"NULLA E' (ANCORA) CAMBIATO"

24-05-2021 -

Solo gli illusi e gli sprovveduti immaginavano che le repentine dimissioni del buon Zingaretti (delle quali nessuno ha capito il motivo) e la nomina per acclamazione (ma non erano il partito della partecipazione diretta, che eleggeva il suo segretario con le primarie aperte a tutti anche ad i non iscritti??) del mite Letta (Enrico) avrebbero portato ad una riflessione sull’inerzia di quello che fu il partito cardine del nuovo centrosinistra ed alla stesura di un progetto politico complessivo in grado di porre le basi politiche per un centrosinistra degno di questa situazione. Una riflessione politica che avrebbe almeno fatto capire le ragioni per le quali si sono persi mesi dietro alla crisi del Governo Conte per partorire quello Draghi, il cui agire ricalca esattamente le orme del suo predecessore. Draghi, la cui fama e competenza è indiscussa, oltre a gestire una maggioranza variopinta nelle idee e negli atteggiamenti, in verità sta attuando gran parte delle cose messe in ponte da chi lo ha preceduto. Di buono, in tutto questo ginepraio, c’è solo che il presunto (da lui e basta) statista fiorentino sembra aver trovato la sua strada fuori dalla politica (anche perché i sondaggi vedono il suo “partito” sotto il 2%) e che le prossime elezioni agevoleranno la concretizzazione di questo sogno.
Il problema, invece, è il futuro quando la politica dovrà proporre ai cittadini un nuovo progetto di società, adeguato al post pandemia (che prima o poi finirà) capace di riportare l’attenzione sui cittadini.
Scuola, lavoro, cultura, stato sociale, politiche industriali, turismo; cosa propone il centrosinistra su questi temi una volta che lentamente si tornerà alla normalità ? Come si pensa di coinvolgere le persone nella proposta e nella gestione della cosa pubblica ? Il metodo della democrazia diretta, quello dei partiti fluidi, dei partiti azienda hanno sonoramente fallito ! L’unico loro successo è stato quello di allontanare i cittadini dalla politica e dal controllo, attraverso la partecipazione, di essa. Un bel risultato non c’è che dire. Anche gli sforzi del nuovo segretario PD di intercettare l’attenzione degli italiani sono flebili ed inascoltati, perché ignorano totalmente il vero problema: capire, attraverso una conoscenza diretta della società, quali sono i reali problemi che la gente incontra nel quotidiano; magari occupandosi dei giovani e verificando la loro preparazione (sempre più fragile) e l’impatto che questa avrà nel mondo del lavoro.
Ogni tanto sarebbe bello essere smentiti e magari correggere anche il titolo di questo articolo.
Azione Giellista nasce per questo: spronare la Sinistra a costruire un progetto politico capace di recuperare, attraverso i valori della democrazia, la partecipazione delle persone alla politica.



Fonte: di ERNESTO RICCI