09 Ottobre 2024
News

1929 – 2019 # I NOVANT’ANNI DI “GIUSTIZIA E LIBERTA’"

Novant'anni orsono - agosto 1929 - Carlo Rosselli fondava a Parigi presso l'Hotel du Nord de Champagne a Montmartre, il movimento di “Giustizia e Libertà”. Con lui Emilio Lussu, Francesco Fausto Nitti, Vincenzo Nitti, Gaetano Salvemini, Alberto Tarchiani, Raffaele Rossetti e Gioacchino Dolci. Quest'ultimo aveva incontrato Rosselli e Lussu al confino di Lipari. Aveva lasciato l'isola siciliana il 4 dicembre 1928 e vi era tornato sulla barca guidata da Italo Oxilia per condurre i tre evasi in salvo. E' Dolci che disegnerà il simbolo di GL. La fuga avviene nella notte del 27 luglio; gli evasi giungono a Parigi il 1 agosto; dopo pochi giorni viene fondato il movimento. La dinamica degli eventi ci dice come la decisione fosse frutto di ponderata riflessione. Si trattava di una scelta coraggiosa, di una scommessa che, nell'impegno di lotta contro il fascismo, pensava all'Italia che sarebbe dovuta nascere dopo la sconfitta della dittatura. Una scommessa sicuramente incerta perché nessuno poteva sapere quale sarebbe stato l'esito dello scontro contro il fascismo e quale indirizzo avrebbero peso gli eventi, ma ben certa nel fatto che la lotta per la libertà dovesse avere carattere rivoluzionario. Si trattava, infatti, di progettare un'Italia che, nelle sue fondamenta, fosse del tutto nuova rispetto a quella crollata nel 1922. Una scommessa duplice, verso la storia e le altre forze dell'antifascismo che, pure impegnate nello scontro, venivano tutte dal prefascismo e che erano state tutte sconfitte. Rispetto ad esse “Giustizia e Libertà” non guarda al futuro venendo dal passato, ma rappresenta il futuro poiché si propone di esprimere un disegno democratico non di parte, senza vincoli ideologici preesistenti; un progetto che delinea le forme di una democrazia fondata sulla libertà, su istituzioni democratiche e su un sistema economico rispondente all'utilità sociale. Insomma, quella di Rosselli, nessuno lo può ragionevolmente mettere in dubbio, è una scelta che dall'impegno immediato nella lotta contro il fascismo all'estero e in Italia, gioca consapevolmente sui tempi più lunghi della storia medesima. Quale sia stato il decorso degli eventi è cosa nota, ma resta il fatto che la cultura rosselliana e le intenzioni che essa esprime, al di là delle vicende di merito, non sono scomparse dalla cultura politica italiana anche se, dopo la breve e gloriosa esperienza del Partito d'Azione (1942 – 1947), benché ci siano stati gruppi e movimenti politici, soprattutto nel campo socialista, che vi hanno fatto riferimento, non vi è stata nessuna grande forza organizzata che si sia richiamata a Carlo Rosselli, al suo pensiero e al movimento da lui fondato nel 1929. Il fatto, poi - lo abbiamo visto in occasione della ricorrenza dell'ottantesimo della morte di Carlo e di Nello - che si sia riaperto un dibattito assai acceso sulle idee rosselliane e sull'interpretazione relativa alla politica di GL, conferma come quelle idee non solo siano ben vive e ancora assai scomode per un Paese che, nonostante tutto, rimane quasi imbalsamato in canoni politico-culturali asfittici, vincolanti pesantezze di tradizionalismo ideologico, ben poco incline al cambiamento e quasi prigioniero in un italico canone di manierismi intellettuali elevati a espressione di valida e preminente mentalità nazionale. Inoltre, essendo il nostro un Paese che non ama gli sconfitti – come se esserlo significasse avere torto – ecco che, alla fine, preferisce rifugiarsi nella retorica delle ricorrenze, delle frasi fatte, delle usualità interpretative marginalizzando esperienze che, come quella di Giustizia e Libertà, rappresenta, non avendo ancora smesso di esserlo, lievito per le sorti democratiche del Paese.
