"ANGELA MERKEL"

28-07-2020 -

E' stata definita la donna più potente, più rispettata, più influente, più ammirata, più longeva “del mondo libero”, e dopo l'elezione di Donald Trump “l'ultimo difensore dell'Ovest liberale”. La cancelliera tedesca Angela Merkel si avvia alla fine del suo quarto mandato in stato di grazia. Ma questo non l'ha protetta dallo scherno di alcuni della controparte maschile. Donald Trump le ha dato della “stupida”. Sapendo che ha paura dei cani, Vladimir Putin aizzò Koni, il suo labrador nero, contro di lei, quando nel 2007 la cancelliera si trovava in Russia in visita ufficiale. Ma per quanto non immune da critica, nessuno sembra in grado di dimostrare le stesse capacità di cui ha dato prova da quando ha avuto in consegna il Paese che ha governato dal 2005 ad oggi. In America, Gran Bretagna e Brasile il coronavirus ha messo in difficoltà i leader politici, per la cattiva gestione della pandemia. Merkel invece è considerata non solo la salvatrice della Germania, ma un modello per l'Europa. Un anno fa, dopo la batosta elettorale in Assia e Baviera, il suo indice di gradimento era minimi storici. Correva voce che avrebbe rassegnato le dimissioni. Nel 2018 aveva già abbandonato dopo 18 anni la leadership della CDU (Christian Democratic Union) dopo il crollo nei sondaggi d'opinione e gli attacchi al suo governo di “grande coalizione” rivelatosi impopolare e inefficace. Poi arrivò il virus. All'inizio era incerta su come gestire la pandemia. Poi ha preso in mano la situazione, perseguendo una strategia instancabile nel testare i casi sospetti e nel Contact tracing, nel rintracciare cioè tutte le persone venute in contatto con i contagiati, per evitare un totale lockdown. E la sua tattica si rivelerà vincente. Il tasso di mortalità in Germania è infatti solo un quarto rispetto a quello di altri paesi europei, più piccoli e meno popolati.
Com'è riuscita questa ragazza della Germania Est a diventare la donna più potente del mondo? Angela Dorothea Kasner è nata ad Amburgo il 17 luglio 1954, figlia di un pastore luterano e un'insegnante di lingue. Cresce nella Repubblica democratica tedesca, non lontano da Berlino. Dopo la laurea in fisica, ottiene il dottorato in chimica quantistica e entra come ricercatrice all'Istituto centrale per la chimica fisica dell'Accademia delle scienze a Berlino est. Nel 1989 aderisce al movimento democratico “Il popolo siamo noi” e dopo le libere elezioni del 1990 è eletta al Parlamento: nel corso degli anni sarà Ministro della famiglia, le donne e i giovani, Ministro dell'Ambiente e la sicurezza nucleare. Nel 2000 diventa Presidente dell'Unione cristiano-democratica (CDU) prima donna presidente del partito, e nel 2005 è nominata Cancelliera, prima donna a ricoprire la carica – a tutt'oggi è al suo quarto mandato. Nel 2007 è anche presidente del Consiglio europeo e del G8. Nel corso degli anni promuove cambiamenti nelle leggi che regolano il lavoro rimuovendo gli ostacoli al licenziamento e spinge per l'abbandono dell'energia nucleare. Rinsalda i legami con gli Stati Uniti, la Francia e gli stati dell'Europa centrale, in particolare la Russia. Pur esprimendo una certa inquietudine sull'eccessiva dipendenza dall'energia russa, ha criticato gli Stati Uniti per le sanzioni contro Mosca per via dei progetti energetici UE-Russia, incluso il gasdotto Nord Stream 2. Rafforza gli accordi commerciali internazionali anche con la Cina e la cooperazione con il resto d'Europa. Non a caso è stata definita de facto la leader dell'Unione Europea.
Della sua vita privata si sa pochissimo. Si sa che indossa le scarpe ortopediche, che il suo piatto favorito è la zuppa di patate, che ama il calcio e le passeggiate in campagna. Si sa che è divorziata dal primo marito del quale ha conservato il cognome e che da vent'anni è la moglie di Joachim Sauer, professore e ricercatore di chimica quantistica. E che è contraria al matrimonio egualitario.
Prima che il suo mandato abbia termine, la Merkel deve farsi carico della presidenza di turno dell'EU. Al summit EU del 17 luglio, non sapeva se sarebbe riuscita a far approvare la sua proposta di un fondo di € 500 milioni per salvare le economie europee messe a terra dal coronavirus. Il progetto è sostenuto dai cosiddetti Paesi mediterranei: Francia, Italia, Spagna. Nonostante il piano incontri forti resistenze da parte di Olanda, Austria, Danimarca e Svezia, dopo quattro giorni di logoranti trattative, Angela Merkel riesce a far approvare il piano. Poi c'è la Brexit. I legami economici della Germania con la Gran Bretagna sono così importanti che la Merkel lavorerà senza tregua per il raggiungimento di un accordo. Ma non negozierà sui principi cardine dell'EU. Europeista convinta, sa che è necessario procedere insieme nell'interesse comune. E che l'UE potrà emergere dalla crisi economica causata dalla pandemia solo grazie alla solidarietà e a una maggiore coesione economica e sociale.
Veterana di molte crisi – incluso la complicazione del debito greco e l'emergenza migranti del 2015, quando accolse un milione di rifugiati in Germania- Angela Merkel è sempre riuscita a riemergere. Ha più volte affermato che non si ripresenterà alle elezioni e che il suo quarto mandato, che dovrebbe finire l'anno prossimo, segna la conclusione del suo lavoro politico. La sua abile gestione della crisi provocata dal corona virus ha fatto aumentare la popolarità della cancelliera tedesca, e sono in molti nella CDU coloro che si augurano che accetti un quinto mandato. Ma chi la conosce bene, sa che non cambierà idea.


Fonte: di GIULIETTA ROVERA