23 Aprile 2024

"AGATHA BARBARA"

Credo certamente che le donne possano essere brave quanto gli uomini in politica (Agatha Barbara)

L'attuale Repubblica di Malta era stata una colonia della corona britannica dal 1813 al 1964, anno in cui ottenne l'indipendenza (21-9-1964), divenendo membro del Commonwealt britannico, dunque con Capo di Stato il monarca del Regno Unito, rappresentato nell'isola da un „Governatore Generale“.
Il 13 dicembre 1974 Malta divenne una repubblica, col nome ufficiale di Repubblica di Malta, con un Presidente eletto ogni cinque anni dalla Camera dei Rappresentanti (parlamento unicamerale).
La Camera, eletta a sufragio universale ogni cinque anni, esercita il potere legislatico ed é composta di 65 deputati [1], fra i quali elegge un proprio Presidente, il Primo Ministro e i membri del Governo [2].

Il Partito Laburista di Malta trasse origine da un circolo politico, la Camera del Lavoro, fondato da dodici personalitá il 15 ottobre 1920, proprio in vista delle prime elezioni, che si sarebbero tenute nell‘arcipelago maltese l'anno dopo.
Il congresso di fondazione del Partito Laburista di Malta (MLP) si tenne il 15 marzo 1921 e presidente venne eletto William Savona [3]. I laburisti dunque parteciparono all'elezione del primo parlamento, ottenendo il 23,2 % dei voti e 7 seggi su 30. Le donne allora non avevano il diritto di voto.
Tale parlamento fu inaugurato il 1° novembre 1921, dunque quando l'isola era ancora sotto il dominio britannico.

Il Partito Laburista – recita l'attuale statuto – é un'organizzazione politica che riunisce persone di orientamento progressista ed é basato sui principi del socialismo democratico [...].

Esso entró per la prima volta nel governo dopo le elezioni del 1927, in alleanza col Partito Costituzionale (1921-1953).
Guidato da Paul Boffa, governó da solo dopo le elezioni del 1945 - in cui era stato l'unico partito a presentarsi - realizzando importanti riforme, fra cui la tanto sollecitata concessione del diritto di voto alle donne.
In seguito ai massicci licenziamenti nei cantieri navali, dovuti alla loro perdita di utilità per i britannici, essendo terminata la guerra, tutti i deputati laburisti, per protesta, si dimisero, provocando cosí nuove elezioni, che ebbero luogo il 25-27 ottobre 1947.
Il Labour vi ottenne il 59,86% e 24 seggi su 40, sbaragliando cosí gli altri concorrenti, in particolare il suo eterno rivale, il Partito Nazionalista [4].
Erano anche, quelle del 1947, le prime elezioni a suffragio universale diretto in cui poterono votare anche le donne. Fra gli eletti ci fu la prima, ed allora unica, donna ad entrare nel parlamento maltese, la laburista Agatha Barbara, la quale sarà riconfermata in tutte le elezioni successive, fino al 1982, cioè fino a quando sarà eletta Presidente della Repubblica di Malta.

Agatha Barbara, seconda di nove figli, nacque a Zabbar, una cittadina di Malta meridionale, il 15 febbraio 1923. Il padre Giuseppe, analfabeta, lavorava per la marina britannica come rimorchiatore per un magro stipendio e la madre Antonia, casalinga, aveva il quotidiano problema di mettere insieme il pranzo con la cena.
Un'altra entrata avrebbe perció fatto molto comodo in casa. Ma Agatha seppe convincere i genitori a mandarla a scuola. Riuscí dunque a completare gli studi ginnasiali, ma dovette purtroppo interrompere quelli liceali [5] alla Govenment Grammar School di La Valletta, a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale [6]. Lavorò perciò come capo-fabbricato per la protezione antiaerea [7], supervisionando anche una mensa per i poveri, allestita dai britannici per sostenere la povera gente delle isole, martoriata dalle bombe nazifasciste.