Il paradigma dell'esperienza politica di Carlo è ben conosciuto. Testimone e protagonista della disfatta dello Stato liberale, animatore a Firenze tra il 1922 e il 1925 insieme, tra gli altri, al fratello Nello, Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Piero Calamandrei e Nello Traquandi, del primo gruppo antifascista organizzato, maturato politicamente dentro il travaglio della disfatta socialista, quando arriva al confino di Lipari nel 1927, colpevole di aver messo in salvo Filippo Turati insieme a Ferruccio Parri e Sandro Pertini, ha già maturato un pensiero compiuto; quello contenuto in Socialismo liberale – steso tra il 1928 e il 1929 - che uscirà a Parigi nel dicembre 1930. Nel saggio, Rosselli, delinea una concezione nuova del socialismo; sottopone a critica i motivi della debolezza dimostrata dal partito italiano nella prova decisiva; ripercorre, facendola propria, la visione storica di Piero Gobetti su cosa era stata l'Italia nata dal Risorgimento e, soprattutto, scandisce quella che deve essere la funzione che la storia italiana assegna al socialismo quale grande idea di progresso, di giustizia e di democrazia. Dà, cioè, al socialismo una precisa consapevolezza storica quale idea fondativa della democrazia e, quindi, moto di libertà degli uomini che, solo sul principio e sul metodo che ne consegue, quello della democrazia, possono riscattarsi socialmente costruendo, nella libertà e coi mezzi della democrazia, un sistema sociale di giustizia. Rosselli aveva capito che al socialismo italiano – concordando, anche in questo, con Gobetti – spettava pure il compito di supplire alle deficienze di un liberalismo che, per le ragioni proprie della vicenda nazionale, si era espresso come un “liberalismo istituzionale” e non come portato di un sentire attivo nella società. In questa agiva lo scontro di classe, ma non quel fattore pedagogico proprio della modernità politica; al fascismo, in conclusione, era bastato farsi alleata la Monarchia per avere in mano lo Stato e la società. Con rapidità era caduta un'intera classe dirigente, al centro e alla periferia. Il fascismo aveva rappresentato, certo, interessi di classe, ma aveva trovato terreno fertile soprattutto nella debolezza del liberalismo nostrano. Il socialismo doveva essere, in primo luogo, la forza della libertà. L'essersi appiattito sul determinismo marxista in attesa di un cambiamento rivoluzionario che non era in grado né di preparare né di attuare, gli aveva impedito di valutare il pericolo rappresentato dal fascismo quale forza contro la libertà e la democrazia, prima ancora che come reazione padronale di classe Quando la componente turatiana, quella di Claudio Treves, di Giacomo Matteotti e di Bruno Buozzi, capisce che occorre cambiare politica e uscire da una situazione che Gobetti definisce “la tragicommedia dell'indecisione”, siamo nel 1922 ed è ormai troppo tardi. Ad un socialismo rifondato sulla base della libertà spetta, quindi, un duplice compito: da un lato rappresentare, organizzare e far sì che diventino anch'esse Stato, le forze del lavoro e, dall'altro, rifondare le basi dello Stato sul principi della libertà e della democrazia.
Caro Rosselli, quindi, una volta in Francia ha ben presente quale sia il posto di combattimento da assumere contro il fascismo: è quello della libertà, della democrazia e della giustizia sociale. E' un socialista, ma si guarda bene dal fondare un altro partito socialista perché ciò, possiamo dire, avrebbe comportato rimanere nell'ottica del prefascismo rispetto a cui occorre una netta cesura politica. Con il movimento di “Giustizia e Libertà” si attua tale cesura; i parametri della lotta antifascista escono dai confini ideologici propri della forze che dall'esilio combattono il regime; la lotta deve essere rivoluzionaria poiché si deve perseguire una palingenesi dello Stato italiana ma il fine di essa è la sua rifondazione sulla base della libertà e della democrazia e quanto si lega all'una come all'altra diventano concreta realtà storica se a loro si accompagna la giustizia sociale. Il progetto è programmaticamente delineato nello Schema di programma pubblicato nel gennaio 1932 sul primo dei “Quaderni di Giustizia e Libertà”. Esso è parte centrale di tre articoli scritti da Rosselli: il primo è Il programma rivoluzionario di “Giustizia e Libertà” ; il terzo, Chiarimenti al Programma ove vengono illustrate tre riforme: l'agraria, l' industriale e bancaria e quella riguardante le questioni relative all'Indennità e confisca.
