"LA VERITA (E LA CARRIERA) STA NEL MEZZO"
26-10-2017 - AGORA´
Quello che sta riempendo i giornali di queste settimane più che una confessione di massa di questo secolo sembra la scoperta dell´acqua calda: ogni donna di questa terra, sembrerebbe essere passata sotto gli interessi morbosi di un regista/potente di turno per procedere in un veloce avanzamento di carriera.
Al di là del fatto sgradevole ma di per se comune e non solo femminile, non esiste imposizione morale e fisica al passaggio nel sotto scrivania o sul divano di turno - uno lo fa se lo vuole fare - e credo che per far valere il proprio talento - almeno che per "talento" non si intenda altro! - occorra sicuramente mostrare ben altra sostanza. Ma alla morbosità non c´è mai fine, e allora vai giù nel talkshow con i particolari, le grandi discussioni e le prese di posizione di personaggi di cui ci chiedevamo tutti quale fosse stato il vero merito in un perfetto outing di ipocrisia dopo anni di omertoso sostegno al "tutti lo fanno". E vai con gli indecenti paragoni con lo stupro - ben altra cosa e con un peso sociale e etico diverso, in tutta sincerità.
E pensare che delle "idiote" hanno detto no a tutto questo, ma queste non fanno notizia, non vedono prodotto un valore aggiunto ai fini di carriera e non sono cool, in una scabrosa società di chi fa e si pente. E allora permettetemi un plauso a questa tipologia di donna, sicuramente più coraggiosa e magari idealista, che non ha permesso il perpetuare dell´usuale scambio di favori - perché in fondo di questo si tratta - ai fini di una rapida carriera, rinunciando a passaggi più facili ma mantenendo la sua dignità.
E a conclusione di questa mia sentita divagazione, vorrei riportare con una certa incredulità il commento di una illustre donna, che ben dovrebbe ricordare come questa poco inusuale pratica in ogni campo lavorativo sia offensiva per chi in realtà le carte in regola le ha. Hillary Clinton ha dichiarato di sentirsi sconvolta e scioccata dalla frequenza dell´evento...e dire che è vero che in politica la memoria è labile ma visto i suoi precedenti vissuti, forse il suo stupore ci risulta un tantino fasullo, mannaggia alle stagiste!
Al di là del fatto sgradevole ma di per se comune e non solo femminile, non esiste imposizione morale e fisica al passaggio nel sotto scrivania o sul divano di turno - uno lo fa se lo vuole fare - e credo che per far valere il proprio talento - almeno che per "talento" non si intenda altro! - occorra sicuramente mostrare ben altra sostanza. Ma alla morbosità non c´è mai fine, e allora vai giù nel talkshow con i particolari, le grandi discussioni e le prese di posizione di personaggi di cui ci chiedevamo tutti quale fosse stato il vero merito in un perfetto outing di ipocrisia dopo anni di omertoso sostegno al "tutti lo fanno". E vai con gli indecenti paragoni con lo stupro - ben altra cosa e con un peso sociale e etico diverso, in tutta sincerità.
E pensare che delle "idiote" hanno detto no a tutto questo, ma queste non fanno notizia, non vedono prodotto un valore aggiunto ai fini di carriera e non sono cool, in una scabrosa società di chi fa e si pente. E allora permettetemi un plauso a questa tipologia di donna, sicuramente più coraggiosa e magari idealista, che non ha permesso il perpetuare dell´usuale scambio di favori - perché in fondo di questo si tratta - ai fini di una rapida carriera, rinunciando a passaggi più facili ma mantenendo la sua dignità.
E a conclusione di questa mia sentita divagazione, vorrei riportare con una certa incredulità il commento di una illustre donna, che ben dovrebbe ricordare come questa poco inusuale pratica in ogni campo lavorativo sia offensiva per chi in realtà le carte in regola le ha. Hillary Clinton ha dichiarato di sentirsi sconvolta e scioccata dalla frequenza dell´evento...e dire che è vero che in politica la memoria è labile ma visto i suoi precedenti vissuti, forse il suo stupore ci risulta un tantino fasullo, mannaggia alle stagiste!
Fonte: di PATRIZIA VIVIANI