Finita la guerra, che aveva lasciato il suo Paese devastato, di fronte alla diffusa miseria e alle palesi ingiustizie sociali, Agatha seppe reagire: riprese gli studi, riuscendo a diplomarsi e poi a lavorare come insegnante al Flores College dall'inizio degli anni '40 al 1947; e nello stesso tempo, prese a simpatizzare col nascente movimento indipendentista maltese e a frequentare i circoli laburisti [8].
Nel 1946 aderí dunque al MLP e partecipó attivamente al movimento femminista che chiedeva il diritto di voto per le donne, poi realizzato, anche sulla spinta dei sindacati, dal governo laburista; poco dopo entró nell'esecutivo del partito e assunse la guida del suo movimento femminile.
Naturale fu dunque la sua candidatura nelle votazioni del 1947, ma sorprendente fu la sua elezione al Parlamento di Malta (da allora l'arcipelago maltese godeva, per la prima volta, di un autogoverno, sia pure assai limitato, concesso dall'autorità coloniale britannica). Era stata, infatti, la sua, una sfida al diffuso maschilismo dell'isola, una sfida che intendeva dimostrare come le donne in politica potessero essere brave quanto gli uomini, e forse anche di piú. Sarà rieletta anche in tutte le elezioni successive, fino al 1981.

Successivamente il Partito Laburista, perse tre elezioni parlamentari di seguito (1950-1951-1953), a causa della scissione, attuata nel 1949, dell'ala destra del partito, guidata da Paul Boffa [9], e perció rimase all'opposizione.
Nelle elezioni parlamentari del 26-28 febbraio 1955, il MLP, dal 1949 guidato da Dom Mintoff, anche grazie alla recente dissoluzione del rivale Partito dei Lavoratori fondato da Boffa, riportò una consistente vittoria, avendo conquistato il 56,73% dei voti e 23 seggi su 40.
A formare il nuovo governo maltese fu dunque Dom Mintoff, il leader piú longevo (1949-1984) e piú noto del Partito Laburista, anche fuori di Malta.

Mintoff, personalitá carismatica del socialismo maltese, laureato in Architettura e Ingegneria Civile [10], era nato a Cospicua il 6 agosto 1916 ed aveva aderito, giovanissimo al MLP, divenendo nel 1945 vicesegretario del partito e nel 1947 Vice-Primo Ministro e Ministro dei Lavori Pubblici, nonché responsabile della ricostruzione post-bellica nel governo Boffa. Nel 1949, dopo la scissione di Boffa, era diventato segretario del partito.
Nel 1955 Agatha Barbara venne chiamata a ricoprire la carica di Ministro dell'Educazione nel primo governo Mintoff. In tale ruolo fece adottare riforme di grande rilevanza sociale, come l'istruzione di base obbligatoria e a tempo pieno fino a 14 anni, con libri, quaderni e trasporti gratuiti per scolari e studenti [11]; la creazione di un college gratuito per la formazione degli insegnanti, di scuole per disabili visivi o auditivi o con disturbi mentali, la scuola secondaria gratuita, servizi di autobus per studenti. Spezzando le ancora esistenti discriminazioni di genere nell'ambito dell'insegnamento, stabilì anche che le lezioni di scienze fossero aperte ai ragazzi e alle ragazze [12].

Nel 1958 si deteriorarono i rapporti tra i britannici e i maltesi e il governo Mintoff, il 25 aprile 1958, si dimise, invitando i maltesi a lottare per l'indipendenza. L'autogoverno concesso a Malta dai britannici dopo la guerra fu revocato per prevenire – si disse – nuovi disordini, sicché il governo locale fu cancellato.
La reintroduzione del governo coloniale diretto suscitò l'indignazione del popolo maltese e provocò lo sciopero generale di protesta del 28 aprile 1958, indetto dai sindacati contro l'occupazione coloniale britannica, cui la Barbara partecipò.
Nel maggio successivo la giovane ex ministra fu arrestata [13] e fu tenuta 43 giorni in carcere [14], che lei affrontó con dignitá e coraggio. Dopo qualche settimana fu dichiarata non colpevole e rilasciata. Uscí dal carcere, come disse Dom Mintoff, socialista piú di prima.
Il “governo diretto“ (coloniale) durò fino alle elezioni del 17-19 febbrario 1962, vinte dal Partito Nazionalista (PN).
Tra il 1958 e il 1964 Barbara fu molto attiva nella lotta per l'indipendenza di Malta, viaggiando in Europa e fuori, comprese le Nazioni Unite, facendo propaganda per l'indipendenza della sua patria, che sará ottenuta nel 1964, nell'ambito del Commonwealt britannico.