GL nasce come forza rivoluzionaria. “La lotta contro il fascismo – scrive Rosselli – non può (…) esaurirsi nella lotta contro la dittatura e i suoi organi essenziali, essa è al tempo stesso lotta contro l ‘ordinamento politico-sociale che l'ha originata (…) per fare del popolo italiano una grande e moderna democrazia del lavoro capace di esprimere, in atmosfera di libertà, una nuova classe politica.” Proprio perché forza rivoluzionaria GL ci tiene a precisare a chiare note il “fondamentale dissenso” fra essa e i comunisti. Si legge:” GL ricorre alla rivoluzione per abbattere la dittatura fascista e conquistare un regime di vera democrazia in cui la libertà sia posta al riparo da ogni attentato e da ogni usurpazione. Il Partito Comunista ricorre alla rivoluzione per sostituire alla dittatura fascista la sua dittatura.
GL è democratica e non riconosce che un solo sovrano: il Popolo. Il Partito Comunista è antidemocratico e riconosce un ben diverso sovrano, esso partito.”
“Giustizia e Libertà”, quindi, ha nella dottrina del socialismo liberale – che è, lo ripetiamo, un pensiero compiuto e non il frutto, come nel caso del liberalsocialimo calogeriano, dell'incontro tra “socialismo” e “liberalismo”. Secondo la sua concezione, il socialismo non può che fondarsi sulla libertà - sua ispirazione e sua motivazione - ma in quanto soggetto nuovo dell'antifascismo supera le vecchie ideologie e nell'intenzionalità storico-politico che esprime chiama a raccolta tutti coloro che vogliono scrivere questa nuova pagina della politica italiana nei tempi duri e drammatici dello scontro tra libertà e dittatura. GL postula l'archiviazione delle tessere; così, in esso, troviamo uomini che dal passato politico diverso da quello di Rosselli, non solo socialisti, ma repubblicani, democratici e liberali dalle più diverse sfumature ed esperienze, ex-comunisti, nonché giovani energie che scelgono di entrare per la prima volta nella lotta. In “Giustizia e Libertà” troviamo lo schema che sarà poi, nel 1942,quello che sovrintende alla nascita del Partito d'Azione in cui confluisce quanto, dopo la morte di Carlo, la guerra di Spagna e l'invasione della Francia, è rimasto sul campo della lotta antifascista, del giellismo propriamente socialista liberale insieme ad altre forze di diversa origine ideologico-politica nell'intento comune di attuare quella “rivoluzione democratica” che l'Italia non aveva mai avuto e che, in parte, si realizzerà con la vittoria della Resistenza, la nascita della Repubblica e la Costituzione.
Alla nascita della democrazia “Giustizia e Libertà” non c'è, il movimento è confluito nel Partito d'Azione che rappresenta, nel quadro delle forze che hanno lottato contro il fascismo, un soggetto del tutto nuovo essendo l'unico che non ha radice alcuna nel prefascismo. Tutte le altre esprimono una continuità di natura ideale e di matrice storica che affonda nello Stato “liberale”. Il PdA scomparirà dalla scena nell'ottobre del 1947. Non scompariranno, invece, gli azionisti che, pur attraverso percorsi e con tempi diversi, aderiranno nella stragrande maggioranza al PSI, altri al PRI ed alcuni pure al PCI. Non scomparirà l'azionismo, quale cultura politica, che continuerà, dalla nuove collocazioni in cui i suoi uomini si trovano a militare – il discorso vale, soprattutto, per coloro che hanno scelto il partito socialista – a rappresentare le ragioni della “rivoluzione democratica” e a perseguire un socialismo nella libertà. All'inizio degli anni Sessanta, in occasione della stagione del centro-sinistra, sia dal versante socialista che da quello repubblicano, gli azionisti si troveranno uniti ancora, in qualche modo, nella formula della “rivoluzione democratica” poiché la nuova fase della politica italiana che vede convergere la sinistra socialista e quella democratica segni una stagione di riforme connotate a sinistra, in un processo riformatore che cambi profondamente il sistema per determinare un equilibrio democratico, di cifra strutturale, più avanzato rispetto al lungo periodo del centrismo dominato dalla democrazia cristiana. In quella stagione tanti motivi politico-culturali dell'esperienza giellista-azionista tornano sul piano effettuale della politica dimostrando quanto tutto ciò che si era inanellato sul lungo filo rosso che da GL arriva al PdA, non fosse andato disperso. Confermando come tante idee di quella esperienza che ha in Carlo Rosselli il suo avvio si legassero concretamente a storiche esigenze della realtà italiana rimaste irrisolte nonostante la nascita della Repubblica e l'adozione di una Costituzione che non è solo una carta di principi, ma un vero progetto politico anche se, naturalmente, il suo sviluppo è affidato alla lotta politica democratica.
