"NON CAPIRE E´ COOL "

26-06-2018 -

Un paio di settimane fa, mi è arrivato per le mani un articoletto - in tempi politicamente già infuocati da spot elettorali fuorvianti la realtà - di uno studio dell´OCSE che si occupava dell´analfabetismo funzionale nel nostro paese. In questo studio si riferiva che il 70% degli italiani sfrutta solo le capacità di analisi elementare, non riuscendo a sviluppare concetti di senso compiuto, riassumerli e produrre su essi un proprio pensiero critico.
Al di là dei perché, molto intuitivi, legati a mancanza di titoli di studio, di mancata lettura di libri o giornali, all´assenza di esercizio mentale etc... - tutte cause che la politica "dovrebbe" avere fortemente a cuore in un paese che si ritrova ad essere, per eredità, nei sette grandi per lo sviluppo economico - quello che più colpiva era il podio della classifica, essendo noi "solo" al quarto posto.
Sui 32 paesi del mondo in analisi, l´Italia difatti era alle spalle di Giacarta, Cile e Turchia. Viene da sé mettere in fila i quattro paesi e analizzarne le "tipologie" di governo e di qualità della vita. E se ci mettiamo, poi, che nel giro di pochi anni gli analfabeti funzionali sono passati da "un italiano su tre" a "tre italiani su quattro" e che molti sono quei giovani chiamati millennials, possiamo anche involontariamente tirare giù un po´ di spontanee considerazioni, che certamente non depongono a favore di una lunga e prosperosa vita della nostra bella Repubblica democratica.
Certo l´attuale situazione tragicomica-politica del nostro paese ha affinità elettive anche con altro. Non tutto è imputabile alla scarsa capacità elaborativa italica della continua propaganda - non si può chiamare politica - molto social e poco parlamentare, leghista e grillina. Molto è legato alla ormai tafazziana politica della sinistra, altro all´incomprensibile "aventino" di una entità partitica destinata ad essere salvaguardata dal WWF e molto altro alla assenza di un partito in ideali e concretezza socialista.
Insomma c´è di fondo una assenza totale di politica, che si contrappone ad un proficuo e caotico twittare e postare di tutti. E va di peggio che le nostre conclusioni purtroppo non sono poi così lontane da quelle scientifiche, visto che tirando le somme, lo stesso autore dell´articolo auspica un cambio di passo che non c´è stato in questi anni, dopo aver riportato la seguente frase: "Il fenomeno deriva sempre da radici sociali ed economiche, ma soprattutto politiche."
Per dirlo in parole semplici e comprensive, l´analfabetismo funzionale fa comodo alla politica, soprattutto quella di attualità...e allora perché decidere di eliminarla?
Chissà se ci sarà dato di attendere tempi migliori.


Fonte: di PATRIZIA VIVIANI