Tra il 1958 e il 1971 Agatha fu responsabile delle pubblicazioni del partito e della sua tipografia, la Freedom Press.
Dopo aver perso anche le elezioni del 1966, il Labour [15], sostenuto anche dai sindacati, ritornó a vincere in quelle del 12-14 giugno 1971, conquistando il 50,8% e 29 seggi su 55.
Dunque Mintoff formó il suo secondo governo, chiamato a realizzare un vasto programma laburista di riforme sociali, quali le 40 ore settimanali, il salario minimo, una piú equa tassazione dei redditi, l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge senza differenze di razza o di religione, il miglioramento della qualità della vita.
Agatha Barbara venne riconfermata al ministero dell'Istruzione, dove poté continuare il precedente impegno: l'obbligatorietà dell'istruzione di base fu elevata da 14 a 16 anni e vennero istituite scuole tecniche e professionali per l'insegnamento di vari mestieri. Da ricordare pure l'istituzione di scuole di musica e teatro e della Felinberg Institute of Electronic Technology (1973) e l'abolizione delle tasse universitarie.
L'educazione delle masse e la diffusione della cultura scientifica e tecnologica non solo nella capitale La Valletta, ma anche nelle città e nei paesi delle isole maltesi, furono sempre una sua priorità e la sua azione in questo campo diede un determinante contributo alla democratizzazione della cultura [16], mentre allineava Malta alle più avanzate nazioni europee governate dai socialisti.

Nel 1974 il prestigioso leader socialista Mintoff nominò la Barbara Ministro del Lavoro, della Cultura e del Benessere. Anche nel nuovo ruolo Barbara diede vita a riforme storiche: si batté contro la disoccupazione, riuscendo a portarla al 2%; introdusse la contrattazione collettiva, la parità salariale tra uomini e donne, a parità di lavoro; il congedo di maternità retribuito, la settimana lavorativa di 40 ore in cinque giorni, l'assegno di disoccupazione, la pensione di vecchiaia, un Tribunale del Lavoro. Favorí sempre il miglioramento delle retribuzioni e delle condizioni di lavoro.
In campo culturale istituí diversi musei [17] e fece restaurare importanti opere storiche nelle diverse isole. Durante la sua carriera politica costruí 44 scuole. Il che comportó il reclutamento e la formazione di centinaia di nuovi insegnanti.
Intanto, in coerenza con le precedenti posizioni del MLP, erano state riprese le trattative con il Regno Unito, che porteranno, il 13 dicembre 1974, alla proclamazione della Repubblica di Malta [18].

Dopo aver vinto anche le elezioni parlamentari del 17-18 settembre 1976 (51,5% e 34 seggi su 65), Mintoff formó il suo terzo governo e Agatha Barbara divenne vicepresidente del gruppo parlamentare laburista e Vice Primo Ministro. Quel governo introdusse varie nazionalizzazioni e promosse avanzate riforme, quali quella del matrimonio civile e della depenalizzazione dell'adulterio, mentre in politica estera si avvicinava ai Paesi “non allineati“.

Le elezioni del 12 dicembre 1981 diedero luogo ad una situazione anomala: a causa dei meccanismi elettorali, il Partito Laburista col suo 49,1% dei voti ottenne 34 seggi su 65, mentre il suo rivale conservatore, il Partito Nazionalista, col suo 50,9% (cioé con la maggioranza assoluta dei voti) ottenne solo 31 seggi (la minoranza dei seggi).
Questa situazione portó ad agitazioni e proteste dei nazionalisti, che presero anche a boicottare i lavori del Parlamento.

Ad affrontare questo inghippo costituzionale si trovó appunto Agatha Barbara che il 16 febbraio 1982 fu eletta terza [19] Presidente della Repubblica di Malta, prima donna maltese a ricoprire il prestigioso incarico [20].
Il 22-12-1984 Dom Mintoff si dimise e il nuovo governo fu formato dal laburista Mifsud Bonnici.
La crisi costituzionale si risolse con un emendamento alla Costituzione, favorito e pilotato dalla Barbara, che prevedeva un premio di maggioranza, consistente nell'attribuzione di seggi aggiuntivi al partito che avesse ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, ma non quella dei seggi.
Le nuove elezioni, tenutesi il 9-5-1987, sancirono il ritorno al potere dei nazionalisti (35 seggi contro i 34 laburisti).

La presidenza Barbara si caratterizzó anche per l'attivitá benefica, sia rivolta all'interno (raccolta di fondi per i bisognosi) che all'estero (aiuti alle popolazioni di Etiopia e Sudan, vittime della carestia). Alla presidente maltese furono conferite onorificenze dalla Bulgaria, dalla Corea del Nord e dal Pakistan.