“Giustizia e Libertà è un tipico caso per cui un'esperienza nuova nata nella lotta politica, assorbita dalla storia nel suo “prima” e nel suo “dopo” non appartenga solo alla storia, ma alla politica. Così, se la stagione del centro-sinistra, come abbiamo cercato di accennare, costituisce il termine di paragone a conferma di quanto veniamo dicendo, cosa ne è oggi, a quasi un secolo di distanza, del significato di GL? Il suo senso generale e i valori su cui è nata e ha sviluppato la propria presenza politica e che furono a motivazione di un alto impegno patriottico nella lotta per la libertà, debbano essere ritenuti degni solo di stare nei piani nobili della storia democratica del nostro Paese oppure tutto ciò rappresenta ancora, al di là del tempo trascorso un qualcosa di valido per il nostro Paese e per le sorti della nostra democrazia repubblicana? La domanda può apparire retorica perché induce al sì, ma retorica non lo è poiché c'è una pervicace persistenza tra le ragioni storiche di quell'esperienza e le difficoltà, altrettanto storiche, del nostro Paese a evolvere nel progresso di processi di libertà, democrazia e giustizia sociale. E soprattutto nell'incentivare quella conquista della modernità e dell'acquisizione di una conseguente mentalità collettiva che permetta di realizzare quella riforma intellettuale e morale del popolo italiano che è questione ultrasecolare della nostra vita nazionale, che la Costituzione peraltro ci ha fatto e continua a farci sperare, soprattutto oggi in un confuso e pericoloso passaggio storico-politico in cui sembra tramontare l'essenza stessa della democrazia e dello Stato che su di essa si fonda negando l'imprescindibile principio per cui lo “Stato di diritto” è quello governato dalle leggi e non dagli uomini. In altri termini, negando il principio stesso della legittimità. Oggi, che sembrano venire a sintesi i frutti, maturati dal naufragio dei partiti storici della democrazia italiana e che un vuoto di grandi dimensioni morali e di proposta politica fa emergere una dimensione del governo ridotto a governismo basato sulla rabbia egoistica, sull'odio sociale e sulle paure alimentate ad arte frantumando, giorno dopo giorno, i margini – in Italia non sempre solidi – della coesione sociale e nel quale sia la sinistra socialista che quella democratica non esistono più e in cui l'esigenza di un rinnovamento profondo del sistema, avvertita con tanta forza quanto con nullità di risultati dopo Tangentopoli, sembra urlare la propria messa in essere, non torna con forza, sempre che la si sappia e la si voglia cogliere, a imporsi la questione di una “rivoluzione democratica” ? Il giellismo esprime un campo più ampio rispetto a quello rappresentato dal socialismo liberale; entrambi, tuttavia, sono fattori del rossellismo, di Carlo Rosselli che novant'anni orsono indicava un cammino nuovo per l'Italia in un momento terribilmente buio per chi si opponeva alla dittatura sulla base di una decisa scelta dottrinaria che riguardava la concezione del socialismo nel quadro di un vero e proprio progetto fondativo per la democrazia italiana indicando un futuro, dando una speranza in chi l'aveva persa per la sconfitta delle forze politiche dello Stato liberale.
La storia non si ripete e non insegna, però ricorda e il passato ammonisce sempre; oggi, a novant'anni dalla fondazione di “Giustizia e Libertà”, in un passaggio critico della vicenda nazionale presente, il problema della riprogettualità della democrazia e del fatto che senza una consapevole cultura della democrazia – e nel caso del riferimento specifico a chi crede che il socialismo o è ”liberale” o non è – quel movimento politico conferma la validità dei propri presupposti e dei propri sviluppi e della figura di Carlo Rosselli quale solido innovatore dell'idea socialista nel Novecento e di pensatore della democrazia.

