"MARIA SVART"

26-07-2022 -

L'idea centrale del socialismo democratico è che noi, lavoratori, meritiamo di meglio. Abbiamo diritto alla ricchezza creata dal nostro lavoro.
(Maria Svart)




Ogni ricostruzione della storia del socialismo americano è resa alquanto difficile dal frequente alternarsi in esso di fusioni e scissioni e dunque di movimenti e partiti che si sono avvicendati sulla scena politica statunitense. Caratteristica questa, comune al movimento socialista mondiale, eclettico e libertario per sua natura.
Un momento di unitá il socialismo americano lo ritrovó con la fondazione, nel 1901, del Partito Socialista d'America (SPA) [1].
Tale partito si sciolse nel 1972 dando vita, l'anno dopo, a tre distinte formazioni politiche:
1 – L'ala sinistra costituí il Partito Socialista degli Stati Uniti d'America (SPUSA).
2 – L'ala destra formó i Socialdemocratici USA (SDUSA).
3 – Un'altra parte si raccolse attorno all'Organizzazione del Comitato Democratico Socialista (DSOC) [2].

Quest'ultimo raggruppamento, il DSOC, nel 1982 si fuse col Nuovo Movimento Americano (NAM) [3], dando vita ai Socialisti Democratici d'America (DSA), il movimento oggi piú organizzato della sinistra americana e il piú numeroso rappresentante del mondo socialista americano[4].
Esso si definisce organizzazione socialista pluralista, multi-tendenza e democratica…impegnata nella lotta per una societá giusta. I DSA, come tutti i socialisti, sono anche internazionalisti:
In quanto socialisti democratici, crediamo di dover essere anche internazionalisti. Crediamo che i lavoratori di tutto il mondo abbiano più cose in comune tra loro di quanto non abbiano i capi nei loro paesi. Crediamo che lotte che vanno dalla pace alla giustizia climatica, dall'antirazzismo alla liberazione delle donne, possano essere vinte solo se lavoriamo insieme.
Tale movimento è attualmente diretto da Maria Svart.

I Socialisti Democratici d'America non sono assimilabili, come potrebbe far pensare la loro denominazione, alla tradizionale socialdemocrazia, concentrata nell'obiettivo di smussare le punte piú aspre del sistema capitalista e nella creazione o difesa del Welfare State (Stato del benessere); essi, invece, puntano decisamente al socialismo, depurato peró dalle sue deviazioni autoritarie, come si puo' leggere nel loro sito ufficiale:

Il capitalismo è un sistema progettato dalla classe proprietaria per sfruttare il resto di noi per il proprio profitto. Dobbiamo sostituirlo con il socialismo democratico, un sistema in cui la gente comune ha una voce reale nei nostri luoghi di lavoro, nei nostri quartieri e nella società.
Crediamo che ci siano molte strade che alimentano la strada democratica al socialismo. La nostra visione si spinge oltre la socialdemocrazia storica e lascia dietro di sé visioni autoritarie del socialismo finite nella pattumiera della storia.
Vogliamo una democrazia che crei spazio affinché tutti noi prosperiamo, non solo sopravviviamo, e che risponda alle domande fondamentali della nostra vita con il contributo di tutti. Vogliamo possedere collettivamente i principali motori economici che dominano le nostre vite, come la produzione di energia e i trasporti. Vogliamo che la classe operaia multirazziale sia unita nella solidarietà invece che divisa dalla paura. Vogliamo una democrazia alimentata dalla gente comune. La classe capitalista ci dice che siamo impotenti, ma insieme possiamo riprendere il controllo […].

…ed evincere dal loro Statuto:
Siamo socialisti perché rifiutiamo un ordine economico basato sul profitto privato, sul lavoro alienato, sulle grosse disuguaglianze di ricchezza e potere, sulla discriminazione basata su razza e sesso, e brutalità e violenza in difesa dello status quo.
Noi siamo socialisti perché condividiamo una visione di un ordine sociale umano
basato sul controllo popolare delle risorse e della produzione, su pianificazione economica, distribuzione equa, femminismo, uguaglianza razziale e relazioni non oppressive.
Noi siamo socialisti perché stiamo sviluppando una strategia concreta per realizzare quel sogno, per costruire un movimento di maggioranza che renderà il socialismo democratico una realtà in America.
Crediamo che una tale strategia debba riconoscere la struttura di classe della società americana e che questa struttura di classe significa che c'è un conflitto di interessi di base tra quei settori con un enorme potere economico e la stragrande maggioranza della popolazione.