Per dedicarsi interamente alla politica, nel senso piú nobile della parola, per dare voce alle donne, ai lavoratori, ai bambini, ai disabili, essa aveva rinunciato a formarsi una famiglia ed era rimasta nubile in una societá fortemente patriarcale [21].
Alla scadenza del suo mandato (16-2-1987) Agatha si ritiró a vita privata e ritornó nella sua cittá natale, dove morí il 4 febbraio 2002.

Moriva con lei una donna straordinaria che deteneva diversi primati: prima donna deputato, prima donna ministro, prima donna Presidente.
Una donna che aveva dedicato tutto il suo tempo e le sue forze al suo Paese, che aveva voluto e saputo rendere Malta migliore, sempre operando all'insegna del binomio socialismo e femminismo.
Un monumento, eretto nel 2006 a Zabbar, oggi la ricorda.


  1. Il numero dei deputati può essere elevato a 69 in particolari circostanze.
  2. Attualmente il parlamento maltese ha sede all'interno del plesso architettonico City Gate, progettato dal famoso architetto italiano Renzo Piano.
  3. William Savona (1865-1937), laureato in giurisprudenza, aveva aderito alle organizzazioni dei lavoratori, divenendo in seguito presidente della Camera del Lavoro e poi leader del partito laburista fino al 1927. Sarà anche ministro.
  4. La scena politica maltese, in assonanza col mondo politico anglo-sassone, è caratterizzata dalla rivalità tra un partito conservatore di centro-destra (Partito Nazionalista) e uno progressista di centro-sinistra (Partito Laburista).
  5. La scuola secondaria era allora a pagamento.
  6. Le ostilità ebbero inizio con l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista il 1 settembre 1939.
  7. A causa della sua posizione strategica nel Mediterraneo, trovandosi tra Gibilterra e Suez, Malta fu oggetto di intensi attacchi aerei da parte delle forze dell'Asse (Italia fascista e Germania nazista) e per lo stesso motivo strenuamente difesa dai britannici, col sostegno della popolazione, che alla fine della guerra fu insignita collettivamente della George Cross, la piú alta onorificenza nell'ambito del Commonwealth britannico. Inoltre Agatha visionava una delle Victory Cucine, istituite dagli inglesi per nutrire la popolazione maltese.
  8. La propaganda laburista nell'isola era probabilmente favorita dal fatto che nelle elezioni del 5 luglio 1945 del Regno Unito (da cui Malta dipendeva) avevano vinto i laburisti di Clemente Attlee col 47,7 % e con 393 seggi su 625.
  9. Paul Boffa fondò il Partito dei Lavoratori (MWP) dividendo così le forze proletarie, il che consentì la vittoria del Partito Nazionalista, con cui l'MWP finirà per allearsi. Nel 1955 l'MWP si dissolse e il Partito Laburista ritornò ad essere l''unico rappresentante politico del proletariato maltese e nello stesso 1955 ritornò a vincere.
  10. Nel 1943, grazie a una borsa di studio conseguì a Oxford anche un master in Science and Engineering (Scienza e Ingegneria). In Inghilterra conobbe e sposò nel 1947 Moira de Vere Bentinck.
  11. Questa riforma, entrata in vigore nel 1955, appena 5 mesi dopo l'assunzione dell'incarico ministeriale da parte della Barbara, ebbe un elevatissimo impatto sociale, in quanto la scuola obbligatoria, gratuita e a tempo pieno, con libri e quaderni gratuiti, con cure mediche e trasporti gratuiti, faceva dell'istruzione un fatto culturale-democratico di massa aperto a tutta la popolazione. Si può dire che questo era un esempio di socialismo realizzato.
  12. Fino ad allora alcune materie non venivano insegnate alle studentesse liceali. La ministra Barbara, che aveva subito essa stessa questa discriminazione, introdusse nelle scuole femminili tutte le materie che si insegnavano in quelle maschili.
  13. Era accusata di aver cercato di intimidire alcuni operatori sanitari che volevano andare al lavoro, nonostante lo sciopero; in realtà si era solo limitata a esortarli a evitare la folla, per l'eventualità che i dimostranti tentassero di ribaltare il loro furgone.
  14. Pare che dei topi siano stati appositamente gettati nella sua cella per spaventarla!
  15. Il Partito Laburista, allora all'opposizione, aveva partecipato alle trattative per l'indipendenza di Malta (1964), a cui aveva aderito, dichiarandosi però in disaccordo sul modo in cui veniva attuata l'indipendenza, che prevedeva la presenza di truppe inglesi nel territorio maltese, con la Regina di Inghilterra coma Capo dello Stato.
  16. In seguito ad Agatha Barbara sarà conferita una laurea honoris causa in Filosofia e Pedagogia dall'Universitá di Pechino.
  17. Musei di Archeologia, di Storia naturale, di Belle Arti, di Folclore e di Storia Politica a Malta e di Archeologia a Gozo.
  18. Primo Presidente della Repubblica di Malta fu eletto il magistrato ed ex Governatore Anthony Mamo (1909-2008).
  19. Secondo Presidente, dopo Anthony Mamo, era stato, per il periodo 27 dicembre 1976/27 dicembre 1981, il poeta laburista Anton Buttigieg (1912-1983), laureato in Giurisprudenza.
  20. In futuro, per il periodo 4-4-2014/4-4-2019, ci sará un'altra Presidente donna, il notaio laburista Marie Louise Coleiro Preca (n. 1958). Sempre piú donne, fra cui le laburiste Rebecca Buttigieg e Josianne Cutajar, saranno in seguito chiamate a ricoprire cariche istituzionali.
  21. Pare che durante la guerra, quando aveva circa vent'anni, Agatha abbia incontrato un ufficiale della marina britannica di stanza a Malta, morto a 23 anni in un incidente di motocicletta.