PAOLO BAGNOLI
("Nuova Antologia", Luglio-Settembre 2019, pp. 101-106)

Link
[]
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI
Periodico socialista fondato 1897.
[]
IL PONTE RIVISTA
Rivista di politica economica e cultura
fondata da Calamandrei
[]
BIBLION EDITORE
Biblion Edizioni, storica casa editrice.
[]
CRITICA LIBERALE - NON MOLLARE
"NON MOLLARE"
Quindicinale on line di Critica Liberale,
la voce del liberalismo progressista in Italia.





Nuova Serie
"La Rivoluzione Democratica"
1, MARZO 2017
Associazione Alleanza Giellista
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
invia a un amico
icona per chiudere
Attenzione!
Non puoi effettuare più di 10 invii al giorno.
Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
Il sito web www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie alcuni dati personali degli utenti che navigano sul sito web.

In accordo con l'impegno e l'attenzione che poniamo ai dati personali e in accordo agli artt. 13 e 14 del EU GDPR, www.rivoluzionedemocratica.it fornisce informazioni su modalità, finalità, ambito di comunicazione e diffusione dei dati personali e diritti degli utenti.

Titolare del trattamento dei dati personali
La Rivoluzione Democratica
Via Circondaria, 56
55045 - Firenze Italia


Email: info @rivoluzionedemocratica.it
Telefono: 3934324237

Tipi di dati acquisiti
www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie dati degli utenti direttamente o tramite terze parti. Le tipologie di dati raccolti sono: dati tecnici di navigazione, dati di utilizzo, email, nome, cognome, numero di telefono, provincia, nazione, cap, città, indirizzo, ragione sociale, stato, cookie e altre varie tipologie di dati. Maggiori dettagli sui dati raccolti vengono forniti nelle sezioni successive di questa stessa informativa.
I dati personali sono forniti deliberatamente dall'utente tramite la compilazione di form, oppure, nel caso di dati di utilizzo, come ad esempio i dati relativi alle statistiche di navigazione, sono raccolti automaticamente navigando sulle pagine di www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati richiesti dai form sono divisi tra obbligatori e facoltativi; su ciascun form saranno indicate distintamente le due tipologie. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati obbligatori, www.rivoluzionedemocratica.it si riserva il diritto di non fornire il servizio. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati facoltativi, il servizio sarà fornito ugualmente da www.rivoluzionedemocratica.it .

www.rivoluzionedemocratica.it utilizza strumenti di statistica per il tracciamento della navigazione degli utenti, l'analisi avviene tramite log. Non utilizza direttamente cookie ma può utilizzare cookie includendo servizi di terzi.

Ciascun utilizzo di cookie viene dettagliato nella Cookie Policy (https://www.rivoluzionedemocratica.it/Informativa-sui-cookies.htm) e successivamente in questa stessa informativa.
L'utente che comunichi, pubblichi, diffonda, condivida o ottenga dati personali di terzi tramite www.rivoluzionedemocratica.it si assume la completa responsabilità degli stessi. L'utente libera il titolare del sito web da qualsiasi responsabilità diretta e verso terzi, garantendo di avere il diritto alla comunicazione, pubblicazione, diffusione degli stessi. www.rivoluzionedemocratica.it non fornisce servizi a minori di 18 anni. In caso di richieste effettuate per minori deve essere il genitore, o chi detiene la patria potestà, a compilare le richieste dati.

Modalità, luoghi e tempi del trattamento dei dati acquisiti
Modalità di trattamento dei dati acquisiti
Il titolare ha progettato un sistema informatico opportuno a garantire misure di sicurezza ritenute adatte ad impedire l'accesso, la divulgazione, la modifica o la cancellazione non autorizzata di dati personali. Lo stesso sistema effettua copie giornaliere, ritenute sufficientemente adeguate in base alla importanza dei dati contenuti.

L'utente ha diritto a ottenere informazioni in merito alle misure di sicurezza adottate dal titolare per proteggere i dati.

