"ART.32 DIRITTO ALLA SALUTE"

22-07-2017 -

Il diritto alla salute, sancito dall´articolo 32 della Costituzione, con cui la tutela e salvaguardia della salute dei cittadini è stata elevata, appunto, a diritto fondamentale dell´individuo e interesse della collettività, è seriamente messo in discussione da un inedito movimento culturale e politico che, negando dati e fatti scientifici, in nome della libertà d´opinione, vorrebbe ripristinare lo status quo precedente alla immunità acquisita dalle malattie infettive.
E´ quel che sta accadendo - nel silenzio di quanti hanno così a cuore la Costituzione più bella del mondo da essersi dimenticati dell´articolo 32 - attorno ai vaccini grazie ai quali sono state curate, guarite e debellate malattie infettive causate da virus e batteri – vaiolo, poliomelite, morbillo, rosolia, pertosse, difterite, tbc, meningite, tetano, peste e altre – un tempo incurabili e letali, fino a acquisire l´immunità da esse.
Lo scontro culturale e politico in atto senza esclusione di colpi, tra progresso e restaurazione, tra scienza e anti-scienza, tra benessere e malattia, assomiglia tanto a una celeberrima partita a scacchi, magistralmente rappresentata sessant´anni fa da Ingram Bergman in Il settimo sigillo, tra il nobile cavaliere Antonius Block ritornato, in una Scandinavia immersa nella peste, dalle crociate in Terra Santa e la Morte: i protagonisti di oggi la democrazia moderna e il Medioevo oscurantista.
Perché la moderna democrazia? Perché è ben visibile e forte il nesso con l´immunità assicurata, da molti anni, dai vaccini: vaccinarsi e acquisire l´immunità è sì un atto di responsabilità personale ma, al tempo stesso, immediatamente è collettivo, in quanto più alto è il tasso di vaccinazione, più alta è la protezione per chi non si può vaccinare e quindi più facilmente perseguibile è la cosiddetta immunità di gregge.
Perché il Medioevo oscurantista? Perché è altrettanto ben visibile e forte il non-legame, anzi l´opposizione e il rigetto di qualsiasi innovazione, intellettuale e scientifica, volta al miglioramento delle condizioni di vita delle persone attraverso l´osservazione e la conoscenza della realtà, metteva in crisi la struttura di pensiero fortemente religioso basato sulla credenza dell´esistenza del Male e l´inesistenza della malattia.
Spaventa assai che nel 2017 ci siano persone che rifiutano, negano l´evidenza di dati e fatti inoppugnabili, secondo i canoni della post-verità e del relativismo: l´epidemiologia è una scienza esatta e ci dice che ogni 3000 casi di morbillo c´è un decesso, come regolarmente avviene", è la tesi dello storico della Medicina alla Sapienza di Roma, Andrea Grignolio, autore del best-seller Chi ha paura dei vaccini?
Una via d´uscita va ostinatamente ricercata, anche se richiede uno sforzo e una tensione ferme e decise: il diritto alla salute, sancito dall´art. 32 della Costituzione, deve essere la priorità assoluta, il benessere fisico e psichico delle persone, non si tocca, non può esser minato, come del resto la struttura portante del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale.
A questa deriva antiscientifica, il cui humus culturale è la dissoluzione del concetto di prova, che si deve a una certa sinistra che alla fine degli anni ´60 fece sua l´idea nietzschiana, l´oggettività è illusoria e la verità un esercizio di metafore, bisogna opporre una nuova rivoluzione culturale, aggiunge Grignolio che si dice fiducioso per l´immediato futuro: contro radicali, talebani e tribali che sono una minoranza ce la possiamo fare a conseguire l´immunità di gregge.
La inedita partita a scacchi, dunque, tra la democrazia moderna, pur con le sue imperfezioni e lacune e la restaurazione del Medioevo oscurantista, si può vincere ma a patto che non sia sottovalutata e snobbata soprattutto dalle galassie di una sinistra sparsa, più incline a temi eticamente meno impegnativi, ius soli, immigrati, job-act, voucher, ma centrali e prioritari, come il benessere fisico e psichico, per la vita delle persone.



Fonte: di CARLO PATRIGNANI