Fonte: di Ferdinando Leonzio
Link
[]
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI
Periodico socialista fondato 1897.
[]
IL PONTE RIVISTA
Rivista di politica economica e cultura
fondata da Calamandrei
[]
BIBLION EDITORE
Biblion Edizioni, storica casa editrice.
[]
CRITICA LIBERALE - NON MOLLARE
"NON MOLLARE"
Quindicinale on line di Critica Liberale,
la voce del liberalismo progressista in Italia.





Nuova Serie
"La Rivoluzione Democratica"
1, MARZO 2017
Associazione Alleanza Giellista
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
invia a un amico
icona per chiudere
Attenzione!
Non puoi effettuare più di 10 invii al giorno.
Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
Il sito web www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie alcuni dati personali degli utenti che navigano sul sito web.

In accordo con l'impegno e l'attenzione che poniamo ai dati personali e in accordo agli artt. 13 e 14 del EU GDPR, www.rivoluzionedemocratica.it fornisce informazioni su modalità, finalità, ambito di comunicazione e diffusione dei dati personali e diritti degli utenti.

Titolare del trattamento dei dati personali
La Rivoluzione Democratica
Via Circondaria, 56
55045 - Firenze Italia


Email: info @rivoluzionedemocratica.it
Telefono: 3934324237

Tipi di dati acquisiti
www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie dati degli utenti direttamente o tramite terze parti. Le tipologie di dati raccolti sono: dati tecnici di navigazione, dati di utilizzo, email, nome, cognome, numero di telefono, provincia, nazione, cap, città, indirizzo, ragione sociale, stato, cookie e altre varie tipologie di dati. Maggiori dettagli sui dati raccolti vengono forniti nelle sezioni successive di questa stessa informativa.
I dati personali sono forniti deliberatamente dall'utente tramite la compilazione di form, oppure, nel caso di dati di utilizzo, come ad esempio i dati relativi alle statistiche di navigazione, sono raccolti automaticamente navigando sulle pagine di www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati richiesti dai form sono divisi tra obbligatori e facoltativi; su ciascun form saranno indicate distintamente le due tipologie. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati obbligatori, www.rivoluzionedemocratica.it si riserva il diritto di non fornire il servizio. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati facoltativi, il servizio sarà fornito ugualmente da www.rivoluzionedemocratica.it .

www.rivoluzionedemocratica.it utilizza strumenti di statistica per il tracciamento della navigazione degli utenti, l'analisi avviene tramite log. Non utilizza direttamente cookie ma può utilizzare cookie includendo servizi di terzi.

Ciascun utilizzo di cookie viene dettagliato nella Cookie Policy (https://www.rivoluzionedemocratica.it/Informativa-sui-cookies.htm) e successivamente in questa stessa informativa.
L'utente che comunichi, pubblichi, diffonda, condivida o ottenga dati personali di terzi tramite www.rivoluzionedemocratica.it si assume la completa responsabilità degli stessi. L'utente libera il titolare del sito web da qualsiasi responsabilità diretta e verso terzi, garantendo di avere il diritto alla comunicazione, pubblicazione, diffusione degli stessi. www.rivoluzionedemocratica.it non fornisce servizi a minori di 18 anni. In caso di richieste effettuate per minori deve essere il genitore, o chi detiene la patria potestà, a compilare le richieste dati.