Accessi ai dati oltre al titolare
Hanno accesso ai dati personali raccolti da www.rivoluzionedemocratica.it il personale interno (quale ad esempio amministrativo, commerciale, marketing, legale, amministratori di sistema) e/o soggetti esterni (quali ad esempio fornitori di servizi informatici terzi, webfarm, agenzie di comunicazione, fornitori di servizi complementari). Se necessario tali strutture sono nominate dal titolare responsabili del trattamento.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, l'elenco aggiornato dei responsabili del trattamento.

Comunicazione di eventuali accessi indesiderati al Garante della Privacy
Il suddetto sistema informatico è monitorato e controllato giornalmente da tecnici e sistemisti. Ciò non toglie che, anche se ritenuta possibilità remota, ci possa essere un accesso indesiderato. Nel caso in cui questo si verifichi il titolare si impegna, come da GDPR ad effettuarne comunicazione al Garante della Privacy entro i termini previsti dalla legge.

Luoghi di mantenimento dei dati acquisiti
I dati personali sono mantenuti e trattati nelle sedi operative e amministrative del titolare, nonché nelle webfarm dove risiedono i server che ospitano il sito web www.rivoluzionedemocratica.it, o sui server che ne effettuano le copie di sicurezza. I dati personali dell'utente possono risiedere in Italia, Germania e Olanda, comunque in nazioni della Comunità Europea. I dati personali dell'utente non vengono mai portati o copiati fuori dal territorio europeo.

Tempi di mantenimento dei dati acquisiti
Nel caso di dati acquisiti per fornire un servizio all'utente, (sia per un servizio acquistato che in prova) i dati vengono conservati per 24 mesi successivi al completamento del servizio. Oppure fino a quando non ne venga revocato il consenso.

Nel caso in cui il titolare fosse obbligato a conservare i dati personali in ottemperanza di un obbligo di legge o per ordine di autorità, il titolare può conservare i dati per un tempo maggiore, necessario agli obblighi.

Al termine del periodo di conservazione i dati personali saranno cancellati. Dopo il termine, non sarà più possibile accedere ai propri dati, richiederne la cancellazione e la portabilità.

Base giuridica del trattamento dei dati acquisiti
Il titolare acquisisce dati personali degli utenti nei casi sotto descritti.
Il trattamento si rende necessario:
- se l'utente ha deliberatamente accettato il trattamento per una o più finalità;
- per fornire un preventivo all'utente;
- per fornire un contratto all'utente;
- per fornire un servizio all'utente;
- perché il titolare possa adempiere ad un obbligo di legge;
- perché il titolare possa adempiere ad un compito di interesse pubblico;
- perché il titolare possa adempiere ad un esercizio di pubblici poteri;
- perché il titolare o terzi possano perseguire i propri legittimi interessi.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulla base giuridica di ciascun trattamento.

Finalità del trattamento dei dati acquisiti
I dati dell'utente sono raccolti dal titolare per le seguenti finalità:

- richiesta informazione da parte dell'utente
- richiesta informazione per servizi
- invio di aggiornamenti
- invio informazioni generiche
- richiesta di contatto da parte dei clienti, per ricevere informazioni

Eventualmente i dati possono essere trattati anche per:
contattare l'utente, statistiche, analisi dei comportamenti degli utenti e registrazione sessioni, visualizzazione contenuti e interazione di applicazioni esterne, protezione dallo spam, gestione dei pagamenti, interazione con social network, pubblicità.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulle finalità di ciascun trattamento.

Dettagli specifici sull'acquisizione e uso dei dati personali
Per contattare l'utente
Moduli di contatto
L'utente può compilare il/i moduli di contatto/richiesta informazioni, inserendo i propri dati e acconsentendo al loro uso per rispondere alle richieste di natura indicata nella intestazione del modulo.
Dati personali che potrebbero essere raccolti: CAP, città, cognome, email, indirizzo, nazione, nome, numero di telefono, provincia, ragione sociale.