Maria Svart, nata a Portland Oregon, USA) da una famiglia di immigrati messicani, studió nella scuola superiore pubblica della cittá, denominata Lincoln High School. Successivamente frequentó l'Universitá di Chicago, una delle migliori americane.
Fu lí che ebbe inizio la sua presa di coscienza politica e l'inizio della sua carriera politica, aderendo, nel 2004, al gruppo dei Giovani Socialisti Democratici d'America (YDSA), l'organizzazione giovanile del DSA, operante all'interno dell'universitá.
Entrata successivamente nel coordinamento nazionale dell'YDSA, divenne responsabile delle questioni femminili e poi co-presidente dell'organizzazione giovanile.
La sua attivitá all'interno del campus, sia come esponente dell'YDSA, che come componente di altre organizzazioni studentesche, era concentrata in prevalenza sulle tematiche inerenti i diritti delle donne e degli immigrati, la tutela dell'ambiente, la lotta per la pace, la solidarietá sindacale.

Finiti gli studi, lavoró, come organizzatrice di campus, per il Massachusetts Public Interest Research Group, un ente senza scopo di lucro che si occupa di protezione dei consumatori, di salute pubblica, di trasporti, di scambio di libri, ecc.
Successivamente, per sette anni, lavoró per conto del sindacato SEIU (Unione Internazionale degli Impiegati in Servizio).
Divenuta presidente dei Socialisti Democratici d'America di New York, alla Convention [5] del 2009 fu eletta componente del Comitato Politico Nazionale del partito (NPC) [6].
In questo ruolo la Svart presiedette il Comitato per il programma, che produsse una nutrita documentazione di guida ideologica e politica per sostenere le organizzazioni locali dei DSA e quella giovanile. Essa spiegava alla base del partito l'intima connessione della societá patriarcale, del razzismo e di altre forme di autoritarismo col capitalismo, nonché la necessitá di dotare il partito di quadri preparati per rafforzare il movimento socialista americano.

Dal giugno 2011 Maria Svart è Direttrice Nazionale del DSA, succedendo a Frank Llewellyn, Direttore Nazionale nel decennio precedente.
Il prestigio suo e dell'organizzazione è in continua crescita, come testimonia anche l'aumento del numero degli iscritti, passati dagli iniziali 6000 agli 85.000 del 2020, divisi in un centinaio di gruppi locali.
Altra novitá di rilievo, avvenuta durante la gestione di Maria Svart riguarda la collocazione internazionale dei Socialisti Democratici d'America.
Fin dalla loro fondazione nel 1982 essi erano stati affiliati all'Internazionale Socialista. Ma la Convenzione Nazionale dell'agosto 2017 ha deciso di interrompere i rapporti con la tradizionale organizzazione socialista, per la presenza in essa, a loro parere, di partiti ritenuti lontani dalla loro visione politica, come recita la mozione approvata dai delegati:
La nostra affiliazione con l'Internazionale Socialista ostacola la nostra capacità di sviluppare relazioni più forti con partiti e movimenti sociali che condividono i nostri valori e che, in molti casi, sono aspramente contrari agli affiliati SI del loro paese.

I Socialisti Democratici non amano definirsi un partito, ma – come afferma la Svart – un'organizzazione attivista di base, che opera, in modo molto aperto, con diritto di tendenza e possibilitá di doppia affiliazione, come gruppo di pressione soprattutto (ma non solo) all'interno del Partito Democratico, appoggiando, ove possibile, candidati socialisti o progressisti capaci di organizzare un certo consenso attorno a tematiche in cui i DSA possano riconoscersi.

Questo tipo di partecipazione alla lotta politica è dovuto sia al sistema elettorale statunitense, tutto incentrato sul maggioritario uninominale, in cui chi vince piglia tutto e rende impossibili governi di coalizione; ma è anche dovuto al fatto che il momento elettorale è solo uno dei tanti meccanismi utilizzati, poiché i socialisti americani privilegiano le concrete conquiste progressiste capaci di trasferire il potere nelle mani dei lavoratori. Dice ancora Maria Svart:
Non ci illudiamo di poter o di dover controllare il più ampio movimento progressista o di essere l'avanguardia di qualche rivoluzione operaia. Il nostro obiettivo invece è rafforzare il movimento anti-corporativo e pro-democrazia in questo Paese chiedendo riforme, che trasferiscano il potere nelle mani dei lavoratori.

Con questa tattica vari esponenti progressisti, aderenti o meno ai DSA, ma comunque da essi sostenuti, sono entrati in varie istituzioni americane, compresa la Camera dei Rappresentanti [7]:
Alexandria Ocasio-Cortez [8], Rashida Tlaib[9], Danny Davis, Cori Bush [10] Jamaal Bowman, Julia Salazar [11], tutti eletti nelle file del Partito Democratico.
Al Senato siede il noto socialista Bernie Sanders [12], piú volte sostenuto dai DSA.