Modalità, luoghi e tempi del trattamento dei dati acquisiti
Modalità di trattamento dei dati acquisiti
Il titolare ha progettato un sistema informatico opportuno a garantire misure di sicurezza ritenute adatte ad impedire l'accesso, la divulgazione, la modifica o la cancellazione non autorizzata di dati personali. Lo stesso sistema effettua copie giornaliere, ritenute sufficientemente adeguate in base alla importanza dei dati contenuti.

L'utente ha diritto a ottenere informazioni in merito alle misure di sicurezza adottate dal titolare per proteggere i dati.

Accessi ai dati oltre al titolare
Hanno accesso ai dati personali raccolti da www.rivoluzionedemocratica.it il personale interno (quale ad esempio amministrativo, commerciale, marketing, legale, amministratori di sistema) e/o soggetti esterni (quali ad esempio fornitori di servizi informatici terzi, webfarm, agenzie di comunicazione, fornitori di servizi complementari). Se necessario tali strutture sono nominate dal titolare responsabili del trattamento.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, l'elenco aggiornato dei responsabili del trattamento.

Comunicazione di eventuali accessi indesiderati al Garante della Privacy
Il suddetto sistema informatico è monitorato e controllato giornalmente da tecnici e sistemisti. Ciò non toglie che, anche se ritenuta possibilità remota, ci possa essere un accesso indesiderato. Nel caso in cui questo si verifichi il titolare si impegna, come da GDPR ad effettuarne comunicazione al Garante della Privacy entro i termini previsti dalla legge.

Luoghi di mantenimento dei dati acquisiti
I dati personali sono mantenuti e trattati nelle sedi operative e amministrative del titolare, nonché nelle webfarm dove risiedono i server che ospitano il sito web www.rivoluzionedemocratica.it, o sui server che ne effettuano le copie di sicurezza. I dati personali dell'utente possono risiedere in Italia, Germania e Olanda, comunque in nazioni della Comunità Europea. I dati personali dell'utente non vengono mai portati o copiati fuori dal territorio europeo.

Tempi di mantenimento dei dati acquisiti
Nel caso di dati acquisiti per fornire un servizio all'utente, (sia per un servizio acquistato che in prova) i dati vengono conservati per 24 mesi successivi al completamento del servizio. Oppure fino a quando non ne venga revocato il consenso.

Nel caso in cui il titolare fosse obbligato a conservare i dati personali in ottemperanza di un obbligo di legge o per ordine di autorità, il titolare può conservare i dati per un tempo maggiore, necessario agli obblighi.

Al termine del periodo di conservazione i dati personali saranno cancellati. Dopo il termine, non sarà più possibile accedere ai propri dati, richiederne la cancellazione e la portabilità.

Base giuridica del trattamento dei dati acquisiti
Il titolare acquisisce dati personali degli utenti nei casi sotto descritti.
Il trattamento si rende necessario:
- se l'utente ha deliberatamente accettato il trattamento per una o più finalità;
- per fornire un preventivo all'utente;
- per fornire un contratto all'utente;
- per fornire un servizio all'utente;
- perché il titolare possa adempiere ad un obbligo di legge;
- perché il titolare possa adempiere ad un compito di interesse pubblico;
- perché il titolare possa adempiere ad un esercizio di pubblici poteri;
- perché il titolare o terzi possano perseguire i propri legittimi interessi.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulla base giuridica di ciascun trattamento.

Finalità del trattamento dei dati acquisiti
I dati dell'utente sono raccolti dal titolare per le seguenti finalità:

- richiesta informazione da parte dell'utente
- richiesta informazione per servizi
- invio di aggiornamenti
- invio informazioni generiche
- richiesta di contatto da parte dei clienti, per ricevere informazioni

Eventualmente i dati possono essere trattati anche per:
contattare l'utente, statistiche, analisi dei comportamenti degli utenti e registrazione sessioni, visualizzazione contenuti e interazione di applicazioni esterne, protezione dallo spam, gestione dei pagamenti, interazione con social network, pubblicità.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulle finalità di ciascun trattamento.

Dettagli specifici sull'acquisizione e uso dei dati personali
Per contattare l'utente
Moduli di contatto
L'utente può compilare il/i moduli di contatto/richiesta informazioni, inserendo i propri dati e acconsentendo al loro uso per rispondere alle richieste di natura indicata nella intestazione del modulo.
Dati personali che potrebbero essere raccolti: CAP, città, cognome, email, indirizzo, nazione, nome, numero di telefono, provincia, ragione sociale.