Per interazione con applicazioni esterne (anche social network)
www.rivoluzionedemocratica.it include nelle sue pagine plugin e/o pulsanti per interagire con i social network e/o applicazioni esterne.
Per quanto riguarda i social network, anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Facebook: Pulsante "Mi piace" e widget sociali
Fornitore del servizio: Meta Platforms Ireland Limited.
Finalità del servizio: interazione con il social network Facebook
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti e in altri Paesi
Privacy Policy (https://www.facebook.com/privacy/policy)

Twitter: Pulsante "Tweet" e widget sociali
Fornitore del servizio: Twitter, Inc.
Finalità del servizio: interazione con il social network Twitter
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti
Privacy Policy (https://twitter.com/privacy)
Cookie utilizzati (https://help.twitter.com/it/rules-and-policies/twitter-cookies)
Aderente al Privacy Shield

Whatsapp: Pulsante Whatsapp e widget sociali di Whatsapp
Fornitore del servizio: se l'utente risiede nella Regione Europea, WhatsApp Ireland Limited, se l'utente risiede al di fuori della Regione Europea, i Servizi vengono forniti da WhatsApp LLC.
Finalità del servizio: servizi di interazione con Whatsapp.
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Irlanda, le informazioni potrebbero essere trasferite o trasmesse o archiviate e trattate negli Stati Uniti o in altri Paesi terzi al di fuori di quello in cui l'utente risiede.
Privacy Policy (https://www.whatsapp.com/legal/privacy-policy-eea)
Aderente al Privacy Shield

Per statistiche
Questi servizi sono utilizzati dal titolare del trattamento per analizzare il traffico effettuato dagli utenti sul sito web www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Per visualizzare contenuti da siti web esterni
Questi servizi sono utilizzati per visualizzare sulle pagine del sito web contenuti esterni al sito web, con possibilità di interazione.
Anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Diritti dell'interessato
L'utente possiede tutti i diritti previsti dall'art. 12 del EU GDPR, il diritto di controllare, modificare e integrare (rettificare), cancellare i propri dati personali accedendo alla propria area riservata. Una volta cancellati tutti i dati, viene chiuso l'account di accesso all'area riservata.

Nello specifico ha il diritto di:
- sapere se il titolare detiene dati personali relativi all'utente (art. 15 Diritto all'accesso);
- modificare o integrare (rettificare) i dati personali inesatti o incompleti (Art. 16 Diritto di rettifica);
- richiedere la cancellazione di uno o parte dei dati personali mantenuti se sussiste uno dei motivi previsti dal GDPR (Diritto alla Cancellazione, 17);
- limitare il trattamento solo a parte dei dati personali, o revocarne completamente il consenso al trattamento, se sussiste uno dei motivi previsti dal Regolamento (Art. 18 Diritto alla limitazione del trattamento);
- ricevere copia di tutti i dati personali in possesso del titolare, in formato di uso comune organizzato, e leggibili anche da dispositivo automatico (Art. 20, Diritto alla Portabilità);
- opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati per finalità di marketing, ad esempio opporsi e ricevere offerte pubblicitarie (art. 21 Diritto di opposizione). Si fa presente agli utenti che possono opporsi al trattamento dei dati utilizzati per scopo pubblicitario, senza fornire alcuna motivazione;
- opporsi al trattamento dei dati in modalità automatica o meno per finalità di profilazione (c.d. Consenso).

Come un utente può esercitare i propri diritti
L'utente può esercitare i propri diritti sopra esposti comunicandone richiesta al titolare del trattamento La Rivoluzione Democratica ai seguenti recapiti: info@rivoluzionedemocratica.it; tel. 3312300680.

La richiesta di esercitare un proprio diritto non ha nessun costo. Il titolare si impegna ad evadere le richieste nel minor tempo possibile, e comunque entro un mese.

L'utente ha il diritto di proporre reclamo all'Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali. Recapiti: garante@gpdp.it, http://www.gpdp.it (http://www.gpdp.it).

Cookie Policy
Informazioni aggiuntive sul trattamento dei dati
Difesa in giudizio
Nel caso di ricorso al tribunale per abuso da parte dell'utente nell'utilizzo di www.rivoluzionedemocratica.it o dei servizi a esso collegati, il titolare ha la facoltà di rivelare i dati personali dell'utente. È inoltre obbligato a fornire i suddetti dati su richiesta delle autorità pubbliche.

Richiesta di informative specifiche
L'utente ha diritto di richiedere a www.rivoluzionedemocratica.it informative specifiche sui servizi presenti sul sito web e/o la raccolta e l'utilizzo dei dati personali.

