e alla gestione del proprio corpo, anche per evitare maternitá indesiderate e malattie veneree. Nello stesso tempo Alicia sí impegnó anche nella lotta contro la prostituzione.
Strettamente legata a queste tematiche politico-sanitarie, emergeva cosí anche la puericultura, il cui studio la Moreau riteneva fosse necessario per aiutare le madri a far nascere bimbi sani, mediante la diffusione di nozioni di fisiologia, chimica e igiene.
In questo quadro Alicia fu tra le partecipanti al „Congresso Internazionale Femminile“ (1910) e al „Primo Congresso Americano del Bambino“ (1916), entrambi tenuti a Buenos Aires.
Per quando riguardava la pedagogia, la battagliera femminista e socialista argentina si batteva per l'introduzione nell'educazione del metodo ideato dall'italiana Maria Montessori (1870-1952), secondo cui il bambino deve essere al centro del processo di apprendimento. Nello stesso periodo l'instancabile Alicia comincio' ad insegnare all'universitá di La Plata, ottenendo ampi riconoscimenti [15].

Nello stesso anno della laurea di Alicia, in Francia era stato assassinato il leader socialista Jean Jaurés - che lei aveva conosciuto a Buenos Aires nel 1911 - per il suo paficismo, ai cui ideali Alice si ispiro', di fronte ai massacri della grande guerra 1914-18, schierandosi per la pace e poi per la rivoluzione russa e per i suoi protagonisti, fra cui ammirava particolarmente Alexandra Kollontaj, propugnatrice di una nuova morale sessuale.
La Moreau, praticamente, si trovó alla guida del movimento pacifista argentino [16], sostenendo che non basta combattere la guerra, ma che occorre anche rimuoverne le cause: l'isolazionismo economico, il nazionalismo, la diplomazia segreta, la crescita degli armamenti.
La guerra, che aveva causato immensi danni e autentiche carneficine, era comunque stata l'occasione perché le donne, impiegate nelle retrovie, nelle industrie, nei campi, potessero dimostrare il loro valore e le loro capacitá.
Nel 1919 un primo nucleo di donne progressiste riuscí a creare l'Unione Nazionale Femminista [17], che si proponeva di incrementare e coordinare ogni iniziativa diretta al miglioramento fisico, morale e intellettuale delle donne nella famiglia e nella societá, in particolare per concretizzare il principio „a paritá di lavoro, eguale retribuzione“ e per il diritto di voto.
Creo' anche il „Comitato delle Donne per l'Igiene Sociale“, contro la prostituzione.

Sbocco naturale di tanto impegno civile e sociale fu la sua adesione, nel 1920, al Partito Socialista, di cui nel 1924 sposo' il leader Juan Bautista Justo, di cui rimase vedova nel 1928, con tre figli piccoli. Comunque rimase sempre in buoni rapporti con la suocera Aurora Castro de Justo, che aveva accudito i cinque figli che il marito aveva avuto con la prima moglie, Mariana Chertkoff[ 18].

L'impegno di Alicia Moreau de Justo [19] nell'azione socialista da allora fu totale: divenne membro del Comitato Esecutivo del PS, col compito di coordinare i gruppi socialisti femminili, e in seguito divenne direttrice de La Vanguardia (1956-62), rimanendo sempre attivista instancabile, come conferenziera e propagandista, anche scrivendo saggi e libri [20] e attivandosi nel „Comitato socialista per il suffragio femminile“.

Le sue riflessioni teoriche giunsero alla seguente conclusione:
Il socialismo è inseparabile dalla democrazia perché in essa trova lo strumento di realizzazione meno cruento; perché in essa è racchiuso uno dei suoi fini, lo scopo forse essenziale, la valorizzazione dell'individuo, l'esaltazione del diritto di ogni essere umano alla pienezza della propria vita.

E ancora: Le armi del proletariato nella lotta per la sua emancipazione sono la consapevolezza della dignità e del valore sociale di ogni individuo, l'organizzazione sindacale e politica, l'unione nazionale e internazionale di queste organizzazioni e la consapevolezza sempre più chiara dell'immenso valore della sua funzione produttiva ed economica, della forza che deriva dalla sua massa e dalla sua irruzione nel sistema di governo, precedentemente riservato alle minoranze.

Nel 1936, come tutti i socialisti argentini, sostenne, organizzando un rilevante invio di fondi, il governo repubblicano della Spagna - di cui era perno il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) - aggredito dalle truppe ribelli di Francisco Franco, sostenuto dall'Italia fascista e dalla Germania nazista.