Per interazione con applicazioni esterne (anche social network)
www.rivoluzionedemocratica.it include nelle sue pagine plugin e/o pulsanti per interagire con i social network e/o applicazioni esterne.
Per quanto riguarda i social network, anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Facebook: Pulsante "Mi piace" e widget sociali
Fornitore del servizio: Meta Platforms Ireland Limited.
Finalità del servizio: interazione con il social network Facebook
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti e in altri Paesi
Privacy Policy (https://www.facebook.com/privacy/policy)

Twitter: Pulsante "Tweet" e widget sociali
Fornitore del servizio: Twitter, Inc.
Finalità del servizio: interazione con il social network Twitter
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti
Privacy Policy (https://twitter.com/privacy)
Cookie utilizzati (https://help.twitter.com/it/rules-and-policies/twitter-cookies)
Aderente al Privacy Shield

Whatsapp: Pulsante Whatsapp e widget sociali di Whatsapp
Fornitore del servizio: se l'utente risiede nella Regione Europea, WhatsApp Ireland Limited, se l'utente risiede al di fuori della Regione Europea, i Servizi vengono forniti da WhatsApp LLC.
Finalità del servizio: servizi di interazione con Whatsapp.
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Irlanda, le informazioni potrebbero essere trasferite o trasmesse o archiviate e trattate negli Stati Uniti o in altri Paesi terzi al di fuori di quello in cui l'utente risiede.
Privacy Policy (https://www.whatsapp.com/legal/privacy-policy-eea)
Aderente al Privacy Shield

Per statistiche
Questi servizi sono utilizzati dal titolare del trattamento per analizzare il traffico effettuato dagli utenti sul sito web www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Per visualizzare contenuti da siti web esterni
Questi servizi sono utilizzati per visualizzare sulle pagine del sito web contenuti esterni al sito web, con possibilità di interazione.
Anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Diritti dell'interessato
L'utente possiede tutti i diritti previsti dall'art. 12 del EU GDPR, il diritto di controllare, modificare e integrare (rettificare), cancellare i propri dati personali accedendo alla propria area riservata. Una volta cancellati tutti i dati, viene chiuso l'account di accesso all'area riservata.

Nello specifico ha il diritto di:
- sapere se il titolare detiene dati personali relativi all'utente (art. 15 Diritto all'accesso);
- modificare o integrare (rettificare) i dati personali inesatti o incompleti (Art. 16 Diritto di rettifica);
- richiedere la cancellazione di uno o parte dei dati personali mantenuti se sussiste uno dei motivi previsti dal GDPR (Diritto alla Cancellazione, 17);
- limitare il trattamento solo a parte dei dati personali, o revocarne completamente il consenso al trattamento, se sussiste uno dei motivi previsti dal Regolamento (Art. 18 Diritto alla limitazione del trattamento);
- ricevere copia di tutti i dati personali in possesso del titolare, in formato di uso comune organizzato, e leggibili anche da dispositivo automatico (Art. 20, Diritto alla Portabilità);
- opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati per finalità di marketing, ad esempio opporsi e ricevere offerte pubblicitarie (art. 21 Diritto di opposizione). Si fa presente agli utenti che possono opporsi al trattamento dei dati utilizzati per scopo pubblicitario, senza fornire alcuna motivazione;
- opporsi al trattamento dei dati in modalità automatica o meno per finalità di profilazione (c.d. Consenso).

Come un utente può esercitare i propri diritti
L'utente può esercitare i propri diritti sopra esposti comunicandone richiesta al titolare del trattamento La Rivoluzione Democratica ai seguenti recapiti: info@rivoluzionedemocratica.it; tel. 3312300680.

La richiesta di esercitare un proprio diritto non ha nessun costo. Il titolare si impegna ad evadere le richieste nel minor tempo possibile, e comunque entro un mese.

L'utente ha il diritto di proporre reclamo all'Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali. Recapiti: garante@gpdp.it, http://www.gpdp.it (http://www.gpdp.it).

Cookie Policy
Informazioni aggiuntive sul trattamento dei dati
Difesa in giudizio
Nel caso di ricorso al tribunale per abuso da parte dell'utente nell'utilizzo di www.rivoluzionedemocratica.it o dei servizi a esso collegati, il titolare ha la facoltà di rivelare i dati personali dell'utente. È inoltre obbligato a fornire i suddetti dati su richiesta delle autorità pubbliche.

