"LA DIFFERENZA - 2*"

29-11-2017 -

Non é molto facile individuare la differenza fra socialismo, socialdemocrazia e laburismo (1), termini da cui trassero origine le denominazioni di molti partiti del movimento operaio organizzato.
Diciamo subito che il laburismo, nato in Gran Bretagna e diffusosi poi in altri paesi anglosassoni, ma non solo, é soprattutto, espressione politica dei sindacati, i quali avevano capito che non erano sufficienti le trattative, le agitazioni e gli scioperi, per migliorare il livello di vita dei lavoratori, ma che era anche necessario intervenire a livello legislativo, mediante una loro rappresentanza indipendente, per poter introdurre nell´ordinamento giuridico norme a tutela del lavoro. Per creare, cioé, una legislazione sociale.
Da qui la costituzione di partiti laburisti (2), che hanno saputo realizzare il cosiddetto Welfare State (Stato sociale), ottima premessa per un´evoluzione democratica verso il socialismo.
Socialista e socialdemocratico, denominazioni adottate da numesori partiti della Seconda Internazionale, per molto tempo furono sinonimi.
Basti pensare che socialisti rivoluzionari come Lenin e Rosa Luxemburg militavano in partiti chiamati socialdemocratici: il Partito Operaio SOCIALDEMOCRATICO Russo (POSDR) l´uno e il Partito SOCIALDEMOCRATICO Tedesco (SPD) l´altra.
La differenziazione fra i due termini comincio´ a emergere dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, quando vari partiti dei Paesi belligeranti si schierarono coi propri governi nelle cosiddette "unioni sacre". Primo fra tutti, il piú famoso e ammirato fra essi: la socialdemocrazia tedesca.
Questo disinvolto e imprevisto abbandono dell´internazionalismo proletario indusse molti di quelli che avevano saputo resistere ed opporsi alla valanga bellicista, ad assimilare la parola "socialdemocrazia" al tradimento: "Socialtraditori: socialisti a parole, traditori di fatto" li definiva Lenin.
E fu proprio Lenin il primo, proprio per prendere le distanze dalla socialdemocrazia, a cambiare in "comunista" il nome al suo partito, seguito poi da tutti quelli della Terza Internazionale.
Passata la guerra, i partiti operai che non avevano aderito all´Internazionale Comunista si divisero, anche organizzativamente, in due Internazionali: quelli che avevano accettato o sostenuto la guerra ricostituirono la Seconda Internazionale (3); mentre quelli che alla guerra si erano opposti ("socialpacifisti" o "centristi", secondo Lenin) fondarono la Internazionale di Vienna (4), detta anche Internazionale due e mezzo. In senso largo i primi possono essere intesi come socialdemocratici, i secondi come socialisti veri e propri.
Svaniti i rancori della guerra e del dopoguerra le due internazionali finiranno per fondersi nella Internazionale Operaia Socialista (IOS) e i due termini, "socialista" e "socialdemocratico" per ritornare equivalenti.
Nell´opinione di molti, tuttavia, una differenza i due termini l´hanno conservata, anche se occorre tener presente che entrambi praticano, ove possibile, il metodo democratico nella lotta per la conquista e per l´esercizio del potere, per portare gradualmente il proprio Paese al socialismo (5).
Infatti, con la successiva evoluzione storico-politica, nel comune sentire, in genere verranno indicati come "socialisti" veri e propri (o socialisti "di sinistra") (6) quei partiti che perseguono ma sempre con metodo democratico, un cambiamento radicale della societá capitalista, principalmente mediante le cosiddette "riforme di struttura"; invece quei partiti, operanti sopratutto nelle societá avanzate dell´Europa occidentale, che si propongono di gestire la cosa pubblica senza abbatterne la struttura economica, ma attuando una politica di graduali riforme volte a realizzare una sempre maggiore giustizia sociale, verranno considerati come "socialdemocratici" (o socialisti "di destra" o riformisti) (7).
Tuttavia anche quest´ultima differenza nei tempi piú recenti si é notevolmente scolorita e i due termini sono ridiventati quasi sinonimi, in quanto ormai il socialismo é visto un po´ da tutti come una continua evoluzione, senza strappi rivoluzionari e "fughe in avanti", verso una societá piú equa e democratica, in cui giustizia e libertá formino un binomio indissolubile.
Il movimento socialista italiano organizzato nacque (1892) unitario, ma nel corso della sua esistenza dovette subire numerose scissioni (8), di cui le piú traumatiche politicamente furono quella di Livorno (1921) che diede vita al partito comunista e quella di Palazzo Barberini (1947) da cui ebbe origine il partito socialdemocratico
Sicché, per lunghi anni, anche nella geografia parlamentare si ebbe la presenza contemporanea di comunisti, socialisti e socialdemocratici, i quali tutti diedero la rappresentazione "plastica" delle differenze politico-linguistiche che discendevano da tale divisione.
Socialisti e socialdemocratici, che negli anni ´50 si erano scambiati epiteti non proprio edificanti, quali "comunisti nenniani" per i primi; "socialisti del dollaro" per i secondi, finiranno per convergere ideologicamente e per cancellare le loro differenze.
E i due termini riprenderanno a camminare insieme, perché "la terminologia é lo specchio dell´ideologia" (Filippo Turati).



* L´articolo "La differenza - 1" é stato pubblicato nel numero di ottobre 2017 de "La rivoluzione democratica.".

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(1) - Ci sarebbe anche il „liberalsocialismo", tendenza oggi molto in voga nell´ambito della sinistra italiana. Esso cerca di conciliare il socialismo col liberalismo, dottrine e movimenti politici per molto tempo antagonisti. Il suo principale teorico é stato Carlo Rosselli (1899-1938).
(2) - In Gran Bretagna, Australia, Malta, Canada, Nuova Zelanda, Irlanda, Giamaica, Norvegia, Brasile, Israele, ecc.)
(3) - La Seconda Internazionale fu ricostituita col congresso di Ginevra del luglio 1920, che era stato preceduto dalle Conferenze di Berna (febbraio 1919), Amsterdam e Lucerna (agosto 1919). Un ruolo dominante vi aveva il Partito Laburista britannico.
(4) - L´Unione Internazionale Socialista fu costituita nel febbraio 1921, con sede a Vienna, per cui venne anche conosciuta come Internazionale di Vienna. Col congresso di Amburgo del 1923 essa si fuse con la Seconda Internazionale, dando vita all´ Internazionale Operaia Socialista (IOS).
(5) - „...noi non colpiremo mai la libertá e la democrazia per edificare il socialismo; ma edificheremo il socialismo per difendere la libertá e la democrazia" (Giuseppe Saragat).
(6) - Ad esempio: in passato il Partito Socialista Italiano, il Partito Socialista Giapponese, il Partito Socialista Cileno, il Partito Socialista Unificato (Francia), ecc.; attualmente: il Partito Popolare Socialista (Danimarca), il Partito della Sinistra Socialista (Norvegia), il Partito Socialista (Olanda), ecc.
(7) - Il Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD), il Partito Socialdemocratico d´Austria (SPO), il Partito Socialdemocratico Finlandese (SDP),il Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia (SAP), ecc.
(8) - Nenni parlo´ di „orgia delle scissioni".




Fonte: di FERDINANDO LEONZIO