Raccolta dati per log di sistema e manutenzione
www.rivoluzionedemocratica.it e/o i servizi di terze parti (se presenti) possono raccogliere i dati personali dell'utente, come ad esempio l'indirizzo IP, sotto forma di log di sistema. La raccolta di questi dati è legata al funzionamento e alla manutenzione del sito web.

Informazioni non contenute in questa policy
L'utente ha diritto di richiedere in ogni momento al titolare del trattamento dei dati le informazioni aggiuntive non presenti in questa Policy riguardanti il trattamento dei dati personali. Il titolare potrà essere contattato tramite gli estremi di contatto.

Supporto per le richieste "Do Not Track"
Le richieste  "Do Not Track" non sono supportate da www.rivoluzionedemocratica.it.
L'utente è invitato a consultare le Privacy Policy dei servizi terzi sopra elencati per scoprire quali supportano questo tipo di richieste.

Modifiche a questa Privacy Policy
Il titolare ha il diritto di modificare questo documento avvisando gli utenti su questa stessa pagina oppure, se previsto, tramite i contatti di cui è in possesso. L'utente è quindi invitato a consultare periodicamente questa pagina. Per conferma sull'effettiva modifica consultare la data di ultima modifica indicata in fondo alla pagina.
Il titolare si occuperà di raccogliere nuovamente il consenso degli utenti nel caso in cui le modifiche a questo documento riguardino trattamenti di dati per i quali è necessario il consenso.

Definizioni e riferimenti legali
Dati personali (o dati, o dati dell'utente)
Sono dati personali le informazioni che identificano o rendono identificabile, direttamente o indirettamente, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, ecc.

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Dati di utilizzo
Sono dati di utilizzo le informazioni che vengono raccolte in automatico durante la navigazione di www.rivoluzionedemocratica.it, sia da sito web stesso che dalle applicazioni di terzi incluse nel sito. Sono esempi di dati di utilizzo l'indirizzo IP e i dettagli del dispositivo e del browser (compresi la localizzazione geografica) che l'utente utilizza per navigare sul sito, le pagine visualizzate e la durata della permanenza dell'utente sulle singole pagine.

Utente
Il soggetto che fa uso del sito web www.rivoluzionedemocratica.it.
Coincide con l'interessato, salvo dove diversamente specificato.

Interessato
Interessato è la persona fisica al quale si riferiscono i dati personali. Quindi, se un trattamento riguarda, ad esempio, l'indirizzo, il codice fiscale, ecc. di Mario Rossi, questa persona è l'interessato (articolo 4, paragrafo 1, punto 1), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Responsabile del trattamento (o responsabile)
Responsabile è la persona fisica o giuridica al quale il titolare affida, anche all'esterno della sua struttura organizzativa, specifici e definiti compiti di gestione e controllo per suo conto del trattamento dei dati (articolo 4, paragrafo 1, punto 8), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue). Il Regolamento medesimo ha introdotto la possibilità che un responsabile possa, a sua volta e secondo determinate condizioni, designare un altro soggetto c.d. "sub-responsabile" (articolo 28, paragrafo 2).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Titolare del trattamento (o titolare)
Titolare è la persona fisica, l'autorità pubblica, l'impresa, l'ente pubblico o privato, l'associazione, ecc., che adotta le decisioni sugli scopi e sulle modalità del trattamento (articolo 4, paragrafo 1, punto 7), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

www.rivoluzionedemocratica.it (o sito web)  
Il sito web mediante il quale sono raccolti e trattati i dati personali degli utenti.

Servizio
Il servizio offerto dal sito web www.rivoluzionedemocratica.it come indicato nei relativi termini.

Comunità Europea (o UE)
Ogni riferimento relativo alla Comunità Europea si estende a tutti gli attuali stati membri dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, salvo dove diversamente specificato.

Cookie
Dati conservati all'interno del dispositivo dell'utente.

Riferimenti legali
La presente informativa è redatta sulla base di molteplici ordinamenti legislativi, inclusi gli artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679. Questa informativa riguarda esclusivamente www.rivoluzionedemocratica.it, dove non diversamente specificato.

Informativa privacy aggiornata il 07/10/2022 12:44
torna indietro leggi Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
 obbligatorio
generic image refresh

cookie