Finita la Seconda Guerra Mondiale [21], il 14 novembre 1945, in vista delle imminenti elezioni presidenziali, venne costituito un cartello elettorale, denominato Unione Democratica (UD) che si poneva come alternativa democratica alla candidatura di Juan Peron e al suo equivoco e ambivalente populismo. Ne facevano parte: l'Unione Civica Radicale, il Partito Socialista e, con esso, Alicia Moreau, il Partito Comunista e il Partito Democratico Progressista.
La sconfitta elettorale del 24 febbraio 1946 determinó la dissoluzione dell'UD e il declino del Partito Socialista, sempre piú diviso sugli atteggiamenti da assumere nei confronti del “peronismo”.
La Moreau fu sempre ostile al peronismo.

Nel 1947 Alica Moreau partecipo' al Congresso delle donne per la pace [22], intitolato La Donna e la Pace, che si svolse a Parigi dal 29 settembre al 2 ottobre di quell'anno, il cui obiettivo era la mobilitazione delle masse femminili per la difesa della pace [23].
Nello stesso anno in Argentina, durante il governo peronista [24], veniva approvata le legge che dava il voto alle donne, ma la persecuzione antisocialista continuava.
Nel 1951 Alicia fu trattenuta in una stazione di polizia di Buenos Aires e dovette rimanere nascosta durante uno sciopero nelle ferrovie.
Nel 1953 venne incendiata “La Casa del Popolo”. Nell'incendio andarono distrutti una biblioteca di 70.000 volumi e la redazione del giornale socialista La Vanguardia.
Ma la sua lotta contro la demagogia, il militarismo e il clericalismo proseguiva, anche nella clandestinitá.
Nel 1955 Peron, a causa del suo crescente autoritarismo, fu rovesciato da un colpo di stato militare e, dopo varie peregrinazioni, si rifugio' in Spagna, ben accolto dal caudillo Francisco Franco.
Seguí un periodo di dittature militari, inframezzato da brevi intervalli di governi costituzionali.
Nonostante il clima autoritario che in quel periodo aleggiava sull'Argentina [25], le divisioni all'interno del PS continuarono, fino ad arrivare alla scissione [26]: l'ala piú radicale, maggioritaria, guidata da Alfredo Palacios [27] e Alicia Moreau de Justo, costituí il Partito Socialista Argentino (PSA), mentre quella piú moderata, guidata da Américo Ghioldi e Alfredo Bravo, formo' il Partito Socialista Democratico (PSD).

Nel 1960 la Moreau solidarizzó con la rivoluzione cubana contro la dittatura di Fulgencio Batista.
Nel 1965, dopo la morte di Palacios, Alicia Moreau assunse - a ottant'anni! – la segreteria del PSA.
In questo ruolo guidó le battaglie del partito per la fornitura al popolo dei beni di prima necessitá, contro l'aumento del costo della vita e per la riforma agraria.
Nel 1966 due gruppi lasciarono il PSA: “Vanguardia Comunista” e “Partido Socialista de Vanguardia”.
Nel 1972 la parte rimasta nel PSA ed altri gruppi di sinistra si unirono, dando vita al Partito Socialista Popolare (PSP), con leader Guillermo Estévez Boero [28].

Nel 1973 si ebbe il ritorno di Peron, rieletto Presidente. A Peron, morto l'anno seguente, successe la sua terza moglie, Isabel Martinez de Peron.
Mentre l'ormai vecchia [29] Alicia non si stancava di invocare l'unitá del socialismo argentino, anche l'esperienza di Isabel Peron venne violentemente interrotta da un nuovo colpo di stato militare, che il 24 marzo 1976 portó al potere il generale Jorge Rafael Videla, instaurando la dittatura forse piú feroce della storia dell'Argentina [30].
Durante questo terribile periodo, con notevole coraggio, la socialista Alicia Moreau de Justo fu spesso accanto alle madri dei desaparecidos [31], da lei ammirate per "l'esempio che hanno dato alle donne, l'esempio delle donne coraggiose" [32].
Alla dittatura del deposto dittatore Videla segui quella di Roberto Viola e poi quella di Leopoldo Galtieri.
La sciagurata guerra perduta contro il Regno Unito per il possesso delle isole Falkland (1982) pose fine all'oscuro periodo delle dittature e aprí la strada al ritorno di governi democraticamente eletti. Alicia aveva allora 97 anni ed era lucidissima.
Nel 1984 fu eletta “Donna dell'anno” dalla Camera dei deputati e l'universitá di Buenos Aires le conferí il premio “Dottore del Secolo”.
Nel 1985 accolse con soddisfazione la sentenza che condannava all'ergastolo i responsabili del cosiddetto Processo di riorganizzazione nazionale, come la dittatura militare aveva definito il suo governo di terrorismo di Stato.
Nel 1986 era ancora membro della Confederazione Socialista, del Tavolo dell'Unitá Socialista, dell'Assemblea Permanente dei Diritti Umani, della rivista Il Socialista Argentino.