Richiesta di informative specifiche
L'utente ha diritto di richiedere a www.rivoluzionedemocratica.it informative specifiche sui servizi presenti sul sito web e/o la raccolta e l'utilizzo dei dati personali.

Raccolta dati per log di sistema e manutenzione
www.rivoluzionedemocratica.it e/o i servizi di terze parti (se presenti) possono raccogliere i dati personali dell'utente, come ad esempio l'indirizzo IP, sotto forma di log di sistema. La raccolta di questi dati è legata al funzionamento e alla manutenzione del sito web.

Informazioni non contenute in questa policy
L'utente ha diritto di richiedere in ogni momento al titolare del trattamento dei dati le informazioni aggiuntive non presenti in questa Policy riguardanti il trattamento dei dati personali. Il titolare potrà essere contattato tramite gli estremi di contatto.

Supporto per le richieste "Do Not Track"
Le richieste  "Do Not Track" non sono supportate da www.rivoluzionedemocratica.it.
L'utente è invitato a consultare le Privacy Policy dei servizi terzi sopra elencati per scoprire quali supportano questo tipo di richieste.

Modifiche a questa Privacy Policy
Il titolare ha il diritto di modificare questo documento avvisando gli utenti su questa stessa pagina oppure, se previsto, tramite i contatti di cui è in possesso. L'utente è quindi invitato a consultare periodicamente questa pagina. Per conferma sull'effettiva modifica consultare la data di ultima modifica indicata in fondo alla pagina.
Il titolare si occuperà di raccogliere nuovamente il consenso degli utenti nel caso in cui le modifiche a questo documento riguardino trattamenti di dati per i quali è necessario il consenso.

Definizioni e riferimenti legali
Dati personali (o dati, o dati dell'utente)
Sono dati personali le informazioni che identificano o rendono identificabile, direttamente o indirettamente, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, ecc.

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Dati di utilizzo
Sono dati di utilizzo le informazioni che vengono raccolte in automatico durante la navigazione di www.rivoluzionedemocratica.it, sia da sito web stesso che dalle applicazioni di terzi incluse nel sito. Sono esempi di dati di utilizzo l'indirizzo IP e i dettagli del dispositivo e del browser (compresi la localizzazione geografica) che l'utente utilizza per navigare sul sito, le pagine visualizzate e la durata della permanenza dell'utente sulle singole pagine.

Utente
Il soggetto che fa uso del sito web www.rivoluzionedemocratica.it.
Coincide con l'interessato, salvo dove diversamente specificato.

Interessato
Interessato è la persona fisica al quale si riferiscono i dati personali. Quindi, se un trattamento riguarda, ad esempio, l'indirizzo, il codice fiscale, ecc. di Mario Rossi, questa persona è l'interessato (articolo 4, paragrafo 1, punto 1), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Responsabile del trattamento (o responsabile)
Responsabile è la persona fisica o giuridica al quale il titolare affida, anche all'esterno della sua struttura organizzativa, specifici e definiti compiti di gestione e controllo per suo conto del trattamento dei dati (articolo 4, paragrafo 1, punto 8), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue). Il Regolamento medesimo ha introdotto la possibilità che un responsabile possa, a sua volta e secondo determinate condizioni, designare un altro soggetto c.d. "sub-responsabile" (articolo 28, paragrafo 2).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Titolare del trattamento (o titolare)
Titolare è la persona fisica, l'autorità pubblica, l'impresa, l'ente pubblico o privato, l'associazione, ecc., che adotta le decisioni sugli scopi e sulle modalità del trattamento (articolo 4, paragrafo 1, punto 7), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

www.rivoluzionedemocratica.it (o sito web)  
Il sito web mediante il quale sono raccolti e trattati i dati personali degli utenti.

Servizio
Il servizio offerto dal sito web www.rivoluzionedemocratica.it come indicato nei relativi termini.

Comunità Europea (o UE)
Ogni riferimento relativo alla Comunità Europea si estende a tutti gli attuali stati membri dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, salvo dove diversamente specificato.

Cookie
Dati conservati all'interno del dispositivo dell'utente.

Riferimenti legali
La presente informativa è redatta sulla base di molteplici ordinamenti legislativi, inclusi gli artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679. Questa informativa riguarda esclusivamente www.rivoluzionedemocratica.it, dove non diversamente specificato.

Informativa privacy aggiornata il 07/10/2022 12:44
torna indietro leggi Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
 obbligatorio
generic image refresh

cookie