"ALLE IDI di GENNAIO"
26-01-2021 - CRONACHE SOCIALISTE
Cercare di rappresentare il proprio pensiero sugli accadimenti politici di i questi giorni appare sconsolante. Al momento non sappiamo neanche come andrà a finire.
L'ammissione dei due senatori al voto sulla fiducia al Governo dopo il controllo del VAR del Senato è la rappresentazione plastica del degrado del sistema politico italiano. Il problema riguarda tutto l'arco dei partiti presenti in Parlamento perché se adesso l'On. Giorgia Meloni ed il Sen. Matteo Salvini parlano di “immondi” mercimoni dimenticano che grazie ai “Responsabili” (Scilipoti, Cesario, Calearo, Porfidia e Razzi che passarono dall'opposizione al sostegno del Governo) fu possibile alla prima di rimanere Ministro ed alla Lega Nord di continuare a governare.
Una serie di concause hanno determinato questo stato di cose. IL Presidente del Consiglio, autodefinitosi “avvocato del popolo” e non leader politico come il suo status attuale gli impone di essere una volta trovatosi a navigare nelle acque della politica ha sbagliato diverse volte la rotta. Il M5S è prigioniero di una situazione interna così confusa che ad ogni refolo di vento sembra accartocciarsi su sé stesso accompagnato da un calo di consensi impressionante. Per la verità questa emorragia si è avuta dall'inizio della partecipazione al Governo. Il PD, diviso al suo interno fra i fedeli del segretario e gli orfani di Renzi, presenti principalmente nei gruppi parlamentari, non riesce a esprimere una linea politica riconoscibile se non quella di fedele ed acritico esecutore delle politiche della Commissione Europea. L'insistenza sull'accesso al MES senza nessuna azione concreta per raggiungerlo ne è la prova. Soprattutto il PD non è portatore di nessun un disegno strategico per cui è costretto a rimanere al potere per avere un ruolo nella società. A questo clima di incertezza si è aggiunto il cinismo del Sen. Matteo Renzi che con una sola avventata mossa ha cercato di sbarazzarsi dell'odiato (perché? Come abbiamo capito il Recovery Plan era solo una scusa) Presidente del Consiglio e di guidare la politica del PD. La minoranza ha dimostrato di saper fare solo la destra sovranista, cioè non avere nessuna proposta politica se non quella di mostrare i muscoli, con il rischio di vedere veleggiare un numero relativamente consistente di parlamentari di Forza Italia verso la maggioranza.
In realtà una proposta è stata fatta: quella di riproporre una maggioranza simile a quella che ha eletto la Presidente della Commissione Europea. Questo tradotto in italiano significa associare Forza Italia al Governo. Vaste programme! Anche perché, al di là della sua reale praticabilità politica in Italia, questa proposta avviene senza alcuna azione politica che le dia lo spessore necessario per renderla comprensibile . In realtà così come viene proposta non appare altro che il solito accrocco la cui finalità è il potere fine a sé stesso.
Tutto ciò avviene, qui sta l'assurdità, mentre siamo in mezzo ad una pandemia che oramai da un anno facendo molte vittime e a una vaccinazione di massa (che non per colpa del Governo, questa volta) presenta più di una criticità.
Questa pandemia ha portato, inoltre, ad un impoverimento senza precedenti, con un debito pubblico alle stelle (personalmente non mi sembra ci siano alternative) che possiamo sostenere solo con l'aiuto della Commissione Europea e della BCE.
Aprire una crisi in queste condizioni è stata una delle cose più incomprensibili a una larghissima parte dell'opinione pubblica.
Fra le proposte fatte alle Camere dal Prof. Giuseppe Conte c'è stata anche quella di ripristinare un sistema elettorale proporzionale. Subito sono insorte le vestali della sinistra che hanno sostenuto che con questa proposta si ritornerebbe all'orrendo mercimonio delle preferenze ed al deprecabile gioco dei partiti per determinare le maggioranze di governo dopo il risultato elettorale. Mi sembra che il maggioritario (attenuato) non abbia dimostrato una maggiore tenuta del proporzionale, anzi i passaggi da un gruppo ad un altro mai sono stati così alti da quando è stato adottato questo sistema.
In realtà sono andati in crisi i partiti, che hanno perso tutto il credito che avevano avuto negli anni del dopoguerra e nessuno, dico nessuno, ha fatto niente perché si cercasse di ovviare a questa grave situazione. Anzi non si è fatto altro che criminalizzare il sistema e non cercare di moralizzarlo e di renderlo adeguato alle mutate condizioni esterne ed a una più trasparente vita interna.
Scelta obbligata che dobbiamo fare se vogliamo sostenere questa nostra Costituzione che è bene ricordarci essa ha la sua chiave di volta nel sistema dei partiti e dei corpi intermedi.
Questo non vuol dire che l'unico sistema democratico esistente sia quello parlamentare. Vuol dire semplicemente che un sistema elettorale non può che essere coerente con la Carta Costituzionale. Per cui possiamo avere anche un sistema che preveda the first past the post, in presenza una serie di garanzie previste in Costituzione che impediscano che una maggioranza possa trasformarsi in una dittatura.
Questa è una condizione necessaria ma non sufficiente perché se la politica non riesce a lanciare una proposta che dia speranza e una nuova e più avanzata coesione sociale, ogni sforzo sarà vano.
Fonte: di ENNO GHIANDELLI