Il socialismo statunitense non ha la forza numerica ed organizzativa di quello europeo, ma ha la forza di volontá e l'entusiasmo necessari per guardare avanti, sotto la guida della sua giovane leader Maria Svart.
Questo il messaggio da lei lanciato nell'aprile 2022 [13]:
Quest'anno celebriamo il 40° anniversario dei DSA, anche se la stragrande maggioranza dei nostri membri ha aderito solo negli ultimi anni. Nella nostra cultura dell'usa e getta, c'è un'enorme pressione per sminuire i nostri anziani, ma ricordo sempre che noi seguiamo la strada indicata da gente come Eugene V. Debs e Martin Luther King Jr. Ci sono molte lezioni per noi se solo studiamo la nostra storia e ascoltiamo chi ci ha preceduto. E, col tempo, trasmetteremo quanto appreso ai futuri organizzatori.



Sigle usate nel testo:
NAM= Nuovo Movimento Americano
NPC= Comitato Politico Nazionale
SDA= Partito Socialdemocratico d'America
SDF= Federazione Socialdemocratica
DSA= Socialisti Democratici d'America
DSOC= Organizzazione del Comitato Democratico Socialista
SDUSA= Socialdemocratici USA
SLP= Partito Socialista Laburista d'America
SPA= Partito Socialista d'America
SPUSA= Partito Socialista degli Stati Uniti d'America
YDSA= Giovani Socialisti Democratici d'America


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[1] Esso sorse nel 1901 dalla fusione tra il Partito Socialdemocratico d'America (SDA) e il Partito Socialista Laburista d'America (SLP). Nel 1957, in seguito a una fusione con la Federazione Socialdemocratica (SDF) fu ridenominato „Partito Socialista d'America-Federazione socialdemocratica.

[2] Il DSOC fu formalmente costituito nell'ottobre 1973. Suo leader e fondatore fu Michael Harrington (1928-89), professore di scienze politiche e fautore di un'interpretazione democratica del marxismo. Era stato presidente del Partito Socialista d'America dal 1968 al 1972 e redattore del settimanale del partito New America.

[3] Il NAM era un movimento socialista e femminista fondato nel 1971. I suoi aderenti per lo piú provenivano dal movimento studentesco americano e dalla nuova sinistra.

[4] Il congresso unitario di fusione si tenne a Detroit nel marzo 1982. I Socialisti Democratici d'America (DSA), al loro esordio, contavano 6.000 aderenti.

[5] Congresso.

[6] Il Comitato Politico Nazionale (NPC) viene eletto ogni anno dalla Convenzione del partito. Esso é composto di 16 membri, dei quali otto devono essere donne e almeno cinque persone di colore. Al vertice dei DSA sta il Direttore Nazionale, nominato dall'NPC.

[7] In proposito si veda in internet la voce “Elenco dei membri dei Socialisti Democratici d'America che hanno ricoperto cariche negli Stati Uniti”.

[8] Alexandria Ocasio-Cortez (n. 1989), di origini portoricane, laureata in Economia, socialista, fu eletta (New York) alla Camera dei Rappresentanti il 6-11-1918, diventando la donna piú giovane nel ricoprire quella carica negli Usa.

[9] Rashida Tlaib (n. 1976), di origini palestinesi, laureata in Scienze Politiche e in Giurisprudenza, di religione musulmana, è stata membro della Camera dei Rappresentanti del Michigan (2009-2014) e di quella degli Usa (dal 3-1-2019).

[10] Cori Bush (n. 1976), laureata, afroamericana, dal 3-1-2021 fa parte (Missouri) della Camera dei Rappresentanti USA.

[11] Julia Salazar (n. 1990), socialista, dal 1°-1.1919 siede alla Camera dei Rappresentanti dello Stato di New York.

[12] Bernie (Bernard) Sanders (n. 1941), pacifista e ambientalista, è forse il piú noto fra i socialisti americani, per essere stato due volte candidato alle primarie del Partito Democratico per la Presidenza degli USA: a quelle del 2016, vinte da Hillary Clinton, poi sconfitta dal repubblicano Donald Trump, e a quelle del 2020, vinte dal Joe Biden, poi eletto alla presidenza degli Usa. Sanders ha fatto parte della Camera dei Rappresentanti USA dal 1991 al 2006 e del Senato americano dal 2007. I suoi obiettivi politici sono: Il diritto a un'assistenza sanitaria di qualità, tutta l'istruzione necessaria per garantire il successo di tutti, il diritto a un buon lavoro con un salario dignitoso, il diritto a un alloggio accessibile, un pensionamento sicuro, il diritto a un ambiente pulito.

[13] Da Democratif Left, pubblicazione online dei DSA, primavera 2022.






Fonte: di Ferdinando Leonzio