"LUTERO E LA LIBERTA´ DI COSCIENZA IN ETA´ MODERNA"

26-10-2017 -

Nell´aprile del 1521, Lutero, munito di un salvacondotto, giunse a Worms, dove si svolgeva un´assise di principi alla presenza di Carlo V. L´Imperatore gli chiese se era disposto a ritrattare i suoi scritti. Lutero rispose col suo non deponere conscientiam, intendendo con ciò affermare che "non è giusto né salutare andare contro coscienza". La sua rivendicazione alla libertà di coscienza in materia religiosa, nonostante le numerose contraddizioni che gli storici hanno più volte rilevato, avrebbe progressivamente favorito il lungo cammino della storia dei diritti di libertà nell´Età Moderna. E questo perché Lutero lanciava un appello all´Europa "contro la tirannide spirituale, politica e finanziaria della curia romana". E proclamava "la libertà dello stato verso la Chiesa, la libertà del laicato verso il clero, la libertà dell´Evangelo contro le interpretazioni obbligate, la libertà della Chiesa contro le dottrine e le istituzioni che la irretiscono"1.

1 Giovanni Miegge, Lutero giovane, prefazione di Valdo Vinay, Milano, Feltrinelli, 1964, p. 384.



Fonte: di STEFANO GAGLIANO