In un articolo ne «L´Espresso» del 9 aprile scorso Riccardo Nencini, attuale segretario del Psi, è stato ritratto come uomo politico che «non ha granché dei leader socialisti di una volta, vigorosi trascinatori di grandi masse proletarie. Anche perché di grandi masse proletarie non ne ha mai trascinate e non ne ha: pochi, infatti, sono i compagni residui che confidano ancora nell´avvento del socialismo». Se oggi ci pare anacronistico valutare dal seguito proletario un esponente della "sinistra", giudichiamo oltremodo discutibile ridimensionare quanti ancora credono nei valori del socialismo ai soli iscritti dell´attuale Psi, partito che nulla ha a che vedere col celebre e glorioso predecessore. In molti oggi si sentono socialisti senza appartenere a partiti o movimenti. Alcuni, ad esempio, hanno scelto di collaborare con questa rivista on-line e altri, ne siamo certi, vi collaboreranno in futuro. «Il socialismo non morirà mai», ricordava Nagib Mahfuz. Il socialismo è dunque vivo, ma non vive nel Psi.