"CHE COSA DOBBIAMO ALLA RIFORMA. IL RITORNO ALLE FONTI."

29-11-2017 -

Il ritorno alle fonti è uno dei tratti fondamentali della Riforma del secolo XVI. Nel 1522 Lutero terminò una prima versione in tedesco del Nuovo Testamento. L´anno seguente passò a tradurre anche l´Antico Testamento, con l´ausilio di numerosi altri riformatori, meglio versati nell´ebraico della Scrittura. L´opera terminò nel 1531. La traduzione dell´intero testo biblico vide infine la luce a Wittenberg nel 1534.
Per rendere il testo davvero accessibile alla nazione di lingua tedesca, frantumata da centinaia di stati e dialetti, Lutero creò un nuovo linguaggio, ancorato al dialetto della Germania centrale, arricchito da elementi di altri dialetti e dal linguaggio popolare per renderlo comprensibile in tutte le parti della Germania. Per la prima volta, un libro ebbe una diffusione capillare a livello nazionale.
Lutero è pertanto il fondatore della lingua tedesca moderna. Egli, come ha scritto il Dollinger, "ha impresso il sigillo indelebile del suo spirito all´animo e nella lin¬gua tedesca, e anche coloro che, fra i tedeschi, lo detestano profondamente e lo considerano come il genio malvagio della nazione, non possono fare al¬trimenti: devono parlare usando le sue parole, pensare usando il suo modo di pensare".




Fonte: di STEFANO GAGLIANO