Morí il 12 maggio di quell'anno, a 101 anni, lasciando alle generazioni future un esempio di passione, di coerenza, di coraggio, di fedeltá alla democrazia e alla libertá. Un esempio di grande umanitá.
Una vita, la sua, spesa nella lotta per l'abbattimento delle barriere sociali e per l'affermazione dei diritti umani.


[1] La Comune di Parigi (18-3/28-5-1871) abolí l'esercito permanente, armando invece i cittadini, introdusse l'istruzione gratuita, rese eleggibili e revocabili tutte le cariche, sostenne le organizzazioni dei lavoratori.

[2] La settimana sanguinosa.

[3] Il rivoluzionario francese spesso portava, agli ospiti delle carceri e degli ospedali, libri che quasi mai venivano restituiti.

[4] Il Partito Socialista di Argentina aderiva alla Seconda Internazionale e, dal 1924 al 1940, all'Internazionale Operaia Socialista (IOS), nata dalla fusione (1923) tra la Seconda Internazionale e l'Internazionale di Vienna.

[5] Altri erano: Nicolás Repetto, Estéban Jiménez, Augusto Kuhn e Isidoro Salomo.

[6] Si era laureato “con lode” nel 1888 all'universitá di Buenos Aires. Fu deputato dal 1912 al 1924, quando fu eletto senatore.

[7] Fra le sue opere ricordiamo El socialismo argentino e La Internacional Socialista.

[8] Juan, Luis e Alicia.

[9] Per questo lavoro ebbe le lodi di illustri personaggi come José Ingenieros (medico, farmacista e filosofo positivista argentino di origine italiana), Juan B. Justo (fondatore del PS), Maria Abella de Ramirez (nota femminista uruguaiana), Enrique del Valle Iberlucea (socialista marxista kautskiano).

[10] L'associazione teneva dei corsi per diffondere le nozioni e i metodi della scienza tra la gente ed educarla all'espressione orale, scritta e artistica, nonché alla perfetta educazione tecnica.

[11] Enrique Del Valle Iberlucea (1877-1921), intellettuale socialista argentino di origine spagnola, primo senatore socialista (1913) in Sudamerica, fu un tenace sostenitore dei diritti delle donne.

[12] Ne facevano parte anche Elvira Rawson, Sara Justo, Julieta Lanteri e Raquel Camaia.

[13] Il diritto di voto alle donne argentine verrá concesso nel 1947, durante il 1° governo di Juan Peron e sará applicato la prima volta nelle elezioni politiche del 1951.

[14] Tesi di laurea: La funzione endocrina dell'ovaio. Alicia fu la seconda donna argentina a laurearsi in Medicina, dopo Cecilia Grierson (1859-1934), di origine britannica, anch'essa femminista e socialista.

[15] Nel 1919 fu invitata ad un congresso medico negli Stati Uniti.

[16] L'Argentina fu comunque neutrale durante la Prima Guerra Mondiale.

[17] Questa organizzazione pubblicava il mensile Nuestra Causa (La Nostra Causa), di cui fu direttrice Alicia Moreau.

[18] Mariana Chertkoff apparteneva a una famiglia di Odessa, nell'impero russo, che per motivi politici era stata costretta all'esilio. Assieme alle sorelle Fenia e Adela nel 1920 era stata cofondatrice del “Centro Socialista delle Donne” e del “Sindacato delle donne”.

[19] Secondo un'antica disposizione la donna sposata aggiungeva al proprio cognome quello del marito, preceduto dalla preposizione “de”. Una legge del 1987 ha reso facoltativa quella disposizione.

[20] Fra i libri: La donna nella democrazia (1944) e Il socialismo secondo Juan B. Justo (1946).

[21] L'Argentina fu neutrale per quasi tutta la Seconda Guerra Mondiale. Dichiaró guerra alle potenze dell'Asse, quando essa stava per finire, precisamente il 27-3-1945.

[22] Vi parteciparono circa 200 delegate in rappresentanza di 52 Paesi.

[23] Per una trattazione approfondita dell'argomento si puo' vedere, di Anna Scarantino, Donne per la pace Ed. Franco Angeli.

[24] Peron si era insediato, come Presidente dell'Argentina, il 4-6-1946; rimarrá in carica fino al 21-9-1955, quando sará rovesciato da un colpo di stato militare.

[25] Furono vietate le attivitá politiche, chiuso il Congresso (Parlamento), violate le universitá.

[26] In passato il PS aveva subito varie altre scissioni, di cui la piú importante era stata quella effettuata il 6-1-1918, con cui la sua ala sinistra aveva costituito il Partito Socialista Internazionale, poi rinominato Partito Comunista dell'Argentina. Un'altra scissione, questa volta dell'ala destra, diede vita, nel 1927, al Partito Socialista Indipendente, poi allontanatosi dal socialismo e scomparso nella seconda metá degli anni Trenta.

