"L´INDECISIONE DI CERTA SINISTRA"

26-10-2017 -

Le prossime elezioni regionali in Sicilia non avranno solo il pregio di libere l´isola dal deludente governo di Rosario Crocetta; ma saranno un buon test per misurare il rifiuto degli elettori verso gli squallidi giochetti del Partito di governo . Senza dubbio il concorso di interessi politici e non, che hanno animato le candidature non aiuterà gli elettori più indecisi e il PD ha certificato una volta per tutte il suo status di comitato d´interessi più che di partito.
Quel che stupisce maggiormente, però, è l´atteggiamento indeciso e tentennante di Pisapia e del suo scarno gruppetto nei confronti del Partito Democratico. Visto da fuori l´atteggiamento dell´ex sindaco di Milano è stato eccessivamente ondivago ed incomprensibile; ha, infatti, cercato di costruire un collegamento politico con il Partito di Renzi che è incompatibile con le tutte sue dichiarazioni rese in pubblico. Il confronto politico e programmatico della Sinistra con il PD è ipotizzabile solo nell´ottica – alquanto lontana, pare – che questo si trasformi in un serio Partito del centrosinistra lontano da interessi lobbistici, economici e di potere, e realmente vicino alle persone. Tutto il contrario della creatura renziana che, invece, con la tracotanza del suo leader-"padrone" è avulso sia dal confronto politico con le forze politiche e sociali (basta vedere cosa è successo solo in questi giorni con la legge elettorale, senza dover ricordare la tentata riforma costituzionale, la buona scuola, il job act); che da un rapporto onesto con i cittadini.
In questo panorama desolante la Sinistra (quella vera, non la finta sinistra bertinottiana salottiera ed inconcludente che, fortunatamente, si è estinta) deve recuperare quel ruolo politico che ha avuto ormai il secolo scorso. Per fare questo deve trovare una guida, un gruppo dirigente che non solo la rappresenti in maniera unitaria nei confronti con gli altri soggetti politici; ma soprattutto che la conduca in un percorso costitutivo di una nuova realtà politica capace di intercettare e rappresentare i temi, i problemi, le necessità della popolazione. Solo una Sinistra solida, con un gruppo dirigente sicuro, che guarda ad un obiettivo coraggioso, potrà confrontarsi con le altre realtà, ed anche con il PD.
L´atteggiamento buonista di Pisapia di cui la vicenda siciliana è solo una sfaccettatura seppur emblematica, ha disegnato un personaggio incerto, incapace di scindere la Sinistra dal renzismo (non per nulla Pisapia ha votato SI al referendum costituzionale). In questo momento, se si vuole recuperare la fiducia degli elettori, per il bene del Paese, servono contenuti certi ed atteggiamenti sicuri. Troppi sono i voti dispersi nell´astensionismo proprio in dissenso da politiche scellerate e da codarde incapacità di costruire un argine al qualunquismo. L´atteggiamento del leader di Campo progressista è andato in senso opposto alla necessità di coraggio, toccando non di rado un inutile egocentrismo politico. Speriamo che il voto siciliano lo convinca ad abbandonare il pericoloso, politicamente parlando, miraggio renziano e lo aiuti a riposizionarsi sul binario giusto contribuendo in maniera fattiva a costruire la Sinistra nel nostro Paese.


Fonte: di ERNESTO RICCI