[27] Alfredo Palacios (1880-1965) fu il primo deputato socialista eletto (1904) in un parlamento latinoamericano)

[28] Nel 2002 i due tronconi principali (PSP e PSD) si riunificheranno, riportando in vita l'antico Partito Socialista (unitario), aderente all'Internazionale Socialista.

[29] Nel 1975, anno internazionale delle donne, arrivarono alla Signora del Socialismo Argentino, che compiva 90 anni, parecchi attestati di stima. Particolarmente significativo quello di Américo Ghioldi, leader del rivale PSD.

[30] Durante quella fascisteggiante dittatura militare migliaia di oppositori furono illegalmente arrestati, torturati, giustiziati. Nel corso di quella che fu chiamata la guerra sporca si ebbero 2.300 omicidi politici, migliaia di arresti politici e 30.000 persone scomparse, di cui non si seppe piú nulla e che perció furono chiamate i desaparecidos.

[31] I desaparecidos (gli scomparsi) dopo essere stati detenuti, interrogati e torturati, venivano spesso gettati nell'Oceano Atlantico da aerei durante i vuelos de la muerte (voli della morte), per non lasciare tracce dei delitti commessi. Le madri degli scomparsi, il 30 aprile 1977 in Plaza de Mayo (Piazza di Maggio), manifestarono per chiedere il ritorno dei loro figli. La polizia le fece sgombrare. Successivamente, caduta la dittatura, esse si batterono per la punizione dei responsabili degli eccidi.

[32] Alicia partecipo' anche ad iniziative per la liberazione del dirigente e sindacalista socialista Alfredo Bravo (1925-2003) illegalmernte detenuto e torturato dal settembre 1977 al giugno 1978.







Fonte: di Ferdinando Leonzio
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L'utente possiede tutti i diritti previsti dall'art. 12 del EU GDPR, il diritto di controllare, modificare e integrare (rettificare), cancellare i propri dati personali accedendo alla propria area riservata. Una volta cancellati tutti i dati, viene chiuso l'account di accesso all'area riservata.

Nello specifico ha il diritto di:
- sapere se il titolare detiene dati personali relativi all'utente (art. 15 Diritto all'accesso);
- modificare o integrare (rettificare) i dati personali inesatti o incompleti (Art. 16 Diritto di rettifica);
- richiedere la cancellazione di uno o parte dei dati personali mantenuti se sussiste uno dei motivi previsti dal GDPR (Diritto alla Cancellazione, 17);
- limitare il trattamento solo a parte dei dati personali, o revocarne completamente il consenso al trattamento, se sussiste uno dei motivi previsti dal Regolamento (Art. 18 Diritto alla limitazione del trattamento);
- ricevere copia di tutti i dati personali in possesso del titolare, in formato di uso comune organizzato, e leggibili anche da dispositivo automatico (Art. 20, Diritto alla Portabilità);
- opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati per finalità di marketing, ad esempio opporsi e ricevere offerte pubblicitarie (art. 21 Diritto di opposizione). Si fa presente agli utenti che possono opporsi al trattamento dei dati utilizzati per scopo pubblicitario, senza fornire alcuna motivazione;
- opporsi al trattamento dei dati in modalità automatica o meno per finalità di profilazione (c.d. Consenso).

Come un utente può esercitare i propri diritti
L'utente può esercitare i propri diritti sopra esposti comunicandone richiesta al titolare del trattamento La Rivoluzione Democratica ai seguenti recapiti: info@rivoluzionedemocratica.it; tel. 3312300680.

La richiesta di esercitare un proprio diritto non ha nessun costo. Il titolare si impegna ad evadere le richieste nel minor tempo possibile, e comunque entro un mese.

L'utente ha il diritto di proporre reclamo all'Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali. Recapiti: garante@gpdp.it, http://www.gpdp.it (http://www.gpdp.it).

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Difesa in giudizio
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Modifiche a questa Privacy Policy
Il titolare ha il diritto di modificare questo documento avvisando gli utenti su questa stessa pagina oppure, se previsto, tramite i contatti di cui è in possesso. L'utente è quindi invitato a consultare periodicamente questa pagina. Per conferma sull'effettiva modifica consultare la data di ultima modifica indicata in fondo alla pagina.
Il titolare si occuperà di raccogliere nuovamente il consenso degli utenti nel caso in cui le modifiche a questo documento riguardino trattamenti di dati per i quali è necessario il consenso.

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Dati personali (o dati, o dati dell'utente)
Sono dati personali le informazioni che identificano o rendono identificabile, direttamente o indirettamente, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, ecc.

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